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- PARTE I - La linea politica cittadina
- PARTE 2 - Le Politiche Sociali
- PARTE 3 - Pari opportunità, partecipazione e trasparenza.
- PARTE 4 - Un'idea per lo sviluppo economico.
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- PARTE 6 - Il Turismo
- PARTE 7 - Il Commercio
- PARTE 8 - I Giovani
- PARTE 9 - Beni ed Attività Culturali
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Moscatelli (API) : "Invece di pensare agli slogan dei candidati, soffermiamoci sulla difficoltà di molte famiglie"
Nella propaganda di questa miserevole campagna elettorale stiamo perdendo il controllo della realtà spostando l’interesse della politica sui candidati autori degli slogan più clamorosi, quasi dimenticando le drammatiche situazioni che abbiamo vissuto nelle ultime settimane in cui, anche nella nostra città, hanno perso la vita padri di famiglia.
E’ desolante vedere tanti opifici che chiudono i battenti: risorse finanziarie insufficienti, difficoltà di recupero dei crediti commerciali, difficoltà ad ottenere finanziamenti.
Alcuni cittadini ci hanno segnalato l’esistenza di un capannone in una traversa di Via Barletta, che una volta era sede di un calzaturificio ed ora è sede di un laboratorio in cui operano extracomunitari con tanto di materassi, cucina e stendipanni al seguito.
Questo è il contesto economico in cui dovranno operare quelli che oggi aspirano a ricoprire un ruolo nella prossima amministrazione comunale, un ruolo che non potrà continuare ad essere anonimo ed inconcludente.
Lo sviluppo economico del territorio è uno dei punti fondamentali di qualsivoglia programma perché è alla base della ripresa della crescita e dell’occupazione che non possono trovare soluzione solo all’interno delle mura della città.
Vi è la necessità di realizzare sull’intero territorio della BAT un distretto di economia solidale caratterizzato da comportamenti cooperativi e virtuosi, creare marchi esclusivi legati alla produzione sul territorio con filiera unica o prevalentemente locale, ai prodotti dell’artigianato, dell’agricoltura e dell’allevamento, utilizzando magari lo strumento del patto territoriale del Nord Barese/Ofantino.
Può partire dalla nostra città un cambio di prospettiva che sappia aprire una nuova stagione di partnership tra gli enti locali e le altre formazioni territoriali (categorie sociali, associazioni imprenditoriali, associazioni di consumatori, ordini professionali, società civile, enti formativi, scuola, università) ma scegliamo bene gli uomini.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 17 Aprile 2012
E’ desolante vedere tanti opifici che chiudono i battenti: risorse finanziarie insufficienti, difficoltà di recupero dei crediti commerciali, difficoltà ad ottenere finanziamenti.
Alcuni cittadini ci hanno segnalato l’esistenza di un capannone in una traversa di Via Barletta, che una volta era sede di un calzaturificio ed ora è sede di un laboratorio in cui operano extracomunitari con tanto di materassi, cucina e stendipanni al seguito.
Questo è il contesto economico in cui dovranno operare quelli che oggi aspirano a ricoprire un ruolo nella prossima amministrazione comunale, un ruolo che non potrà continuare ad essere anonimo ed inconcludente.
Lo sviluppo economico del territorio è uno dei punti fondamentali di qualsivoglia programma perché è alla base della ripresa della crescita e dell’occupazione che non possono trovare soluzione solo all’interno delle mura della città.
Vi è la necessità di realizzare sull’intero territorio della BAT un distretto di economia solidale caratterizzato da comportamenti cooperativi e virtuosi, creare marchi esclusivi legati alla produzione sul territorio con filiera unica o prevalentemente locale, ai prodotti dell’artigianato, dell’agricoltura e dell’allevamento, utilizzando magari lo strumento del patto territoriale del Nord Barese/Ofantino.
Può partire dalla nostra città un cambio di prospettiva che sappia aprire una nuova stagione di partnership tra gli enti locali e le altre formazioni territoriali (categorie sociali, associazioni imprenditoriali, associazioni di consumatori, ordini professionali, società civile, enti formativi, scuola, università) ma scegliamo bene gli uomini.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 17 Aprile 2012
«Trani 2012», Ferrante si tiene stretta Api: «Gamba fondamentale per il nostro cammino»
A cura di Redazione
È stata presentata ufficialmente ieri sera la lista API a sostegno del candidato sindaco Fabrizio Ferrante. C’erano il Vice sindaco di Bari Alfonso Pisicchio, il coordinatore provinciale BAT Antonello Damato, al portavoce provinciale Irene Pisicchio e il coordinatore cittadino Avv. Alessandro Moscatelli. Il candidato sindaco durante il suo intervento ha parlato del contributo importante che API fornisce alla sua coalizione: “Alleanza per l’Italia costituisce un pilastro fondamentale della nostra coalizione. Con gli uomini che ne fanno parte c’è stata subito una larga intesa sulle linee programmatiche e insieme vinceremo questa sfida politica. Il nostro progetto va avanti, nonostante le notevoli difficoltà che abbiamo dovuto superare in questo ultimo periodo. Il nostro è un nuovo modo di fare politica e costituisce l’unica vera alternativa”.
Successivamente è intervenuto, il Vice sindaco di Bari e coordinatore regionale, Alfonso Pisicchio, il quale ha subito sottolineato che la scelta fatta dal suo partito è stata una scelta ragionata e che “mai come oggi riteniamo essere stata quella più giusta. Abbiamo subito creduto in questo progetto innovativo, nel modo nuovo e diverso di fare politica. Dall’altra parte vediamo solo un candidato sindaco che non ha neanche la possibilità di confrontarsi. Per la città e per i cittadini invece il confronto è utile per capire i programmi e le persone a cui affidarsi per farsi rappresentare”.
Il portavoce provinciale, Irene Pisicchio, invece ha messo in luce la novità politica che oggi rappresenta API, un movimento in continua evoluzione, che punta sui giovani e sulle donne: “Trani ha bisogno di credere in una nuova forza politica e in un candidato sindaco coraggioso, che riesca a portare avanti il suo progetto nonostante tutto. Per me Fabrizio Ferrante ha già vinto”.
Il coordinatore provinciale BAT, Antonello Damato, ha da subito creduto in Fabrizio Ferrante: “Basta con le parole e le promesse, bisogna confrontarsi con i cittadini, presentare proposte realistiche e praticabili come quelle di API e da tutta la nostra coalizione”.
Intervento conclusivo è stato quello del coordinatore cittadino Avv. Alessandro Moscatelli: “API ha avuto il coraggio di sostenere Ferrante, anche perché nella candidatura di Operamolla abbiamo subito visto qualcosa di poco trasparente. Noi crediamo in Ferrante e nelle linee programmatiche del nostro programma”.
Giovedì 12 Aprile 2012
È stata presentata ufficialmente ieri sera la lista API a sostegno del candidato sindaco Fabrizio Ferrante. C’erano il Vice sindaco di Bari Alfonso Pisicchio, il coordinatore provinciale BAT Antonello Damato, al portavoce provinciale Irene Pisicchio e il coordinatore cittadino Avv. Alessandro Moscatelli. Il candidato sindaco durante il suo intervento ha parlato del contributo importante che API fornisce alla sua coalizione: “Alleanza per l’Italia costituisce un pilastro fondamentale della nostra coalizione. Con gli uomini che ne fanno parte c’è stata subito una larga intesa sulle linee programmatiche e insieme vinceremo questa sfida politica. Il nostro progetto va avanti, nonostante le notevoli difficoltà che abbiamo dovuto superare in questo ultimo periodo. Il nostro è un nuovo modo di fare politica e costituisce l’unica vera alternativa”.
Successivamente è intervenuto, il Vice sindaco di Bari e coordinatore regionale, Alfonso Pisicchio, il quale ha subito sottolineato che la scelta fatta dal suo partito è stata una scelta ragionata e che “mai come oggi riteniamo essere stata quella più giusta. Abbiamo subito creduto in questo progetto innovativo, nel modo nuovo e diverso di fare politica. Dall’altra parte vediamo solo un candidato sindaco che non ha neanche la possibilità di confrontarsi. Per la città e per i cittadini invece il confronto è utile per capire i programmi e le persone a cui affidarsi per farsi rappresentare”.
Il portavoce provinciale, Irene Pisicchio, invece ha messo in luce la novità politica che oggi rappresenta API, un movimento in continua evoluzione, che punta sui giovani e sulle donne: “Trani ha bisogno di credere in una nuova forza politica e in un candidato sindaco coraggioso, che riesca a portare avanti il suo progetto nonostante tutto. Per me Fabrizio Ferrante ha già vinto”.
Il coordinatore provinciale BAT, Antonello Damato, ha da subito creduto in Fabrizio Ferrante: “Basta con le parole e le promesse, bisogna confrontarsi con i cittadini, presentare proposte realistiche e praticabili come quelle di API e da tutta la nostra coalizione”.
Intervento conclusivo è stato quello del coordinatore cittadino Avv. Alessandro Moscatelli: “API ha avuto il coraggio di sostenere Ferrante, anche perché nella candidatura di Operamolla abbiamo subito visto qualcosa di poco trasparente. Noi crediamo in Ferrante e nelle linee programmatiche del nostro programma”.
Giovedì 12 Aprile 2012
Inaugurazione Comitato Elettorale API - Mercoledì 11 Aprile ore 19 in via Istria, 12
A cura di Redazione
Mercoledì 11 aprile alle ore 19.00 si terrà l’inaugurazione del comitato elettorale di Alleanza per l’Italia a Trani in Via Istria n.12 con la presentazione della lista dei candidati al consiglio comunale.
Interverranno il coordinatore regionale di A.P.I. Alfonso Pisicchio (vice Sindaco di Bari), il segretario provinciale BAT Antonello Damato con la portavoce Irene Pisicchio, il coordinatore cittadino Alessandro Moscatelli ed il candidato Sindaco Fabrizio Ferrante.
L’inaugurazione del comitato è l’occasione per presentare il partito Alleanza per l’Italia che partecipa per la prima volta ad un competizione elettorale nella città di Trani.
La squadra di A.P.I. supporterà il candidato Sindaco Fabrizio Ferrante che potrà contare anche su una componente del terzo polo all’interno della sua variegata coalizione in cui sono ricomprese anche le forze moderate e centriste.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 10 Aprile 2012
Mercoledì 11 aprile alle ore 19.00 si terrà l’inaugurazione del comitato elettorale di Alleanza per l’Italia a Trani in Via Istria n.12 con la presentazione della lista dei candidati al consiglio comunale.
Interverranno il coordinatore regionale di A.P.I. Alfonso Pisicchio (vice Sindaco di Bari), il segretario provinciale BAT Antonello Damato con la portavoce Irene Pisicchio, il coordinatore cittadino Alessandro Moscatelli ed il candidato Sindaco Fabrizio Ferrante.
L’inaugurazione del comitato è l’occasione per presentare il partito Alleanza per l’Italia che partecipa per la prima volta ad un competizione elettorale nella città di Trani.
La squadra di A.P.I. supporterà il candidato Sindaco Fabrizio Ferrante che potrà contare anche su una componente del terzo polo all’interno della sua variegata coalizione in cui sono ricomprese anche le forze moderate e centriste.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 10 Aprile 2012
API: "Le riserballe sul quartiere stadio."
Le favole di Andersen sembrano più vicine alla realtà rispetto ai programmi di quei candidati sindaci che, non essendosi mai occupati attivamente dei problemi della città, navigando nelle alte sfere, credono di poterli risolvere con slogan ad effetto e mezze frasi. Sembra quasi che la candidatura a sindaco sia una sorta di esposizione dei sogni stipati nel cassetto ed i cittadini siano dei bambini creduloni a cui raccontare le fiabe.
Volevo rassicurare il candidato sindaco Riserbato che il centro sinistra che va dall’area dei moderati sino a quella dei progressisti è vivo e vegeto ed ha da tempo elaborato il programma che costituisce l’unica vera e valida alternativa rispetto a quello del centro destra che si immedesima all’amministrazione uscente e di cui lo stesso Riserbato è espressione.
Non si senta, quindi, in imbarazzo, l’avv. Riserbato, perché la spaccatura del PD è un fenomeno limitato e non coinvolge le altre componenti del centro sinistra.
Dov’era l’avv. Luigi Riserbato quando i cittadini del comitato di quartiere Stadio – Alberolongo manifestavano davanti al passaggio a livello per chiedere interventi concreti dell’amministrazione al fine di trovare una soluzione rispetto al vincolo della sovrintendenza? Dov’era l’avv. Luigi Riserbato quando noi dell’API, tramite l’on.le Pino Pisicchio, presentavamo un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dei Beni Culturali Galan (governo Berlusconi) senza ricevere risposta alcuna? Dov’era l’avv. Luigi Riserbato quando i Verdi manifestavano per Villa Guastamacchia contro il cemento armato e le malsane idee di togliere il vincolo del testatore su una parte del terreno per edificare? Dov’era l’avv. Luigi Riserbato in tutti questi otto anni e solo oggi si ricorda di servizi e vivibilità del quartiere Stadio che vuol fare diventare un quartiere d’eccellenza e moderno?
Non c’era!
Anzi c’era a fare il comizio di ringraziamento alle scorse elezioni provinciali proprio davanti all’emblema del quartiere stadio, ossia il rudere dell’asilo di Via Di Vittorio che così è rimasto nonostante ci siano state occasioni e finanziamenti dirottati altrove.
Chiediamo maggior rispetto per la dignità dei cittadini.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Domenica 1 aprile 2012
Volevo rassicurare il candidato sindaco Riserbato che il centro sinistra che va dall’area dei moderati sino a quella dei progressisti è vivo e vegeto ed ha da tempo elaborato il programma che costituisce l’unica vera e valida alternativa rispetto a quello del centro destra che si immedesima all’amministrazione uscente e di cui lo stesso Riserbato è espressione.
Non si senta, quindi, in imbarazzo, l’avv. Riserbato, perché la spaccatura del PD è un fenomeno limitato e non coinvolge le altre componenti del centro sinistra.
Dov’era l’avv. Luigi Riserbato quando i cittadini del comitato di quartiere Stadio – Alberolongo manifestavano davanti al passaggio a livello per chiedere interventi concreti dell’amministrazione al fine di trovare una soluzione rispetto al vincolo della sovrintendenza? Dov’era l’avv. Luigi Riserbato quando noi dell’API, tramite l’on.le Pino Pisicchio, presentavamo un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dei Beni Culturali Galan (governo Berlusconi) senza ricevere risposta alcuna? Dov’era l’avv. Luigi Riserbato quando i Verdi manifestavano per Villa Guastamacchia contro il cemento armato e le malsane idee di togliere il vincolo del testatore su una parte del terreno per edificare? Dov’era l’avv. Luigi Riserbato in tutti questi otto anni e solo oggi si ricorda di servizi e vivibilità del quartiere Stadio che vuol fare diventare un quartiere d’eccellenza e moderno?
Non c’era!
Anzi c’era a fare il comizio di ringraziamento alle scorse elezioni provinciali proprio davanti all’emblema del quartiere stadio, ossia il rudere dell’asilo di Via Di Vittorio che così è rimasto nonostante ci siano state occasioni e finanziamenti dirottati altrove.
Chiediamo maggior rispetto per la dignità dei cittadini.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Domenica 1 aprile 2012
Alleanza per l’Italia: “Ecco perchè sosteniamo il progetto di Ferrante”
A cura di Redazione
«Alleanza per l’Italia ha scelto di condividere senza tentennamenti il percorso del candidato Sindaco Fabrizio Ferrante per l’attualità del progetto politico che si incarna nel giovane avvocato tranese in virtù della comunanza dei valori e degli ideali che si ispirano al cattolicesimo democratico e al solidarismo, sulle basi di una strategia collegiale e paritaria di tutte le forze politiche che supportano una coalizione che si estende dall’area moderata a quella riformista della città di Trani». E' quanto si legge in una nota diffusa dal coordinatore politico di Alleanza per l'Italia, Alessandro Moscatelli.
«L’avv. Fabrizio Ferrante -scrive Moscatelli - costituisce la unica valida alternativa al centro destra sulla base di progetti nuovi ed a lungo termine che candidature di transizione potrebbero solo enunciare e giammai portare a termine (risanamento della costa, sistemazione dell’area portuale, attuazione coordinata dei P.U.E., turismo culturale, etc.). Alleanza per l’Italia aderisce al progetto di rinnovamento della città e della politica lanciando la sfida del futuro con volti nuovi e dinamici».
«Fabrizio Ferrante - aggiunge - è espressione di A.P.I. e, quindi, dell’area moderata del terzo polo che ha scelto il percorso della discontinuità rispetto al passato così come prevede il progetto nazionale unitario da cui si discosta chi fa scelte personalistiche e trasformistiche. Una scelta coraggiosa per vincere le sfide del futuro è quella di sostenere i giovani e le loro idee ed i partiti che si prefiggono tale fine devono avere il coraggio di rischiare piuttosto che tirarsi indietro».
Giovedì 29 Marzo 2012
«Alleanza per l’Italia ha scelto di condividere senza tentennamenti il percorso del candidato Sindaco Fabrizio Ferrante per l’attualità del progetto politico che si incarna nel giovane avvocato tranese in virtù della comunanza dei valori e degli ideali che si ispirano al cattolicesimo democratico e al solidarismo, sulle basi di una strategia collegiale e paritaria di tutte le forze politiche che supportano una coalizione che si estende dall’area moderata a quella riformista della città di Trani». E' quanto si legge in una nota diffusa dal coordinatore politico di Alleanza per l'Italia, Alessandro Moscatelli.
«L’avv. Fabrizio Ferrante -scrive Moscatelli - costituisce la unica valida alternativa al centro destra sulla base di progetti nuovi ed a lungo termine che candidature di transizione potrebbero solo enunciare e giammai portare a termine (risanamento della costa, sistemazione dell’area portuale, attuazione coordinata dei P.U.E., turismo culturale, etc.). Alleanza per l’Italia aderisce al progetto di rinnovamento della città e della politica lanciando la sfida del futuro con volti nuovi e dinamici».
«Fabrizio Ferrante - aggiunge - è espressione di A.P.I. e, quindi, dell’area moderata del terzo polo che ha scelto il percorso della discontinuità rispetto al passato così come prevede il progetto nazionale unitario da cui si discosta chi fa scelte personalistiche e trasformistiche. Una scelta coraggiosa per vincere le sfide del futuro è quella di sostenere i giovani e le loro idee ed i partiti che si prefiggono tale fine devono avere il coraggio di rischiare piuttosto che tirarsi indietro».
Giovedì 29 Marzo 2012
Moscatelli (Api) : "Lo strano Caso di Via Ciardi"
Dal 14 febbraio nulla è cambiato
A cura di Redazione
Lo scorso 14 febbraio avevamo diramato un comunicato sulle condizioni pietose in cui è stata ridotta la Via Andrea Ciardi in attesa di provvedere al ripristino dell’asfalto.
Un comunicato rimasto disatteso che ancora una volta dimostra l’inefficienza della pubblica amministrazione nel tutelare i diritti dei cittadini che abitano o che transitano sulle vie pubbliche.
La novità rispetto al nostro comunicato è costituita da transenne che sono state ivi allocate per impedire il passaggio delle autovetture soprattutto nei punti più pericolosi.
Raccogliendo ancora le lamentele di qualche cittadino che non ha ancora espresso la preferenza sul voto, evidenziamo che permane dal 23 gennaio su tutta via Ciardi un divieto di sosta, dalle ore 07.00 alle ore 17.00, con rimozione su ambo i lati per i lavori di rifacimento stradale in virtù di un’ordinanza comunale.
L’aspetto curioso della vicenda è che le date sui pannelli segnaletici sono state più volte modificate con un pennarello perpetuando il divieto di sosta ed addirittura è stata emessa una ordinanza successiva che ha procrastinato la scadenza allo scorso 10.03.2012.
La strada, nel frattempo, è ancor più dissestata essendo stato rimosso il vecchio bitume per dar corso all’asfaltatura.
Volevamo rassicurare i soliti detrattori che non abbiamo amici o parenti che abitano su quella via e, quindi, non abbiamo interessi personali bensì pensiamo al bene comune che certamente non si raggiunge se è la stessa amministrazione comunale a non ottemperare alle ordinanze che emette.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 14 Marzo 2012
Lo scorso 14 febbraio avevamo diramato un comunicato sulle condizioni pietose in cui è stata ridotta la Via Andrea Ciardi in attesa di provvedere al ripristino dell’asfalto.
Un comunicato rimasto disatteso che ancora una volta dimostra l’inefficienza della pubblica amministrazione nel tutelare i diritti dei cittadini che abitano o che transitano sulle vie pubbliche.
La novità rispetto al nostro comunicato è costituita da transenne che sono state ivi allocate per impedire il passaggio delle autovetture soprattutto nei punti più pericolosi.
Raccogliendo ancora le lamentele di qualche cittadino che non ha ancora espresso la preferenza sul voto, evidenziamo che permane dal 23 gennaio su tutta via Ciardi un divieto di sosta, dalle ore 07.00 alle ore 17.00, con rimozione su ambo i lati per i lavori di rifacimento stradale in virtù di un’ordinanza comunale.
L’aspetto curioso della vicenda è che le date sui pannelli segnaletici sono state più volte modificate con un pennarello perpetuando il divieto di sosta ed addirittura è stata emessa una ordinanza successiva che ha procrastinato la scadenza allo scorso 10.03.2012.
La strada, nel frattempo, è ancor più dissestata essendo stato rimosso il vecchio bitume per dar corso all’asfaltatura.
Volevamo rassicurare i soliti detrattori che non abbiamo amici o parenti che abitano su quella via e, quindi, non abbiamo interessi personali bensì pensiamo al bene comune che certamente non si raggiunge se è la stessa amministrazione comunale a non ottemperare alle ordinanze che emette.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 14 Marzo 2012
Il Caso PD - Vitucci (API): "Continueremo con Ferrante, le imposizioni non sono ben accette. Ritorniamo a parlare dei veri problemi del nostro paese, come la questione Ospedale. "
A cura di Redazione
“Non vi nascondo che provo una profonda delusione per tutti quei personaggi che oggi inneggiano alla volontà di una collaborazione proficua sul territorio, ma che hanno dimostrato il contrario – afferma Stefano Vitucci Coordinatore Cittadino Giovani API e neoeletto Vice Coordinatore Provinciale Giovani API – continuiamo a vedere spot elettorali di gente che si proclama pulita, penso che i cittadini siano capaci di distinguerli. Alcuni hanno scelto di metterci la faccia per alcuni esponenti, io invece ho deciso di mettere il mio volto, il mio nome, la mia onestà e coerenza per un unico candidato Sindaco, Fabrizio Ferrante, e per una coalizione che lotta per passione.
Abbiamo potuto vedere come molta gente sia capace di cambiare bandiera per avere qualche voto in più. Da quando ho intrapreso questa strada la rabbia, che mi ha spinto ad entrare in politica, è aumentata scoprendo che il marcio è aumentato vertiginosamente e si sta radicando in questa città con prepotenza, continuo a vedere gente con precedenti legali che si candida al consiglio comunale, continuo a vedere frivoli attacchi di gente che si fa forte di qualcosa che non esiste, e nel frattempo la gente continua a patire in silenzio le decisioni di chi non ha saputo amministrare questo paese.
Abbiamo cercato di unire nuovamente il centro sinistra ma ci è stato impedito da chi, forse, ha altri interessi per questa città.
Ciò che è incomprensibile vedere la Sel, unita alla Fli e all’Udc, un’alleanza quanto mai incomprensibile, che porta partiti di diversa natura e di idee contrastanti tra loro che bene non faranno alla città.
Il vostro voto proclamerà la nascita di una nuova politica, non votare è la scelta più assurda, qualcuno governerà questa città, siete Voi a scegliere chi dovrà prendere in mano Trani, chi dovrà farla rinascere seppure la precedente amministrazione l’abbia indebitata fino al collo, vi chiedo di conoscerci e di conoscere chi ha deciso di aiutare tutti i cittadini.
Scusate le sfogo, ma era doveroso, mi auguro che il mio impegno, come quello di tutti coloro con cui collaboro ogni giorno, non sia calpestato dall’atteggiamento dei soliti furbetti della politica.
Ciò che mi lascia sconcertato è vedere il PD chiedere al proprio candidato Sindaco di lasciar spazio ad una persona che non fa parte del partito, che non ha voluto partecipare ad una scelta democratica, quale quella delle primarie, e che si è sempre proclamato unico Candidato del Centro Sinistra, è una persona che sicuramente merita stima a livello professionale, ma a livello politico ha dimostrato non poca prepotenza.”
Di seguito una lettera del Gruppo Giovani Alleanza per l’Italia Trani
Ci siamo forse dimenticati, in questo focoso clima pre-elettorale di qualcosa che ha cambiato la nostra città, un problema, anzi due problemi, sotterrati nella stanza del dimenticatoio.
Negi ultimi mesi la macchina comunale, sembrava si fosse risvegliata dal lungo letargo di questi anni.
Dall’apertura di una sede Universitaria privata a Trani, all’improvvisa , e quanto mai inaspettata, presa di posizione (con tanto di camice bianco) relativa alla prospettata regionale chiusura del Centro Ospedaliero tranese.
Sull’efficienza di tali scelte, numerosi sarebbero gli interrogativi da porsi.
Ciò che serve a Trani è un polo universitario non di natura privata ma pubblica, noi crediamo fortemente sulla necessità di prendere contatti per l’apertura di scuole di specializzazione in campo forense, giuridico, amministrativo e tributario in considerazione del polo giudiziario che da secoli esiste sul nostro territorio
La problematica relativa alle estirpazione del Centro Ospedaliero tranese, in realtà incalzava già da parecchio tempo. Già con il Piano Sanitario di Fitto era stata prevista l’incompresa chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Pediatria e Neurologia, Urologia e Rianimazione (quest’ultima, poi riaperta con l’Intervento del Governatore Vendola).
Nel corso dell’ultimo anno il Nosocomio continuava ad essere depredato della sua funzione di Utilità sociale, fino alla preannunciata e definitiva chiusura. Tale situazione era dovuta da un’assenza totale di poteri forti nella macchina Comunale, al contrario di altri Comuni limitrofi. Probabilmente la valorosa Maggioranza politica tranese, in quei giorni, era impegnata in ben altre più importanti questioni a noi sconosciute.
Già nell’ottobre del 2011 la Federazione della Sinistra si mobilitava per una raccolta firme pro-Ospedale nell’assoluta indifferenza della Maggioranza Comunale.
Quel camice, quei volti, quel pesante impegno dimostrato durante il Consiglio Monotematico tenutosi presso l’Ospedale, poteva essere realizzato molto tempo prima.
Trani Città di mare, gente che va, gente che viene.
(Forse) acquisiremo un Polo Universitario Privato, ma perderemo un Centro Ospedaliero attrezzato.
Valutate voi, ora, ciò che sia più utile e ciò che sia più futile fra i due servizi.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Alleanza per l’Italia Giovani Trani
Lunedì 12 Marzo 2012
“Non vi nascondo che provo una profonda delusione per tutti quei personaggi che oggi inneggiano alla volontà di una collaborazione proficua sul territorio, ma che hanno dimostrato il contrario – afferma Stefano Vitucci Coordinatore Cittadino Giovani API e neoeletto Vice Coordinatore Provinciale Giovani API – continuiamo a vedere spot elettorali di gente che si proclama pulita, penso che i cittadini siano capaci di distinguerli. Alcuni hanno scelto di metterci la faccia per alcuni esponenti, io invece ho deciso di mettere il mio volto, il mio nome, la mia onestà e coerenza per un unico candidato Sindaco, Fabrizio Ferrante, e per una coalizione che lotta per passione.
Abbiamo potuto vedere come molta gente sia capace di cambiare bandiera per avere qualche voto in più. Da quando ho intrapreso questa strada la rabbia, che mi ha spinto ad entrare in politica, è aumentata scoprendo che il marcio è aumentato vertiginosamente e si sta radicando in questa città con prepotenza, continuo a vedere gente con precedenti legali che si candida al consiglio comunale, continuo a vedere frivoli attacchi di gente che si fa forte di qualcosa che non esiste, e nel frattempo la gente continua a patire in silenzio le decisioni di chi non ha saputo amministrare questo paese.
Abbiamo cercato di unire nuovamente il centro sinistra ma ci è stato impedito da chi, forse, ha altri interessi per questa città.
Ciò che è incomprensibile vedere la Sel, unita alla Fli e all’Udc, un’alleanza quanto mai incomprensibile, che porta partiti di diversa natura e di idee contrastanti tra loro che bene non faranno alla città.
Il vostro voto proclamerà la nascita di una nuova politica, non votare è la scelta più assurda, qualcuno governerà questa città, siete Voi a scegliere chi dovrà prendere in mano Trani, chi dovrà farla rinascere seppure la precedente amministrazione l’abbia indebitata fino al collo, vi chiedo di conoscerci e di conoscere chi ha deciso di aiutare tutti i cittadini.
Scusate le sfogo, ma era doveroso, mi auguro che il mio impegno, come quello di tutti coloro con cui collaboro ogni giorno, non sia calpestato dall’atteggiamento dei soliti furbetti della politica.
Ciò che mi lascia sconcertato è vedere il PD chiedere al proprio candidato Sindaco di lasciar spazio ad una persona che non fa parte del partito, che non ha voluto partecipare ad una scelta democratica, quale quella delle primarie, e che si è sempre proclamato unico Candidato del Centro Sinistra, è una persona che sicuramente merita stima a livello professionale, ma a livello politico ha dimostrato non poca prepotenza.”
Di seguito una lettera del Gruppo Giovani Alleanza per l’Italia Trani
Ci siamo forse dimenticati, in questo focoso clima pre-elettorale di qualcosa che ha cambiato la nostra città, un problema, anzi due problemi, sotterrati nella stanza del dimenticatoio.
Negi ultimi mesi la macchina comunale, sembrava si fosse risvegliata dal lungo letargo di questi anni.
Dall’apertura di una sede Universitaria privata a Trani, all’improvvisa , e quanto mai inaspettata, presa di posizione (con tanto di camice bianco) relativa alla prospettata regionale chiusura del Centro Ospedaliero tranese.
Sull’efficienza di tali scelte, numerosi sarebbero gli interrogativi da porsi.
Ciò che serve a Trani è un polo universitario non di natura privata ma pubblica, noi crediamo fortemente sulla necessità di prendere contatti per l’apertura di scuole di specializzazione in campo forense, giuridico, amministrativo e tributario in considerazione del polo giudiziario che da secoli esiste sul nostro territorio
La problematica relativa alle estirpazione del Centro Ospedaliero tranese, in realtà incalzava già da parecchio tempo. Già con il Piano Sanitario di Fitto era stata prevista l’incompresa chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Pediatria e Neurologia, Urologia e Rianimazione (quest’ultima, poi riaperta con l’Intervento del Governatore Vendola).
Nel corso dell’ultimo anno il Nosocomio continuava ad essere depredato della sua funzione di Utilità sociale, fino alla preannunciata e definitiva chiusura. Tale situazione era dovuta da un’assenza totale di poteri forti nella macchina Comunale, al contrario di altri Comuni limitrofi. Probabilmente la valorosa Maggioranza politica tranese, in quei giorni, era impegnata in ben altre più importanti questioni a noi sconosciute.
Già nell’ottobre del 2011 la Federazione della Sinistra si mobilitava per una raccolta firme pro-Ospedale nell’assoluta indifferenza della Maggioranza Comunale.
Quel camice, quei volti, quel pesante impegno dimostrato durante il Consiglio Monotematico tenutosi presso l’Ospedale, poteva essere realizzato molto tempo prima.
Trani Città di mare, gente che va, gente che viene.
(Forse) acquisiremo un Polo Universitario Privato, ma perderemo un Centro Ospedaliero attrezzato.
Valutate voi, ora, ciò che sia più utile e ciò che sia più futile fra i due servizi.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Alleanza per l’Italia Giovani Trani
Lunedì 12 Marzo 2012
Il Caso PD - Moscatelli (API): "Noi appoggiamo il Pd eletto dal popolo, quello della Mastromauro si è auto eletto"
A cura di Redazione
Ciò che accade nelle botteghe oscure della politica deve essere necessariamente portato a conoscenza dei cittadini a cui deve essere data la possibilità di intervenire in maniera consapevole quando verranno interpellati nella competizione elettorale.
E’ balzato sulle cronache nazionali il caso del Partito Democratico di Trani di cui si è occupato il quotidiano “Il Foglio” e dal quale prendiamo spunto per svolgere una riflessione essendo stati attinti dalla vicenda come esponenti di una coalizione in cui è capofila proprio il Pd.
La segreteria cittadina del Pd, democraticamente eletta secondo le regole interne del partito, dopo un lungo confronto dialettico con tutte le forze politiche del centro sinistra è addivenuta alle primarie e, conseguentemente, alla scelta del candidato sindaco nella persona dell’avv. Fabrizio Ferrante cui hanno aderito altri partiti e movimenti cittadini.
La campagna elettorale è iniziata da tempo ma la minoranza di quel partito utilizza strumenti indebiti per sovvertire le regole democratiche ed imporre un candidato diverso da quello scelto dalla segreteria del partito, consacrato dalle primarie e supportato dalla coalizione di cui anche API fa parte.
La parte minoritaria trama alle spalle non solo di Fabrizio Ferrante ma della politica pulita, si nasconde dietro la politica inquinandola di altri interessi (commerciali e industriali), consapevole della fallacia di precedenti esperienze, fuori dai percorsi democratici ed istituzionali.
La coalizione che paradossalmente propone amore nella politica attraverso una sorta di tredicesimo apostolo che decanta onestà e fratellanza, è la stessa di cui fa parte quella minoranza del Pd che sputa veleno sugli organi legittimamente eletti e trama nell’oscurità, anche in queste ore, per ostacolare il giovane candidato sindaco Fabrizio Ferrante a cui esprimiamo solidarietà e fiducia esortandolo a proseguire sulla via della concretezza sulla base del programma insieme elaborato e presentato alla città.
Gli organi del Pd con cui abbiamo stretto la nostra alleanza e costruito il programma sono quelli che a Trani sono stati democraticamente eletti secondo le regole.
Sono di una gravità inaudita la partecipazione e le opinioni espresse, anche se a titolo personale, dell’On.le Margherita Mastromauro che, in quanto nominata e non eletta dal popolo, dovrebbe meditare sulla sua effettiva rappresentatività sul territorio tranese, e del consigliere regionale Mennea sul candidato sindaco della coalizione in cui non risulta schierato il Pd: opinioni che dimostrano inciuci anomali di una politica che è sempre più nelle mani di pochi e sottratta alla volontà della gente.
Anche la strategia mediatica per demolire un partito sano che pulsa di giovani e che detiene l’ampia maggioranza all’interno dell’organo cittadino, appare un espediente poco corretto e finalizzato non a porre dubbi sulla legittimazione e sulla lealtà del candidato sindaco Fabrizio Ferrante ma sulla inadeguatezza di una certa classe politica con cui fortunatamente non spartiamo nulla.
Noi non ci stiamo ed anzi rafforziamo la nostra alleanza con il Pd locale e “legale” e tutte le altre forze a sostegno della candidatura dell’avv. Fabrizio Ferrante.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Domenica 11 Marzo 2012
Ciò che accade nelle botteghe oscure della politica deve essere necessariamente portato a conoscenza dei cittadini a cui deve essere data la possibilità di intervenire in maniera consapevole quando verranno interpellati nella competizione elettorale.
E’ balzato sulle cronache nazionali il caso del Partito Democratico di Trani di cui si è occupato il quotidiano “Il Foglio” e dal quale prendiamo spunto per svolgere una riflessione essendo stati attinti dalla vicenda come esponenti di una coalizione in cui è capofila proprio il Pd.
La segreteria cittadina del Pd, democraticamente eletta secondo le regole interne del partito, dopo un lungo confronto dialettico con tutte le forze politiche del centro sinistra è addivenuta alle primarie e, conseguentemente, alla scelta del candidato sindaco nella persona dell’avv. Fabrizio Ferrante cui hanno aderito altri partiti e movimenti cittadini.
La campagna elettorale è iniziata da tempo ma la minoranza di quel partito utilizza strumenti indebiti per sovvertire le regole democratiche ed imporre un candidato diverso da quello scelto dalla segreteria del partito, consacrato dalle primarie e supportato dalla coalizione di cui anche API fa parte.
La parte minoritaria trama alle spalle non solo di Fabrizio Ferrante ma della politica pulita, si nasconde dietro la politica inquinandola di altri interessi (commerciali e industriali), consapevole della fallacia di precedenti esperienze, fuori dai percorsi democratici ed istituzionali.
La coalizione che paradossalmente propone amore nella politica attraverso una sorta di tredicesimo apostolo che decanta onestà e fratellanza, è la stessa di cui fa parte quella minoranza del Pd che sputa veleno sugli organi legittimamente eletti e trama nell’oscurità, anche in queste ore, per ostacolare il giovane candidato sindaco Fabrizio Ferrante a cui esprimiamo solidarietà e fiducia esortandolo a proseguire sulla via della concretezza sulla base del programma insieme elaborato e presentato alla città.
Gli organi del Pd con cui abbiamo stretto la nostra alleanza e costruito il programma sono quelli che a Trani sono stati democraticamente eletti secondo le regole.
Sono di una gravità inaudita la partecipazione e le opinioni espresse, anche se a titolo personale, dell’On.le Margherita Mastromauro che, in quanto nominata e non eletta dal popolo, dovrebbe meditare sulla sua effettiva rappresentatività sul territorio tranese, e del consigliere regionale Mennea sul candidato sindaco della coalizione in cui non risulta schierato il Pd: opinioni che dimostrano inciuci anomali di una politica che è sempre più nelle mani di pochi e sottratta alla volontà della gente.
Anche la strategia mediatica per demolire un partito sano che pulsa di giovani e che detiene l’ampia maggioranza all’interno dell’organo cittadino, appare un espediente poco corretto e finalizzato non a porre dubbi sulla legittimazione e sulla lealtà del candidato sindaco Fabrizio Ferrante ma sulla inadeguatezza di una certa classe politica con cui fortunatamente non spartiamo nulla.
Noi non ci stiamo ed anzi rafforziamo la nostra alleanza con il Pd locale e “legale” e tutte le altre forze a sostegno della candidatura dell’avv. Fabrizio Ferrante.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Domenica 11 Marzo 2012
Moscatelli sull'Emergenza abitativa, duro attacco per chi non ha partecipato
A cura di Redazione
Il problema dell’emergenza abitativa concerne le famiglie bisognose e disagiate che non hanno la disponibilità per accedere al mercato locativo e, tanto meno, all’edilizia agevolata.
Per gli sfratti emessi per finita locazione, ossia per il raggiungimento della scadenza del termine contrattuale, i conduttori che hanno nel proprio nucleo familiare persone con più di 65 anni di età o diversamente abili gravi (ossia con un’invalidità superiore al 66 per cento) e che non dispongono di altra abitazione o di redditi sufficienti ad accedere alla locazione di un nuovo immobile, possono usufruire della proroga legale continuando con sofferenza a pagare il canone di locazione.
L’emergenza attiene agli sfratti emessi per necessità del locatore o per morosità per i quali non vige il regime di proroga.
Lo sfratto esecutivo, in questi casi, pone l’intero nucleo familiare che non è in grado di provvedere al pagamento del canone di locazione, nella situazione drammatica di dover coattivamente rilasciare la propria abitazione e, nel contempo, disperatamente ricercare altro immobile nella bolgia dei prezzi di mercato delle locazioni ormai proibitivi.
Queste famiglie, per lo più numerose, con disoccupati e/o invalidi a carico, non possono affrontare il mercato locativo. Vi sono anche interi nuclei familiari che sopravvivono in catapecchie o in immobili ad uso diverso.
Vi sono assegnatari di case popolari che vivono in appartamenti insalubri ed allagati.
L’evento del SUNIA che, oltre ad essere un sindacato di inquilini, è anche un sindacato di assegnatari di alloggi IACP, era rivolto a discutere di progetti di edilizia economica e popolare al fine di fronteggiare lo straripante fenomeno dell’emergenza abitativa soprattutto nei casi di disagio estremo derivante da situazioni di povertà, atteso che a Trani non se ne parla in maniera seria e costruttiva da più di venticinque anni.
L’edilizia residenziale pubblica di competenza dell’IACP è altra cosa rispetto all’edilizia convenzionata, al contributo per gli affitti, ai contratti di quartiere.
Ed allora appare inopportuna la dichiarazione sulla stampa di un candidato sindaco (… o di chi scrive per lui …) che, declinando l’invito del SUNIA, ha probabilmente confuso altre problematiche con la edilizia economica e popolare.
Il punto, infatti, non è quello di agevolare la domanda e l’offerta nel mercato locativo bensì quello di adottare politiche di sostegno per le famiglie indigenti.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 08 Marzo 2012
Il problema dell’emergenza abitativa concerne le famiglie bisognose e disagiate che non hanno la disponibilità per accedere al mercato locativo e, tanto meno, all’edilizia agevolata.
Per gli sfratti emessi per finita locazione, ossia per il raggiungimento della scadenza del termine contrattuale, i conduttori che hanno nel proprio nucleo familiare persone con più di 65 anni di età o diversamente abili gravi (ossia con un’invalidità superiore al 66 per cento) e che non dispongono di altra abitazione o di redditi sufficienti ad accedere alla locazione di un nuovo immobile, possono usufruire della proroga legale continuando con sofferenza a pagare il canone di locazione.
L’emergenza attiene agli sfratti emessi per necessità del locatore o per morosità per i quali non vige il regime di proroga.
Lo sfratto esecutivo, in questi casi, pone l’intero nucleo familiare che non è in grado di provvedere al pagamento del canone di locazione, nella situazione drammatica di dover coattivamente rilasciare la propria abitazione e, nel contempo, disperatamente ricercare altro immobile nella bolgia dei prezzi di mercato delle locazioni ormai proibitivi.
Queste famiglie, per lo più numerose, con disoccupati e/o invalidi a carico, non possono affrontare il mercato locativo. Vi sono anche interi nuclei familiari che sopravvivono in catapecchie o in immobili ad uso diverso.
Vi sono assegnatari di case popolari che vivono in appartamenti insalubri ed allagati.
L’evento del SUNIA che, oltre ad essere un sindacato di inquilini, è anche un sindacato di assegnatari di alloggi IACP, era rivolto a discutere di progetti di edilizia economica e popolare al fine di fronteggiare lo straripante fenomeno dell’emergenza abitativa soprattutto nei casi di disagio estremo derivante da situazioni di povertà, atteso che a Trani non se ne parla in maniera seria e costruttiva da più di venticinque anni.
L’edilizia residenziale pubblica di competenza dell’IACP è altra cosa rispetto all’edilizia convenzionata, al contributo per gli affitti, ai contratti di quartiere.
Ed allora appare inopportuna la dichiarazione sulla stampa di un candidato sindaco (… o di chi scrive per lui …) che, declinando l’invito del SUNIA, ha probabilmente confuso altre problematiche con la edilizia economica e popolare.
Il punto, infatti, non è quello di agevolare la domanda e l’offerta nel mercato locativo bensì quello di adottare politiche di sostegno per le famiglie indigenti.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 08 Marzo 2012
Moscatelli (API): "I dissuasori retrattili, un fallimento"
Sono stati spesi circa quarantamila euro per l’apposizione di altri dissuasori retrattili
A cura di Redazione
Abbiamo letto sull’albo pretorio altre due determinazioni dirigenziali con le quali sono stati spesi circa quarantamila euro per l’apposizione di altri dissuasori retrattili in Via San Giorgio nei pressi di Piazza Plebiscito ed in Via Statuti Marittimi lato Piazza Sedile San Marco.
Il budget messo a disposizione per questi strumenti, rimasti in gran parte inutilizzati ed inutili in altre circostanze per quanto si dirà in seguito, sta assumendo proporzioni ingenti se solo si pensa a quanto già è stato speso per i dissuasori apposti in Via Tiepolo, in Piazza Plebiscito, in Piazza Libertà, in Via Zanardelli, in Piazza Sedile San Marco, in Piazza Duomo, in Piazza Cesare Battisti, in Piazza Mons. Addazi.
E’ vero che gli atti di indirizzo politico prevedevano interventi finalizzati a migliorare la qualità della vita attraverso una nuova concezione della fruizione della città con riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico ed una limitazione della circola-zione di autoveicoli privati, garantendo la libera circolazione ma tutelando contestual-mente la mobilità delle utenze deboli (bambini, anziani, pedoni, ciclisti) ma è anche vero che ciò si poteva realizzare istituendo zone a traffico limitato.
Il 15 marzo dello scorso anno già rilevavamo il mancato funzionamento dei dissuasori nelle ore notturne e, d’altronde, l’amministrazione con i contributi dei gestori delle attività commerciali del porto aveva “ingaggiato” i rangers per farvi fronte ed evitare il traffico veicolare nel centro storico. Analoga sorte subivano gli altri dissuasori instal-lati in Piazza Libertà per esigenze di traffico veicolare.
I dissuasori retrattili, quindi, si erano rivelati un fallimento.
Se dovessimo sommare tutti gli importi erogati per la realizzazione dei dissuasori retrattili e considerare come unicum, come in effetti è, il progetto di istituire zone pedonali inibite al traffico veicolare, la spesa complessiva risulterebbe sicuramente più elevata di quella occorrente per la istituzione di zone a traffico limitato attraverso la realizzazione di varchi elettronici con sistemi di video sorveglianza, come accade nei più belli e rinomati centri storici del nostro bel paese (Firenze, Ravenna, Rovigo, Napoli, Roma, Siena, etc. etc.).
Il budget occorrente per tale operazione sarebbe stato ammortizzato in breve tempo attraverso l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie per l’inosservanza del divieto da parte degli automobilisti indisciplinati, l’installazione della video sorveglianza avrebbe garantito anche maggior sicurezza e si sarebbe evitato lo scempio sulle basole in pietra evitando musei di archeologia industriale laddove i dissuasori retrattili non vengono più utilizzati.
D’altronde l’amministrazione è stata prodiga nella spesa per altre tipologie di apparec-chiature elettroniche per la rilevazione delle infrazioni al codice della strada.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 05 Marzo 2012
Abbiamo letto sull’albo pretorio altre due determinazioni dirigenziali con le quali sono stati spesi circa quarantamila euro per l’apposizione di altri dissuasori retrattili in Via San Giorgio nei pressi di Piazza Plebiscito ed in Via Statuti Marittimi lato Piazza Sedile San Marco.
Il budget messo a disposizione per questi strumenti, rimasti in gran parte inutilizzati ed inutili in altre circostanze per quanto si dirà in seguito, sta assumendo proporzioni ingenti se solo si pensa a quanto già è stato speso per i dissuasori apposti in Via Tiepolo, in Piazza Plebiscito, in Piazza Libertà, in Via Zanardelli, in Piazza Sedile San Marco, in Piazza Duomo, in Piazza Cesare Battisti, in Piazza Mons. Addazi.
E’ vero che gli atti di indirizzo politico prevedevano interventi finalizzati a migliorare la qualità della vita attraverso una nuova concezione della fruizione della città con riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico ed una limitazione della circola-zione di autoveicoli privati, garantendo la libera circolazione ma tutelando contestual-mente la mobilità delle utenze deboli (bambini, anziani, pedoni, ciclisti) ma è anche vero che ciò si poteva realizzare istituendo zone a traffico limitato.
Il 15 marzo dello scorso anno già rilevavamo il mancato funzionamento dei dissuasori nelle ore notturne e, d’altronde, l’amministrazione con i contributi dei gestori delle attività commerciali del porto aveva “ingaggiato” i rangers per farvi fronte ed evitare il traffico veicolare nel centro storico. Analoga sorte subivano gli altri dissuasori instal-lati in Piazza Libertà per esigenze di traffico veicolare.
I dissuasori retrattili, quindi, si erano rivelati un fallimento.
Se dovessimo sommare tutti gli importi erogati per la realizzazione dei dissuasori retrattili e considerare come unicum, come in effetti è, il progetto di istituire zone pedonali inibite al traffico veicolare, la spesa complessiva risulterebbe sicuramente più elevata di quella occorrente per la istituzione di zone a traffico limitato attraverso la realizzazione di varchi elettronici con sistemi di video sorveglianza, come accade nei più belli e rinomati centri storici del nostro bel paese (Firenze, Ravenna, Rovigo, Napoli, Roma, Siena, etc. etc.).
Il budget occorrente per tale operazione sarebbe stato ammortizzato in breve tempo attraverso l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie per l’inosservanza del divieto da parte degli automobilisti indisciplinati, l’installazione della video sorveglianza avrebbe garantito anche maggior sicurezza e si sarebbe evitato lo scempio sulle basole in pietra evitando musei di archeologia industriale laddove i dissuasori retrattili non vengono più utilizzati.
D’altronde l’amministrazione è stata prodiga nella spesa per altre tipologie di apparec-chiature elettroniche per la rilevazione delle infrazioni al codice della strada.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 05 Marzo 2012
Congresso Regionale API - Pino Pisicchio lascia la carica, Moscatelli delegato Nazionale e Pansini nuovo incarico Regionale
A cura di Redazione
Questa mattina, alle ore 10:00, presso il Grand Hotel Parco dei Principi a Bari, si è svolto il Primo Congresso Regionale Pugliese di Alleanza per l'Italia.
"Questo è il nuovo tempo di Alleanza per l'Italia - ha detto Pisicchio Capogruppo della Camera - questo è il nuovo tempo della politica Italiana, a Roma come in Puglia"
Il Congresso ha visto presente anche Angelo Sanza Segretario regionale Udc.
A chiudere i lavori è stato il Coordinatore della Provincia Bat Antonello Damato, nominato delegato Nazionale l'Avvocato Alessandro Moscatelli, delegato Regionale il Dott. Saverio Pansini e l'Onorevole Pino Pisicchio ha lasciato il Coordinamento Regionale del Partito al fratello Alfonso Pisicchio.
Sabato 03 Marzo 2012
Questa mattina, alle ore 10:00, presso il Grand Hotel Parco dei Principi a Bari, si è svolto il Primo Congresso Regionale Pugliese di Alleanza per l'Italia.
"Questo è il nuovo tempo di Alleanza per l'Italia - ha detto Pisicchio Capogruppo della Camera - questo è il nuovo tempo della politica Italiana, a Roma come in Puglia"
Il Congresso ha visto presente anche Angelo Sanza Segretario regionale Udc.
A chiudere i lavori è stato il Coordinatore della Provincia Bat Antonello Damato, nominato delegato Nazionale l'Avvocato Alessandro Moscatelli, delegato Regionale il Dott. Saverio Pansini e l'Onorevole Pino Pisicchio ha lasciato il Coordinamento Regionale del Partito al fratello Alfonso Pisicchio.
Sabato 03 Marzo 2012
Primo Congresso Regionale Pugliese Alleanza per l'Italia
Presenti il Senatore Rutelli e l'Onorevole Pisicchio
A cura di Redazione
Si terrà a Bari domani, Sabato 3 Marzo 2012, ore 10:00 presso l' Hotel Parco dei Principi (Nei pressi dell'Aeroporto (Bari/Palese) il Primo Congresso Regionale Pugliese Alleanza per l'Italia.
Presenti all'Incontro il Senatore Francesco Rutelli (Presidente Nazionale API) el'Onorevole Pino Pisicchio (Capogruppo della Camera)
Venerdì 02 Marzo 2012
Si terrà a Bari domani, Sabato 3 Marzo 2012, ore 10:00 presso l' Hotel Parco dei Principi (Nei pressi dell'Aeroporto (Bari/Palese) il Primo Congresso Regionale Pugliese Alleanza per l'Italia.
Presenti all'Incontro il Senatore Francesco Rutelli (Presidente Nazionale API) el'Onorevole Pino Pisicchio (Capogruppo della Camera)
Venerdì 02 Marzo 2012
API Trani - Moscatelli: "Edilizia giudiziaria, il silenzio assordante dell'amministrazione"
A cura di Redazione
Qualche giorno addietro avevamo lanciato un monito circa la precaria situazione della edilizia giudiziaria a Trani e la scarsa attenzione sull’argomento da parte della amministrazione comunale.
La problematica è stata discussa, seppur di riflesso e con un più ampio margine di riflessione, nel corso della assemblea degli avvocati dell’Ordine Forense di Trani che, è opportuno sottolineare, conta circa 2.300 iscritti nel circondario che ha sede principale presso il Tribunale di Trani ed ha sedi distaccate in Andria, Barletta, Canosa di Puglia, Molfetta e Ruvo di Puglia.
All’assemblea, tenutasi lo scorso 24.2 presso la Biblioteca Storica del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani, sono stati invitati gli amministratori degli enti locali interessati ed altri rappresentanti delle istituzioni anche a livello parlamentare nonché i rappresentanti delle varie categorie degli operatori della giustizia.
Oltre ai temi delle liberalizzazioni ed a quelli che interessano precipuamente la classe forense, si è discusso sulla riduzione del numero dei presidi giudiziari e sulla razionalizzazione dei relativi assetti territoriali in virtù della delega conferita al Governo dalla legge 14 settembre 2011, n. 148.
L’iniziativa degli avvocati trae spunto dal necessario coinvolgimento degli enti locali nella ridistribuzione degli uffici in cui si amministra la giustizia perché non solo è in itinere uno schema di decreto legislativo in tal senso con riferimento agli uffici dei giudici di pace ma si sta già discutendo anche sulla possibile riduzione delle sedi distaccate di Tribunale: tutto ciò al fine di contenere la spesa pubblica.
Scongiuriamo che ciò avvenga e siamo i primi a ritenere pesante l’intervento legislativo che, dopo i tagli agli enti locali, sostanzialmente pone a carico dei comuni l’ulteriore onere delle spese del funzionamento e dell’erogazione del servizio della giustizia ma occorre adoperarsi per fronteggiare la situazione qualora gli insani propositi del governo di Berlusconi dovessero trovare attuazione con l’attuale governo cosiddetto “tecnico”.
L’art.1 dello schema del decreto legislativo di cui innanzi prevede che debbano essere soppressi gli uffici del Giudice di Pace di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Corato, Minervino Murge, Molfetta e Ruvo di Puglia per essere accorpati presso l’ufficio di Trani. Ed ancora, all’art.3, è stabilito che gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi.
L’aspetto sconvolgente concerne il silenzio assordante della amministrazione comunale di Trani sull’argomento e l’assenza del sindaco nel consesso degli avvocati considerato che la nostra città è sede del Tribunale Circondariale e, quindi, città capofila nel territorio nel settore della giustizia.
Può un’amministrazione che decanta e lotta per la permanenza del polo giudiziario a Trani rimanere inerte rispetto a quanto sta accadendo?
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 27 Febbraio 2012
Qualche giorno addietro avevamo lanciato un monito circa la precaria situazione della edilizia giudiziaria a Trani e la scarsa attenzione sull’argomento da parte della amministrazione comunale.
La problematica è stata discussa, seppur di riflesso e con un più ampio margine di riflessione, nel corso della assemblea degli avvocati dell’Ordine Forense di Trani che, è opportuno sottolineare, conta circa 2.300 iscritti nel circondario che ha sede principale presso il Tribunale di Trani ed ha sedi distaccate in Andria, Barletta, Canosa di Puglia, Molfetta e Ruvo di Puglia.
All’assemblea, tenutasi lo scorso 24.2 presso la Biblioteca Storica del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani, sono stati invitati gli amministratori degli enti locali interessati ed altri rappresentanti delle istituzioni anche a livello parlamentare nonché i rappresentanti delle varie categorie degli operatori della giustizia.
Oltre ai temi delle liberalizzazioni ed a quelli che interessano precipuamente la classe forense, si è discusso sulla riduzione del numero dei presidi giudiziari e sulla razionalizzazione dei relativi assetti territoriali in virtù della delega conferita al Governo dalla legge 14 settembre 2011, n. 148.
L’iniziativa degli avvocati trae spunto dal necessario coinvolgimento degli enti locali nella ridistribuzione degli uffici in cui si amministra la giustizia perché non solo è in itinere uno schema di decreto legislativo in tal senso con riferimento agli uffici dei giudici di pace ma si sta già discutendo anche sulla possibile riduzione delle sedi distaccate di Tribunale: tutto ciò al fine di contenere la spesa pubblica.
Scongiuriamo che ciò avvenga e siamo i primi a ritenere pesante l’intervento legislativo che, dopo i tagli agli enti locali, sostanzialmente pone a carico dei comuni l’ulteriore onere delle spese del funzionamento e dell’erogazione del servizio della giustizia ma occorre adoperarsi per fronteggiare la situazione qualora gli insani propositi del governo di Berlusconi dovessero trovare attuazione con l’attuale governo cosiddetto “tecnico”.
L’art.1 dello schema del decreto legislativo di cui innanzi prevede che debbano essere soppressi gli uffici del Giudice di Pace di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Corato, Minervino Murge, Molfetta e Ruvo di Puglia per essere accorpati presso l’ufficio di Trani. Ed ancora, all’art.3, è stabilito che gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi.
L’aspetto sconvolgente concerne il silenzio assordante della amministrazione comunale di Trani sull’argomento e l’assenza del sindaco nel consesso degli avvocati considerato che la nostra città è sede del Tribunale Circondariale e, quindi, città capofila nel territorio nel settore della giustizia.
Può un’amministrazione che decanta e lotta per la permanenza del polo giudiziario a Trani rimanere inerte rispetto a quanto sta accadendo?
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 27 Febbraio 2012
Moscatelli (API) : "La città deve puntare ad una valorizzazione dei siti in cui ubicare gli uffici finanziari"
A cura di Redazione
Abbiamo letto da più parti delle preoccupazioni di alcuni esponenti politici locali circa il rischio di declassamento o di un’eventuale chiusura di alcuni uffici finanziari aventi sede in Trani.
Da questo dato vorremmo partire, e non casualmente, per sottolineare un aspetto di estrema contraddittorietà delle scelte degli amministratori locali.
Magari non sarà il caso di specie, ma questi ultimi tendono spesso a mostrarsi destinatari, vittime, soggetti passivi di provvedimenti altrui, quando si verificano episodi negativi che possono nuocere alla collettività, versano lacrime di coccodrillo o, per essere più chiari, si rammaricano dopo aver essi stessi creato le condizioni che determinano certe situazioni negative.
Ciò è quanto potrebbe accadere per l’edilizia giudiziaria.
Noi siamo sempre stati convinti che la permanenza degli uffici di qualsivoglia natura nella nostra città costituisce una risorsa e non un problema.
La città deve puntare ad una valorizzazione dei siti in cui ubicare gli insediamenti giudiziari, finanziari e previdenziali, anche in considerazione del processo di centralizzazione degli uffici che si sta avviando a livello governativo per i tagli alla spesa pubblica: oggi più che mai vi è esigenza di concentrazione, come si evince anche dal disegno in discussione della nuova geografia giudiziaria.
Non possiamo non sottolineare le responsabilità di un’amministrazione che ha anche tentato di accantonare il progetto di razionalizzazione degli uffici giudiziari per spostare gli uffici in altro sito per poi riprendere, dopo la levata di scudi anche della classe forense, le opere già previste.
E’ sufficiente fare una passeggiata nelle aule e nelle cancellerie della Espropriazione Immobiliare, della Sezione Fallimentare e dell’Ufficio Notifiche del Tribunale di Trani in Piazza Trieste per verificare lo stato in cui svolgono attività gli operatori della giustizia.
Occorre ultimare celermente i lavori di Palazzo Carcano, pensare alla sistemazione logistica anche degli altri uffici, utilizzare i palazzi di proprietà pubblica ed eventualmente incentivare gli investimenti dei privati per valorizzare gli edifici storici in rovina ed abbandono anche con attività di partenariato, creare servizi.
Un’occasione per rendere più vivo il centro storico dove da secoli si amministra giustizia.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 22 Febbraio 2012
Abbiamo letto da più parti delle preoccupazioni di alcuni esponenti politici locali circa il rischio di declassamento o di un’eventuale chiusura di alcuni uffici finanziari aventi sede in Trani.
Da questo dato vorremmo partire, e non casualmente, per sottolineare un aspetto di estrema contraddittorietà delle scelte degli amministratori locali.
Magari non sarà il caso di specie, ma questi ultimi tendono spesso a mostrarsi destinatari, vittime, soggetti passivi di provvedimenti altrui, quando si verificano episodi negativi che possono nuocere alla collettività, versano lacrime di coccodrillo o, per essere più chiari, si rammaricano dopo aver essi stessi creato le condizioni che determinano certe situazioni negative.
Ciò è quanto potrebbe accadere per l’edilizia giudiziaria.
Noi siamo sempre stati convinti che la permanenza degli uffici di qualsivoglia natura nella nostra città costituisce una risorsa e non un problema.
La città deve puntare ad una valorizzazione dei siti in cui ubicare gli insediamenti giudiziari, finanziari e previdenziali, anche in considerazione del processo di centralizzazione degli uffici che si sta avviando a livello governativo per i tagli alla spesa pubblica: oggi più che mai vi è esigenza di concentrazione, come si evince anche dal disegno in discussione della nuova geografia giudiziaria.
Non possiamo non sottolineare le responsabilità di un’amministrazione che ha anche tentato di accantonare il progetto di razionalizzazione degli uffici giudiziari per spostare gli uffici in altro sito per poi riprendere, dopo la levata di scudi anche della classe forense, le opere già previste.
E’ sufficiente fare una passeggiata nelle aule e nelle cancellerie della Espropriazione Immobiliare, della Sezione Fallimentare e dell’Ufficio Notifiche del Tribunale di Trani in Piazza Trieste per verificare lo stato in cui svolgono attività gli operatori della giustizia.
Occorre ultimare celermente i lavori di Palazzo Carcano, pensare alla sistemazione logistica anche degli altri uffici, utilizzare i palazzi di proprietà pubblica ed eventualmente incentivare gli investimenti dei privati per valorizzare gli edifici storici in rovina ed abbandono anche con attività di partenariato, creare servizi.
Un’occasione per rendere più vivo il centro storico dove da secoli si amministra giustizia.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 22 Febbraio 2012
La Corruzione in Italia e il rimedio spiegato da API
A cura di Redazione
L’Italia dal 2007 fa parte del Gruppo di Stati contro la Corruzione (GRECO) ed, in virtù di tale adesione, è stata sottoposta, nel 2009, in un rapporto all’uopo redatto, ad una valutazione dalla quale emerge che, malgrado la determinata volontà della magistratura inquirente e giudicante di combatterla, la corruzione e' percepita in Italia come fenomeno consueto e diffuso, che interessa numerosi settori di attività: l’urbanistica, lo smaltimento rifiuti, gli appalti pubblici, la sanità e la pubblica amministrazione.
Il rapporto rivolge all’Italia ventidue raccomandazioni suddivise tra il settore della repressione e quello della prevenzione della corruzione, ritenendo che la lotta alla corruzione deve diventare una questione di cultura e non solo di rispetto delle leggi.
Il 27 maggio 2011 è stato redatto dal GRECO un successivo rapporto per verificare la conformità dell’Italia alle ventidue raccomandazioni ed è stato rilevato il basso livello di interventi sulle questioni raccomandate e rimarcato il fatto che l’Italia non ha ancora aderito ad alcuno degli strumenti consigliati dal Consiglio d’Europa in materia di lotta contro la corruzione (vale a dire la Convenzione penale sulla corruzione e il suo protocollo addizionale, come pure la Convenzione civile sulla corruzione).
Il GRECO lamenta poi che finora certe questioni abbiano ricevuto un’attenzione insufficiente o nulla, come l’adozione di un codice di condotta per i membri del governo, la previsione dei conflitti d’interessi, la protezione degli informatori e il rafforzamento delle disposizioni di lotta contro la corruzione nel settore privato. Il rapporto conclude con un forte messaggio per una tolleranza zero riguardo le impunità in materia di corruzione impiegando misure concrete e risolute.
Se l’entita' monetizzata della corruzione annuale in Italia e' stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU l’Italia deterrebbe il 50% dell’intero giro economico della corruzione in Europa.
Una riflessione che non può non essere considerata a livello territoriale dove la lotta alla corruzione deve essere intesa in senso lato investendo ogni anomalia che porta il sistema fuori dai binari della legalità.
Una lotta che non può essere affidata solo alla magistratura come strumento a posteriori bensì deve essere intrapresa come attività a priori dai dirigenti dei partiti nella scelta dei candidati anche per le elezioni amministrative.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 18 Febbraio 2012
L’Italia dal 2007 fa parte del Gruppo di Stati contro la Corruzione (GRECO) ed, in virtù di tale adesione, è stata sottoposta, nel 2009, in un rapporto all’uopo redatto, ad una valutazione dalla quale emerge che, malgrado la determinata volontà della magistratura inquirente e giudicante di combatterla, la corruzione e' percepita in Italia come fenomeno consueto e diffuso, che interessa numerosi settori di attività: l’urbanistica, lo smaltimento rifiuti, gli appalti pubblici, la sanità e la pubblica amministrazione.
Il rapporto rivolge all’Italia ventidue raccomandazioni suddivise tra il settore della repressione e quello della prevenzione della corruzione, ritenendo che la lotta alla corruzione deve diventare una questione di cultura e non solo di rispetto delle leggi.
Il 27 maggio 2011 è stato redatto dal GRECO un successivo rapporto per verificare la conformità dell’Italia alle ventidue raccomandazioni ed è stato rilevato il basso livello di interventi sulle questioni raccomandate e rimarcato il fatto che l’Italia non ha ancora aderito ad alcuno degli strumenti consigliati dal Consiglio d’Europa in materia di lotta contro la corruzione (vale a dire la Convenzione penale sulla corruzione e il suo protocollo addizionale, come pure la Convenzione civile sulla corruzione).
Il GRECO lamenta poi che finora certe questioni abbiano ricevuto un’attenzione insufficiente o nulla, come l’adozione di un codice di condotta per i membri del governo, la previsione dei conflitti d’interessi, la protezione degli informatori e il rafforzamento delle disposizioni di lotta contro la corruzione nel settore privato. Il rapporto conclude con un forte messaggio per una tolleranza zero riguardo le impunità in materia di corruzione impiegando misure concrete e risolute.
Se l’entita' monetizzata della corruzione annuale in Italia e' stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU l’Italia deterrebbe il 50% dell’intero giro economico della corruzione in Europa.
Una riflessione che non può non essere considerata a livello territoriale dove la lotta alla corruzione deve essere intesa in senso lato investendo ogni anomalia che porta il sistema fuori dai binari della legalità.
Una lotta che non può essere affidata solo alla magistratura come strumento a posteriori bensì deve essere intrapresa come attività a priori dai dirigenti dei partiti nella scelta dei candidati anche per le elezioni amministrative.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 18 Febbraio 2012
MOSCATELLI (API). Solidarietà a Riserbato
Sui muri o sul web non mancano volgarità e attacchi gratuiti
A cura di RedazioneLe scritte offensive anonime sui muri nei confronti di un candidato sindaco assumono contorni inquietanti così come i commenti quotidiani di soggetti altrettanto anonimi sulle testate giornalistiche web, contenenti invettive e considerazioni al limite della liceità.
Ed il fenomeno assume proporzioni più ampie avendo potuto personalmente consta-tare che la pochezza di argomentazioni sul piano squisitamente politico ha spinto anche qualche consumato esponente, con ruoli istituzionali anche a livello provinciale, a lasciarsi andare in infelici espressioni che, a prescindere dalla volgarità terminologica, ledono l’immagine e la dignità personale ed anche professionale dei soggetti a cui sono state rivolte, fomentando oltremodo un dibattito che dovrebbe essere orientato sui temi e non sulle persone.Ciò è avvenuto sul network facebook anche nei confronti del sottoscritto che, proprio per tale motivo, non può non esprimere vicinanza e solidarietà al collega avvocato Gigi Riserbato, travalicando i confini dell’appartenenza politica.Anche se i commenti in parola sono stati cancellati dopo qualche ora, costituiscono materiale che, persistendo tale clima, verrà posto all’attenzione della autorità giudiziaria.La volgarità di espressioni e contenuti anonimi è preoccupante ma lo è ancora di più quella ostentata gratuitamente dai politici quando violano principi essenziali quali il rispetto e l’educazione.
Alleanza per l'Italia
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 18 febbraio 2012
Ed il fenomeno assume proporzioni più ampie avendo potuto personalmente consta-tare che la pochezza di argomentazioni sul piano squisitamente politico ha spinto anche qualche consumato esponente, con ruoli istituzionali anche a livello provinciale, a lasciarsi andare in infelici espressioni che, a prescindere dalla volgarità terminologica, ledono l’immagine e la dignità personale ed anche professionale dei soggetti a cui sono state rivolte, fomentando oltremodo un dibattito che dovrebbe essere orientato sui temi e non sulle persone.Ciò è avvenuto sul network facebook anche nei confronti del sottoscritto che, proprio per tale motivo, non può non esprimere vicinanza e solidarietà al collega avvocato Gigi Riserbato, travalicando i confini dell’appartenenza politica.Anche se i commenti in parola sono stati cancellati dopo qualche ora, costituiscono materiale che, persistendo tale clima, verrà posto all’attenzione della autorità giudiziaria.La volgarità di espressioni e contenuti anonimi è preoccupante ma lo è ancora di più quella ostentata gratuitamente dai politici quando violano principi essenziali quali il rispetto e l’educazione.
Alleanza per l'Italia
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 18 febbraio 2012
Centrale a Biomasse a Trani? No grazie!
Moscatelli si scaglia contro la non coerenza di alcuni partiti
A cura di Redazione
Il Ministero dello Sviluppo Economico del Ministro Passera ha promosso incentivi per gli impianti a biomasse in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. Nello scorso mese di dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un bando che offre agevolazioni per progetti di attivazione, rafforzamento e sostegno della filiere delle biomasse, per un totale di 100 milioni di euro.
Il dato politico oggettivo in termini di opportunità è se questa sia una decisione compatibile con la sostenibilità ambientale e con lo sviluppo delle regioni meridionali e se sia compatibile con le minime garanzie di sicurezza sanitaria per i residenti, di salubrità dell’ambiente e di sviluppo dell’economia agraria, punto di forza delle regioni meridionali.
Non era meglio indirizzare risorse economiche così ingenti ad altre più pressanti priorità dei residenti delle regioni meridionali anziché favorire gli industriali delle biomasse?
Ciò premesso, a livello locale, è opportuno rimembrare all’odierna casta politica ed all’opinione pubblica che nella nostra città è in corso l’iter amministrativo per l’apertura di un impianto a biomasse e magari qualche industriale del settore si sta già sfregando le mani per la ghiotta opportunità.
Il sindaco di Trani ha espresso da tempo parere favorevole (26.11.2009) alla realizzazione dell’impianto così come la provincia BAT (04.03.2011) e si è in attesa della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) da parte dell’organo regionale.
Anche se la legislazione regionale (L.R. 21.10.2008 n.31) prevede limiti abbastanza rigorosi, pende una spada di Damocle ancora sulle teste dei cittadini tranesi e sulla quale, data l’imminenza della campagna elettorale, non si è espressa in maniera chiara ed inequivocabile alcuna delle coalizioni a sostegno dei candidati sindaci.
Con i chiari di luna della politica, tutto potrebbe succedere ed è, quindi, necessario prendere posizione sull’argomento e manifestare coerentemente il proprio pensiero.
A nostro parere, tante sono le ragioni per ritenere che detto impianto potrebbe produrre danni irreversibili all’ambiente ed alla salute dei cittadini, non creerebbe posti di lavoro, costituirebbe un affare solo per gli industriali che lo realizzerebbero, non produrrebbe energia a sufficienza per compensare i costi della filiera lunga che sarebbe necessaria per il biocarburante, verrebbe realizzato in zona che è tipizzata, allo stato, come agricola, sarebbe concorrenziale con l’attività della società di energia a capitale pubblico della nostra città.
La politica è spesso ipocrita, coloro i quali appoggiano questo infausto progetto domani potrebbero essere gli stessi che accusano la Regione, la provincia o il sindaco o scendono in piazza con i camici e magari la maschera antigas.
Occorre muoversi, partecipare adesso e prima che sia troppo tardi.
L’argomento sarà discusso nel Forum Energia e Ambiente che la coalizione a sostegno di Fabrizio Ferrante sta organizzando per informare i cittadini.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 15 febbraio 2012
Il Ministero dello Sviluppo Economico del Ministro Passera ha promosso incentivi per gli impianti a biomasse in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. Nello scorso mese di dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un bando che offre agevolazioni per progetti di attivazione, rafforzamento e sostegno della filiere delle biomasse, per un totale di 100 milioni di euro.
Il dato politico oggettivo in termini di opportunità è se questa sia una decisione compatibile con la sostenibilità ambientale e con lo sviluppo delle regioni meridionali e se sia compatibile con le minime garanzie di sicurezza sanitaria per i residenti, di salubrità dell’ambiente e di sviluppo dell’economia agraria, punto di forza delle regioni meridionali.
Non era meglio indirizzare risorse economiche così ingenti ad altre più pressanti priorità dei residenti delle regioni meridionali anziché favorire gli industriali delle biomasse?
Ciò premesso, a livello locale, è opportuno rimembrare all’odierna casta politica ed all’opinione pubblica che nella nostra città è in corso l’iter amministrativo per l’apertura di un impianto a biomasse e magari qualche industriale del settore si sta già sfregando le mani per la ghiotta opportunità.
Il sindaco di Trani ha espresso da tempo parere favorevole (26.11.2009) alla realizzazione dell’impianto così come la provincia BAT (04.03.2011) e si è in attesa della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) da parte dell’organo regionale.
Anche se la legislazione regionale (L.R. 21.10.2008 n.31) prevede limiti abbastanza rigorosi, pende una spada di Damocle ancora sulle teste dei cittadini tranesi e sulla quale, data l’imminenza della campagna elettorale, non si è espressa in maniera chiara ed inequivocabile alcuna delle coalizioni a sostegno dei candidati sindaci.
Con i chiari di luna della politica, tutto potrebbe succedere ed è, quindi, necessario prendere posizione sull’argomento e manifestare coerentemente il proprio pensiero.
A nostro parere, tante sono le ragioni per ritenere che detto impianto potrebbe produrre danni irreversibili all’ambiente ed alla salute dei cittadini, non creerebbe posti di lavoro, costituirebbe un affare solo per gli industriali che lo realizzerebbero, non produrrebbe energia a sufficienza per compensare i costi della filiera lunga che sarebbe necessaria per il biocarburante, verrebbe realizzato in zona che è tipizzata, allo stato, come agricola, sarebbe concorrenziale con l’attività della società di energia a capitale pubblico della nostra città.
La politica è spesso ipocrita, coloro i quali appoggiano questo infausto progetto domani potrebbero essere gli stessi che accusano la Regione, la provincia o il sindaco o scendono in piazza con i camici e magari la maschera antigas.
Occorre muoversi, partecipare adesso e prima che sia troppo tardi.
L’argomento sarà discusso nel Forum Energia e Ambiente che la coalizione a sostegno di Fabrizio Ferrante sta organizzando per informare i cittadini.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 15 febbraio 2012
Vitucci (API) : OCCORRE UN RICAMBIO GENERAZIONALE NON FATEVI ABBINDOLARE!
A cura di Redazione
Penso che chiunque di noi, qualsiasi sia il colore politico, debba necessariamente confrontarsi con i cittadini.Ma non con le solite promesse, ma attraverso una partecipazione attiva.I cittadini, anziché disprezzarsi a vicenda, dovrebbero interagire tra loro a beneficio di tutti.
L'obiettivo di creare le condizioni affinchè si aprano nuove prospettive di lavoro è un'impresa assai ardua, considerando il momento di grande congiuntura internazionale, ma sarà possibile raggiungerlo con un'attenta strategia da attuare in sincronia con le effettive esigenze ed istanze dei cittadini.
Siamo noi giovani il futuro di Trani! Noi siamo quei giovani che non si fanno comprare per qualche decina di euro, noi giovani che urliamo al mondo la nostra voglia di vivere serenamente, di lavorare, di studiare, di non vedere più il proprio genitore depresso su un divano davanti alla televisione perché licenziato dopo una vita di sacrifici.Noi giovani che vorremmo uscire dalle pizzerie dove lavoriamo dal sabato sera alla domenica mattina e non pagati adeguatamente!
Io sono entrato in politica, odiando la politica, perché?Perché ho capito che alla mia così giovane età non posso permettere che incapaci, solo assetati di potere ed interessi personali, possano distruggere la nostra voglia di vivere e crescere in armonia tra tutti noi e con benefici per tutti!
Non possiamo permettere che politici incapaci ed affamati continuino a depredare la nostra Città e le nostre tasche!
Finché continueremo a votare la gente solo se ne sente parlare in giro, perché è figlia o amica di..., ma che in realtà non vale mezza virgola, non faremo altro che lamentarci.
Molti giovani, proprio in questi giorni di schizofrenica frenesia pre-elettorale, hanno ripreso a farsi ammaliare dal canto delle solite sirene dispensatrici di banconote, di posti di lavoro inesistenti, di promesse mai mantenute.Quante altre tornate elettorali pilotate avete bisogno di vedere prima di rendervi conto dei raggiri perpetrati ai Vostri danni? Non è necessario solo un ricambio generazionale, ci vuole gente nuova, onesta!
Cominciamo col non venderci per qualche banconota, perché chi ve la sta offrendo la sta solo anticipando con la consapevolezza e certezza di riprendersela, e con interessi esponenziali…una volta eletto!
Stefano Vitucci
Coordinatore Giovani API Trani
Martedì 14 Febbraio 2012
Penso che chiunque di noi, qualsiasi sia il colore politico, debba necessariamente confrontarsi con i cittadini.Ma non con le solite promesse, ma attraverso una partecipazione attiva.I cittadini, anziché disprezzarsi a vicenda, dovrebbero interagire tra loro a beneficio di tutti.
L'obiettivo di creare le condizioni affinchè si aprano nuove prospettive di lavoro è un'impresa assai ardua, considerando il momento di grande congiuntura internazionale, ma sarà possibile raggiungerlo con un'attenta strategia da attuare in sincronia con le effettive esigenze ed istanze dei cittadini.
Siamo noi giovani il futuro di Trani! Noi siamo quei giovani che non si fanno comprare per qualche decina di euro, noi giovani che urliamo al mondo la nostra voglia di vivere serenamente, di lavorare, di studiare, di non vedere più il proprio genitore depresso su un divano davanti alla televisione perché licenziato dopo una vita di sacrifici.Noi giovani che vorremmo uscire dalle pizzerie dove lavoriamo dal sabato sera alla domenica mattina e non pagati adeguatamente!
Io sono entrato in politica, odiando la politica, perché?Perché ho capito che alla mia così giovane età non posso permettere che incapaci, solo assetati di potere ed interessi personali, possano distruggere la nostra voglia di vivere e crescere in armonia tra tutti noi e con benefici per tutti!
Non possiamo permettere che politici incapaci ed affamati continuino a depredare la nostra Città e le nostre tasche!
Finché continueremo a votare la gente solo se ne sente parlare in giro, perché è figlia o amica di..., ma che in realtà non vale mezza virgola, non faremo altro che lamentarci.
Molti giovani, proprio in questi giorni di schizofrenica frenesia pre-elettorale, hanno ripreso a farsi ammaliare dal canto delle solite sirene dispensatrici di banconote, di posti di lavoro inesistenti, di promesse mai mantenute.Quante altre tornate elettorali pilotate avete bisogno di vedere prima di rendervi conto dei raggiri perpetrati ai Vostri danni? Non è necessario solo un ricambio generazionale, ci vuole gente nuova, onesta!
Cominciamo col non venderci per qualche banconota, perché chi ve la sta offrendo la sta solo anticipando con la consapevolezza e certezza di riprendersela, e con interessi esponenziali…una volta eletto!
Stefano Vitucci
Coordinatore Giovani API Trani
Martedì 14 Febbraio 2012
Api sul Terzo Polo: "E' una cosa seria e a Trani non è mai esistito"
Moscatelli attacca i partiti di centro
A cura di Redazione
Parafrasando un luogo comune avevamo già affermato in una nota del mese scorso che il terzo polo è una cosa seria.
A Trani non ci risulta che sia mai stata discussa e realizzata una bozza per la condivisione di idee e di programmi finalizzati alla costituzione di un unico polo centrista.
Abbiamo letto di una delle tante coalizioni di centro che si autodefinisce terzo polo e poi di altri gruppi, già apertamente schierati nel centro destra.
Trattasi di formazioni in cui aleggiano fantasmi del recente passato già parti integranti e fondanti dell’amministrazione uscente e della vecchia politica.
L’alternativa al bipolarismo nella nostra città, ammesso che possa definirsi tale, allo stato, è una mera finzione, un’improvvisazione da cui prendiamo le distanze.
Alleanza per l’Italia è aperta al dialogo ed al confronto nell’ambito, però, del percorso intrapreso dall’unica coalizione che rappresenta la discontinuità rispetto al passato, ossia quella a sostegno del candidato sindaco Avv. Fabrizio Ferrante.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 11 Febbraio 2012
Parafrasando un luogo comune avevamo già affermato in una nota del mese scorso che il terzo polo è una cosa seria.
A Trani non ci risulta che sia mai stata discussa e realizzata una bozza per la condivisione di idee e di programmi finalizzati alla costituzione di un unico polo centrista.
Abbiamo letto di una delle tante coalizioni di centro che si autodefinisce terzo polo e poi di altri gruppi, già apertamente schierati nel centro destra.
Trattasi di formazioni in cui aleggiano fantasmi del recente passato già parti integranti e fondanti dell’amministrazione uscente e della vecchia politica.
L’alternativa al bipolarismo nella nostra città, ammesso che possa definirsi tale, allo stato, è una mera finzione, un’improvvisazione da cui prendiamo le distanze.
Alleanza per l’Italia è aperta al dialogo ed al confronto nell’ambito, però, del percorso intrapreso dall’unica coalizione che rappresenta la discontinuità rispetto al passato, ossia quella a sostegno del candidato sindaco Avv. Fabrizio Ferrante.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 11 Febbraio 2012
Scuole. Vitucci (API): Termosifoni spenti nelle scuole, il freddo lede alla salute dei bambini
A cura di Redazione
Il freddo di questi giorni dovrebbe portare noi tutti a salvaguardare la nostra salute e quella dei nostri bambini, per chi ne avesse.
Sono proprio questi ultimi, il motivo principale che mi spinge a scrivere un articolo, che io stesso definirei quasi insensato da scrivere dato che è un concetto così semplice che non dovrebbe essere nemmeno portato alla luce in questo modo.
Non so a quanti di voi sia accaduto, ma nelle scuole, e ciò avviene da tempo e nulla è stato fatto in merito, i bambini sono costretti a seguire le lezioni per cinque ore di fila al freddo, in quanto i termosifoni sono spenti o funzionano male e non riscaldano adeguatamente.
Numerose sono state le lamentele da parte delle mamme fuori dalle scuole all’ora di punta.
Reputo che dovendo rimanere seduti per seguire le lezioni che si susseguono durante la mattinata, i bambini patiscano molto di più il freddo, quindi laddove il problema persiste, chiederei ai Presidi delle varie Scuole medie ed Elementari, di risolverli quanto prima, dato che la salute di una persona, e più in particolare, quella di un bambino è importantissima.
In attesa di esito positivo, auguro a tutti un buon anno scolastico e un imbocca al lupo per gli esami.
Stefano Vitucci
Coordinatore Giovani API Trani
Venerdì 10 Febbraio 2012
Il freddo di questi giorni dovrebbe portare noi tutti a salvaguardare la nostra salute e quella dei nostri bambini, per chi ne avesse.
Sono proprio questi ultimi, il motivo principale che mi spinge a scrivere un articolo, che io stesso definirei quasi insensato da scrivere dato che è un concetto così semplice che non dovrebbe essere nemmeno portato alla luce in questo modo.
Non so a quanti di voi sia accaduto, ma nelle scuole, e ciò avviene da tempo e nulla è stato fatto in merito, i bambini sono costretti a seguire le lezioni per cinque ore di fila al freddo, in quanto i termosifoni sono spenti o funzionano male e non riscaldano adeguatamente.
Numerose sono state le lamentele da parte delle mamme fuori dalle scuole all’ora di punta.
Reputo che dovendo rimanere seduti per seguire le lezioni che si susseguono durante la mattinata, i bambini patiscano molto di più il freddo, quindi laddove il problema persiste, chiederei ai Presidi delle varie Scuole medie ed Elementari, di risolverli quanto prima, dato che la salute di una persona, e più in particolare, quella di un bambino è importantissima.
In attesa di esito positivo, auguro a tutti un buon anno scolastico e un imbocca al lupo per gli esami.
Stefano Vitucci
Coordinatore Giovani API Trani
Venerdì 10 Febbraio 2012
Ufficio Legale. Moscatelli(API): "Lodevole iniziativa della Chiarello, ma troppo tardiva
A cura di Redazione
Abbiamo molto apprezzato l’intervento dell’assessore Chiarello che, svolgendo la professione forense, è sicuramente il soggetto più indicato a comprendere quali possano essere le dinamiche di un ufficio legale ed ha il merito di aver avviato una discussione sull’argomento che, fino a ieri, sembrava essere un tabù.
Concordiamo pienamente anche sulla necessità di un atto di indirizzo della giunta comunale in attesa del quale, però, venga revocata la determina dirigenziale che ha affidato l’incarico a due ex stagisti di assistenza e consulenza giuridica presso l’ufficio legale del Comune di Trani.
La creazione di una short list di avvocati specialisti sarebbe sostanzialmente un clone della lista di accreditamento già istituita in passato e dalla quale mai l’amministrazione ha attinto utilizzando criteri di turnazione e di pari opportunità.
Senza incorrere in ulteriori quanto complicate attività sarebbe opportuno che sia semplicemente resa operativa la lista di accreditamento già esistente anche, ad esempio, per il conferimento dei predetti incarichi di consulenza ed assistenza giuridica se proprio necessari, piuttosto che affidare la scelta indiscriminatamente ad un dirigente.
A nostro avviso, un impegno di spesa per conferire incarico a due professionisti, seppur a tempo determinato, è inopportuno posto che è già presente nell’organigramma comunale una figura professionale ad hoc nella persona dell’avv. Michele Capurso inutilmente trasferito in ufficio in cui la presenza dell’avvocato è pleonastica.
Ma su quest’ultimo punto rimangono i tabù.
D’altronde l’intervento dell’assessore, positivo senz’altro per la manifestata disponibilità, appare tardivo e dimostra che per nove anni l’amministrazione non è stata in grado di gestire efficacemente la struttura legale di un comune che paradossalmente è ritenuto, per tradizione, la “città degli avvocati”.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledi' 08 Febbraio 2012
Abbiamo molto apprezzato l’intervento dell’assessore Chiarello che, svolgendo la professione forense, è sicuramente il soggetto più indicato a comprendere quali possano essere le dinamiche di un ufficio legale ed ha il merito di aver avviato una discussione sull’argomento che, fino a ieri, sembrava essere un tabù.
Concordiamo pienamente anche sulla necessità di un atto di indirizzo della giunta comunale in attesa del quale, però, venga revocata la determina dirigenziale che ha affidato l’incarico a due ex stagisti di assistenza e consulenza giuridica presso l’ufficio legale del Comune di Trani.
La creazione di una short list di avvocati specialisti sarebbe sostanzialmente un clone della lista di accreditamento già istituita in passato e dalla quale mai l’amministrazione ha attinto utilizzando criteri di turnazione e di pari opportunità.
Senza incorrere in ulteriori quanto complicate attività sarebbe opportuno che sia semplicemente resa operativa la lista di accreditamento già esistente anche, ad esempio, per il conferimento dei predetti incarichi di consulenza ed assistenza giuridica se proprio necessari, piuttosto che affidare la scelta indiscriminatamente ad un dirigente.
A nostro avviso, un impegno di spesa per conferire incarico a due professionisti, seppur a tempo determinato, è inopportuno posto che è già presente nell’organigramma comunale una figura professionale ad hoc nella persona dell’avv. Michele Capurso inutilmente trasferito in ufficio in cui la presenza dell’avvocato è pleonastica.
Ma su quest’ultimo punto rimangono i tabù.
D’altronde l’intervento dell’assessore, positivo senz’altro per la manifestata disponibilità, appare tardivo e dimostra che per nove anni l’amministrazione non è stata in grado di gestire efficacemente la struttura legale di un comune che paradossalmente è ritenuto, per tradizione, la “città degli avvocati”.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledi' 08 Febbraio 2012
Moscatelli (API): "La politica tace sugli Uffici Legali, il cui rappresentante più illustre è già l'Avvocato Capurso"
A cura di Redazione
Le dinamiche che sovrintendono al funzionamento dell’ufficio legale del Comune di Trani appaiono inspiegabili né comprendiamo l’assordante silenzio della politica sulla vicenda.
Non possiamo non manifestare le nostre perplessità sulle soluzioni tampone adoperate dal dirigente rispetto ad un ufficio nel cui organico è già prevista la figura di un avvo-cato, dotato di professionalità e competenze frutto di preparazione ed esperienza pluriennale, quale l’avv. Michele Capurso.
Né possiamo ignorare l’orientamento unanime di giudici amministrativi ed ordinari secondo cui l’ufficio legale di un comune deve essere necessariamente autonomo, perché l’attività professionale, ancorchè svolta in forma di lavoro dipendente, deve essere esercitata, in conformità alle disposizioni che la disciplinano, con modalità che assicurino, oltre alla libertà dell’esercizio dell’attività di difesa, insita nella figura professionale, anche l’autonomia del professionista.
A nostro sommesso avviso, l’incarico affidato all’unico avvocato del Comune che è stato trasferito presso la Polizia Municipale per occuparsi di ricorsi giudiziari in materia di opposizione a sanzioni amministrative, non è affatto essenziale potendo benissimo, l’ente, nella maggior parte dei casi, depositare la documentazione inerente i verbali impugnati e le memorie difensive senza la necessità del patrocinio del legale.
Infatti l’art.7, co. 8, del decreto legislativo n.150 del 01.09.2011 n.150, stabilisce che, nel giudizio di opposizione a verbale di accertamento di violazione del codice della strada le parti possono stare in giudizio personalmente e l’amministrazione può avvalersi di funzionari appositamente delegati.
Anche l’affidamento dell’incarico di fornire assistenza e consulenza giuridica a due professionisti esterni, ex stagisti, con convenzione a stipularsi e con attribuzione di un compenso, attraverso una determina dirigenziale, a nostro parere, contrasta con quanto disposto dall’art.49 dello Statuto Comunale, viola i criteri di pari opportunità, ignora ancora una volta la lista di accreditamento degli avvocati a suo tempo istituita, disattende il criterio di economicità considerata l’abolizione delle tariffe forensi e la possibilità di interpellare centinaia di avvocati con un pubblico avviso.
Chissà se qualche consigliere comunale di buona volontà, vorrà interessarsi della questione magari proponendo una seduta consiliare indossando, in luogo del camice bianco, la toga!
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 06 febbraio 2012
Le dinamiche che sovrintendono al funzionamento dell’ufficio legale del Comune di Trani appaiono inspiegabili né comprendiamo l’assordante silenzio della politica sulla vicenda.
Non possiamo non manifestare le nostre perplessità sulle soluzioni tampone adoperate dal dirigente rispetto ad un ufficio nel cui organico è già prevista la figura di un avvo-cato, dotato di professionalità e competenze frutto di preparazione ed esperienza pluriennale, quale l’avv. Michele Capurso.
Né possiamo ignorare l’orientamento unanime di giudici amministrativi ed ordinari secondo cui l’ufficio legale di un comune deve essere necessariamente autonomo, perché l’attività professionale, ancorchè svolta in forma di lavoro dipendente, deve essere esercitata, in conformità alle disposizioni che la disciplinano, con modalità che assicurino, oltre alla libertà dell’esercizio dell’attività di difesa, insita nella figura professionale, anche l’autonomia del professionista.
A nostro sommesso avviso, l’incarico affidato all’unico avvocato del Comune che è stato trasferito presso la Polizia Municipale per occuparsi di ricorsi giudiziari in materia di opposizione a sanzioni amministrative, non è affatto essenziale potendo benissimo, l’ente, nella maggior parte dei casi, depositare la documentazione inerente i verbali impugnati e le memorie difensive senza la necessità del patrocinio del legale.
Infatti l’art.7, co. 8, del decreto legislativo n.150 del 01.09.2011 n.150, stabilisce che, nel giudizio di opposizione a verbale di accertamento di violazione del codice della strada le parti possono stare in giudizio personalmente e l’amministrazione può avvalersi di funzionari appositamente delegati.
Anche l’affidamento dell’incarico di fornire assistenza e consulenza giuridica a due professionisti esterni, ex stagisti, con convenzione a stipularsi e con attribuzione di un compenso, attraverso una determina dirigenziale, a nostro parere, contrasta con quanto disposto dall’art.49 dello Statuto Comunale, viola i criteri di pari opportunità, ignora ancora una volta la lista di accreditamento degli avvocati a suo tempo istituita, disattende il criterio di economicità considerata l’abolizione delle tariffe forensi e la possibilità di interpellare centinaia di avvocati con un pubblico avviso.
Chissà se qualche consigliere comunale di buona volontà, vorrà interessarsi della questione magari proponendo una seduta consiliare indossando, in luogo del camice bianco, la toga!
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 06 febbraio 2012
Successo per il Secondo Forum del Centro Sinistra incentrato sui Giovani
Ferrante: "La sala era piena"
A cura di Redazione
Il Lavoro dei Giovani, come già annunciato nel dicembre 2011, continua, e lo fa con il Secondo Forum promosso dalla Coalizione di Centro Sinistra che appoggia la Candidatura dell'Avvocato Fabrizio Ferrante.
Nel Secondo Forum, incentrato sui Giovani, hanno presenziato il Candidato Sindaco Fabrizio Ferrante, l'Avvocato Sebastiano de Feudis, la Dottoressa Cristina Allegretti, Vincenzo de Simola in veste di Relatore e ha moderato Antonio Quinto Giornalista di Prima Pagina.
Nel Forum, che ha preso il nome di "LAB...laboratorio di Idee sulle Politiche Giovanili", si è discusso di molti disagi che vivono i giovani, le loro abitudini, e della cura di cui necessitano.
Vincenzo de Simola (PD): "Per questa coalizione è finito il tempo dei ragazzi chiusi nei bar e nei pub, è arrivato il momento di una nuova rivoluzione giovanile, incentrata su un impegno maggiore verso la cittadinanza. Con questo incontro vogliamo far sapere alla città che i giovani ci sono, aumentano ogni giorno di più, e voglio iniziare anch'essi a migliorare Trani."
Stefano Vitucci (API): "I Giovani sono stati allontanati dalla politica, è nostro compito oggi quello di reintegrarli, a prescindere dal colore politico ciò che serve oggi per riformare la classe politica sono gli Ideali. Se il nostro paese fosse governato da gente senza interessi economici, vedremmo come la politica rifiorirebbe di persone che farebbero qualcosa di concreto"
Emanuele Merra (Fds): "Felice dell'Impegno preso da parte dei Partiti e dei Giovani che li rappresentano. Un bel percorso formativo, una serata incentrata non sulla solita retorica del lavoro giovanile, ma, grazie anche all'intervento della Dottoressa Cristina Allegretti, una prospettiva chiara su come fare una carriera politica e lavorativa. Non dimentichiamoci che siamo noi il futuro"
Marco Pilato (API): " Interventi validi e concisi, giovani fin'ora lontani dalla politica perché demotivati, abbiamo dato e continueremo a dare una mano per trovare soluzioni concrete ai problemi della disoccupazione."
Fabrizio Ferrante (PD): "Quando c'è la volontà di partecipare, ce ne accorgiamo subito. Mi fa, e ha fatto piacere a tutti gli organizzatori, che ci sia stata una grande partecipazione al Forum, un Forum fortemente voluto dai Giovani.
I posti a sedere non sono bastati, molta era la gente in piedi, forse oltre le aspettative vedendo la partecipazione avvenuta recentemente in manifestazioni di altri partiti."
Domenica 5 Febbraio 2012
Il Lavoro dei Giovani, come già annunciato nel dicembre 2011, continua, e lo fa con il Secondo Forum promosso dalla Coalizione di Centro Sinistra che appoggia la Candidatura dell'Avvocato Fabrizio Ferrante.
Nel Secondo Forum, incentrato sui Giovani, hanno presenziato il Candidato Sindaco Fabrizio Ferrante, l'Avvocato Sebastiano de Feudis, la Dottoressa Cristina Allegretti, Vincenzo de Simola in veste di Relatore e ha moderato Antonio Quinto Giornalista di Prima Pagina.
Nel Forum, che ha preso il nome di "LAB...laboratorio di Idee sulle Politiche Giovanili", si è discusso di molti disagi che vivono i giovani, le loro abitudini, e della cura di cui necessitano.
Vincenzo de Simola (PD): "Per questa coalizione è finito il tempo dei ragazzi chiusi nei bar e nei pub, è arrivato il momento di una nuova rivoluzione giovanile, incentrata su un impegno maggiore verso la cittadinanza. Con questo incontro vogliamo far sapere alla città che i giovani ci sono, aumentano ogni giorno di più, e voglio iniziare anch'essi a migliorare Trani."
Stefano Vitucci (API): "I Giovani sono stati allontanati dalla politica, è nostro compito oggi quello di reintegrarli, a prescindere dal colore politico ciò che serve oggi per riformare la classe politica sono gli Ideali. Se il nostro paese fosse governato da gente senza interessi economici, vedremmo come la politica rifiorirebbe di persone che farebbero qualcosa di concreto"
Emanuele Merra (Fds): "Felice dell'Impegno preso da parte dei Partiti e dei Giovani che li rappresentano. Un bel percorso formativo, una serata incentrata non sulla solita retorica del lavoro giovanile, ma, grazie anche all'intervento della Dottoressa Cristina Allegretti, una prospettiva chiara su come fare una carriera politica e lavorativa. Non dimentichiamoci che siamo noi il futuro"
Marco Pilato (API): " Interventi validi e concisi, giovani fin'ora lontani dalla politica perché demotivati, abbiamo dato e continueremo a dare una mano per trovare soluzioni concrete ai problemi della disoccupazione."
Fabrizio Ferrante (PD): "Quando c'è la volontà di partecipare, ce ne accorgiamo subito. Mi fa, e ha fatto piacere a tutti gli organizzatori, che ci sia stata una grande partecipazione al Forum, un Forum fortemente voluto dai Giovani.
I posti a sedere non sono bastati, molta era la gente in piedi, forse oltre le aspettative vedendo la partecipazione avvenuta recentemente in manifestazioni di altri partiti."
Domenica 5 Febbraio 2012
Moscatelli (API) - "State attenti, il gioco delle listarelle ha inizio"
pronti a Nuove Sinergie - In Politica serve passione
A cura di Redazione
La asperità dei toni della politica talvolta è fisiologica ed inevitabile sui temi in cui sorge contrasto tra i diversi schieramenti.
Vi sono, però, aspetti che prescindono dalle appartenenze perché costituiscono un patrimonio comune su cui tutte le forze politiche dovrebbero convogliare la loro attenzione in momenti di colleganza.
La questione morale, la formazione della classe dirigente, la ricerca di qualità e competenza sono temi che interessano trasversalmente tutte le forze politiche e che diventano imprescindibili soprattutto nella imminenza di una campagna elettorale.
L’impegno politico non è più il risultato di una scelta personale ma è conseguenza di scelte altrui che determinano la discesa in campo di soggetti talvolta sprovveduti e a digiuno delle più elementari nozioni per poter svolgere adeguatamente il ruolo per cui competono.
Le liste, piuttosto che l’insieme di persone spontaneamente animate dall’interesse comune di porsi a servizio della collettività, appaiono sempre di più lo strumento di signorotti locali per racimolare consenso personale e rappresentano uno dei motivi del degrado della politica.
I cittadini non devono cadere nel tranello abilmente escogitato perché la creazione di innumerevoli listarelle serve a sminuzzare l’elettorato per far riemergere i soliti noti puntando anche sul fisiologico assenteismo alle urne.
Ciò detto, la proposta di Alleanza per l’Italia di Trani è quella di creare sinergie con le altre forze politiche locali di tutti gli schieramenti per organizzare momenti di formazione per tutti coloro i quali intendano partecipare alla competizione elettorale.
Riteniamo sia giusto condividere questo progetto con rappresentati di tutti gli altri gruppi politici locali al fine di organizzare insieme momenti di incontro in cui esponenti che abbiano ricoperto o ricoprano cariche istituzionali e politiche possano raccontare la loro esperienza che si tradurrebbe in offerta formativa per i nuovi candidati.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 30 Gennaio 2012
Gruppo Pro Ospedale: Domenica 29 continua la manifestazione
"Abbiamo deciso di salvarlo e ci riusciremo"
A cura di Redazione
Continua senza sosta la lotta pacifica dei sostenitori dell'Ospedale, il cui numero si moltiplica giorno dopo giorno. Il diritto alla salute è una cosa seria e non bisogna sottovalutarla, l'impegno deve e sarà comune, chi ritiene il contrario lo fa sicuramente per interessi non solo economici.Appuntamento fissato per le ore 10.00, dove? All'Ospedale San Nicola Pellegrino di Trani.
Sabato scorso erano più di 300, donne, anziani, bambini, giovani e la gente, quella gente che usciva dai negozi, che fermava la macchina e abbassava i finestrini, che usciva dai bar lasciando la tazzina di caffè fumante, e ammirava la forza di questa città, la caparbietà nella sua mobilitazione.
Ad operare non sono i soliti noti ma gente anonima,facente parte del gruppo "Salviamo l'Ospedale di Trani" a cui non interessa la notorietà ma solo la salute.
A cui interessa, come mostra una foto della manifestazione che ritrae un bambino avvolto da un manifesto su cui vi è una scritta: "Io volevo nascere a Trani", che non vi sia più il problema delle nascite fuori città, un cittadino Tranese deve nascere a Trani, deve fondare le sue radici nel paese di appartenenza.
Nel frattempo, Domenica sia la squadra del Trani che quella avversaria scenderanno in campo con la maglia "Salviamo l'Ospedale di Trani", la partita sarà seguita da molte tv locali, a fine partita i giocatori saranno intervistati e parleranno dell'evento.
Si ringraziano quindi il Presidente Paolo Abruzzese per aver dato voce alla manifestazione, e a Sergio Porcelli per aver contribuito.
Chissà forse sono parole sprecate, viviamo in un paese di belle parole, di poesie, di eufemismi e metafore, la concretezza? Fino a poco tempo fa un'utopia, oggi realtà. Trani s'è desta!
Stefano Vitucci
Giovedì 26 Gennaio 2012
Continua senza sosta la lotta pacifica dei sostenitori dell'Ospedale, il cui numero si moltiplica giorno dopo giorno. Il diritto alla salute è una cosa seria e non bisogna sottovalutarla, l'impegno deve e sarà comune, chi ritiene il contrario lo fa sicuramente per interessi non solo economici.Appuntamento fissato per le ore 10.00, dove? All'Ospedale San Nicola Pellegrino di Trani.
Sabato scorso erano più di 300, donne, anziani, bambini, giovani e la gente, quella gente che usciva dai negozi, che fermava la macchina e abbassava i finestrini, che usciva dai bar lasciando la tazzina di caffè fumante, e ammirava la forza di questa città, la caparbietà nella sua mobilitazione.
Ad operare non sono i soliti noti ma gente anonima,facente parte del gruppo "Salviamo l'Ospedale di Trani" a cui non interessa la notorietà ma solo la salute.
A cui interessa, come mostra una foto della manifestazione che ritrae un bambino avvolto da un manifesto su cui vi è una scritta: "Io volevo nascere a Trani", che non vi sia più il problema delle nascite fuori città, un cittadino Tranese deve nascere a Trani, deve fondare le sue radici nel paese di appartenenza.
Nel frattempo, Domenica sia la squadra del Trani che quella avversaria scenderanno in campo con la maglia "Salviamo l'Ospedale di Trani", la partita sarà seguita da molte tv locali, a fine partita i giocatori saranno intervistati e parleranno dell'evento.
Si ringraziano quindi il Presidente Paolo Abruzzese per aver dato voce alla manifestazione, e a Sergio Porcelli per aver contribuito.
Chissà forse sono parole sprecate, viviamo in un paese di belle parole, di poesie, di eufemismi e metafore, la concretezza? Fino a poco tempo fa un'utopia, oggi realtà. Trani s'è desta!
Stefano Vitucci
Giovedì 26 Gennaio 2012
Vitucci (API): "Non facciamo come i Tedeschi, non dimentichiamo"
Approfondiamo e non limitiamoci
A cura di Redazione
C’è chi pensa che ricordare ogni anno ciò che accadde durante la Seconda Guerra Mondiale sia frivolo, per il semplice fatto che è già riportato nei libri di storia, vi sono puntualmente edizioni speciali al telegiornale, e Musei e Teatri sono sempre aperti al pubblico con mostre e spettacoli sull’evento.
A confermarci il contrario è però il fatto che 1/5 della popolazione tedesca sotto i trent’anni ad esempio, nega di conoscere l’accaduto, forse perché chi lo sa non glie ne ha voluto mai parlare, eppure a Berlino qualche anno fa fu inaugurata una scultura in ricordo di tutti coloro che furono uccisi in quegli anni, morti per essere nati di colore diverso, di religione e cultura diversa o semplicemente per aver perso il posto di lavoro e quindi costretti a vivere come mendicanti o perché omosessuali.
Così facendo si rischia inesorabilmente di cancellare dalla memoria un avvenimento che, si dice, mai più dovrà accadere in futuro, anche se in realtà, in proporzioni certamente minori, forme di discriminazioni razziali e pestaggi avvengono spesso, sia nelle scuole, che nelle strade delle città e dei paesini limitrofi.
E’ incredibile come l’uomo di sua natura sia attratto dalla violenza, pensiamo a qualcosa di banale, ad esempio un film Horror, quanti sono appassionati di questo genere di Film? Sangue, violenza, paure, più ce né e meglio è. Mi direte, non esageriamo è tutta finzione! Certo, ma non è una buona motivazione.
Ricordare la Shoah non vuol dire limitarsi solo alle date, al numero di morti, al fatto che un solo uomo abbia potuto compiere un atto così crudele ed insensato, ma vuol dire soprattutto approfondire, solo così inizieremo a capire il vero senso della Giornata della Memoria.
Sono certo che il mio pensiero sia condiviso dal resto della città e del mondo.
Per sentire, almeno in parte, ciò che sentiva la gente dell’epoca dovremmo immaginare che anche noi all’epoca esistevamo, ed eravamo ebrei, persone di colore, mendicanti, o semplici bambini. Facciamo finta che uno di quei bambini fosse il vostro fratellino minore, un cuginetto o vostro figlio, una volta arrivati nei campi di sterminio venivano spogliati, messi insieme nelle docce e fatti morire con il gas. Non vado oltre, il resto già lo conoscete.
Non siate indifferenti, non nascondiamo la verità altrimenti finiremo per essere noi stessi vittime di quella verità mascherata.
Stefano Vitucci
Coordinatore Giovani API Trani
Responsabile Regionale della Comunicazione API
Giovedì 26 Gennaio 2012
C’è chi pensa che ricordare ogni anno ciò che accadde durante la Seconda Guerra Mondiale sia frivolo, per il semplice fatto che è già riportato nei libri di storia, vi sono puntualmente edizioni speciali al telegiornale, e Musei e Teatri sono sempre aperti al pubblico con mostre e spettacoli sull’evento.
A confermarci il contrario è però il fatto che 1/5 della popolazione tedesca sotto i trent’anni ad esempio, nega di conoscere l’accaduto, forse perché chi lo sa non glie ne ha voluto mai parlare, eppure a Berlino qualche anno fa fu inaugurata una scultura in ricordo di tutti coloro che furono uccisi in quegli anni, morti per essere nati di colore diverso, di religione e cultura diversa o semplicemente per aver perso il posto di lavoro e quindi costretti a vivere come mendicanti o perché omosessuali.
Così facendo si rischia inesorabilmente di cancellare dalla memoria un avvenimento che, si dice, mai più dovrà accadere in futuro, anche se in realtà, in proporzioni certamente minori, forme di discriminazioni razziali e pestaggi avvengono spesso, sia nelle scuole, che nelle strade delle città e dei paesini limitrofi.
E’ incredibile come l’uomo di sua natura sia attratto dalla violenza, pensiamo a qualcosa di banale, ad esempio un film Horror, quanti sono appassionati di questo genere di Film? Sangue, violenza, paure, più ce né e meglio è. Mi direte, non esageriamo è tutta finzione! Certo, ma non è una buona motivazione.
Ricordare la Shoah non vuol dire limitarsi solo alle date, al numero di morti, al fatto che un solo uomo abbia potuto compiere un atto così crudele ed insensato, ma vuol dire soprattutto approfondire, solo così inizieremo a capire il vero senso della Giornata della Memoria.
Sono certo che il mio pensiero sia condiviso dal resto della città e del mondo.
Per sentire, almeno in parte, ciò che sentiva la gente dell’epoca dovremmo immaginare che anche noi all’epoca esistevamo, ed eravamo ebrei, persone di colore, mendicanti, o semplici bambini. Facciamo finta che uno di quei bambini fosse il vostro fratellino minore, un cuginetto o vostro figlio, una volta arrivati nei campi di sterminio venivano spogliati, messi insieme nelle docce e fatti morire con il gas. Non vado oltre, il resto già lo conoscete.
Non siate indifferenti, non nascondiamo la verità altrimenti finiremo per essere noi stessi vittime di quella verità mascherata.
Stefano Vitucci
Coordinatore Giovani API Trani
Responsabile Regionale della Comunicazione API
Giovedì 26 Gennaio 2012
Vitucci: "Chi c'era poteva vedere negli occhi della gente la rabbia e la disperazione"
A cura di Redazione
Si sono svegliati presto quest’oggi i cittadini tranesi per manifestare contro un incubo che sta sconvolgendo la città: la chiusura dell’Ospedale.
Riscontro sicuramente positivo per quanto riguarda il numero di persone accorse all’appello.
Alla grande voglia di lottare, al rumore dei fischietti, cori assonanti, marciando per il corso, bloccando il traffico, si aggiungeva come sottofondo il pianto disperato, il dolore e la rabbia di gente anziana e non, che urlava il suo dissenso a questa insensata manovra.
Ogni tanto incrociavo i loro sguardi, si dice che gli occhi siano il riflesso dell’anima, e se tale tesi è confermata, solo Dio sa cosa ho visto in quegli sguardi.
In bella vista, politici di ogni fazione politica, certo penserete, bisogna farsi pubblicità in vista delle elezioni, cogliamo la palla al balzo! Io sintetizzerei il tutto affermando che quello che è stato fatto oggi dovrebbe essere fatto sempre (come fanno da tempo i politici a Bisceglie, che tra di loro, a prescindere dal colore politico, quando si tratta del bene del proprio paese ci sono sempre) al contrario bisogna dire però che per chi ha governato finora è troppo tardi per iniziare a guidare questa città, bisognava pensarci prima, come si suol dire, “meglio prevenire che curare” ed essendo in tema di Ospedale, calza a pennello.
E bisognerebbe precisare che se tale manifestazione ha avuto successo non è grazie ad una singola persona conosciuta, ma alla volontà di partecipazione di tantissime persone anonime che sono scese in piazza senza secondi fini e che hanno dimostrato che a Trani gente con la voglia di lottare e urlare al mondo la propria idea c’è, ed è pronta a prendere in mano questa città e a farla rifiorire.
Prossimo appuntamento Domenica 29 Gennaio presso l’Ospedale di Trani alle ore 10:00.
Stefano Vitucci
Coordinatore Giovani Api Trani
Responsabile Regionale Api della Comunicazione
Domenica 21 Gennaio 2012
Si sono svegliati presto quest’oggi i cittadini tranesi per manifestare contro un incubo che sta sconvolgendo la città: la chiusura dell’Ospedale.
Riscontro sicuramente positivo per quanto riguarda il numero di persone accorse all’appello.
Alla grande voglia di lottare, al rumore dei fischietti, cori assonanti, marciando per il corso, bloccando il traffico, si aggiungeva come sottofondo il pianto disperato, il dolore e la rabbia di gente anziana e non, che urlava il suo dissenso a questa insensata manovra.
Ogni tanto incrociavo i loro sguardi, si dice che gli occhi siano il riflesso dell’anima, e se tale tesi è confermata, solo Dio sa cosa ho visto in quegli sguardi.
In bella vista, politici di ogni fazione politica, certo penserete, bisogna farsi pubblicità in vista delle elezioni, cogliamo la palla al balzo! Io sintetizzerei il tutto affermando che quello che è stato fatto oggi dovrebbe essere fatto sempre (come fanno da tempo i politici a Bisceglie, che tra di loro, a prescindere dal colore politico, quando si tratta del bene del proprio paese ci sono sempre) al contrario bisogna dire però che per chi ha governato finora è troppo tardi per iniziare a guidare questa città, bisognava pensarci prima, come si suol dire, “meglio prevenire che curare” ed essendo in tema di Ospedale, calza a pennello.
E bisognerebbe precisare che se tale manifestazione ha avuto successo non è grazie ad una singola persona conosciuta, ma alla volontà di partecipazione di tantissime persone anonime che sono scese in piazza senza secondi fini e che hanno dimostrato che a Trani gente con la voglia di lottare e urlare al mondo la propria idea c’è, ed è pronta a prendere in mano questa città e a farla rifiorire.
Prossimo appuntamento Domenica 29 Gennaio presso l’Ospedale di Trani alle ore 10:00.
Stefano Vitucci
Coordinatore Giovani Api Trani
Responsabile Regionale Api della Comunicazione
Domenica 21 Gennaio 2012
Trani 2012 - Gli zombi della politica escono allo scoperto
A cura Redazione
Ora che la…terra trema, ecco che gli “zombie” della politica escono dagli anfratti del silenzio e cavalcano la tigre di comodo pur di riconquistare la “verginità perduta” per presentarsi all’elettorato nella imminenza delle prossime consultazioni.
Il caso più eclatante che questa coalizione di centrosinistra (PD, API, FDS, La Buona Politica e Moderati e Popolari) che sostiene il candidato sindaco Fabrizio Ferrante, vuole denunciare è quello che riguarda l’ospedale di Trani: ora che la frittata sembra quasi fatta, ecco che qualche “resuscitato” (molto tardivamente, ma opportunisticamente) si erge a paladino in sua difesa, ma solo a parole.
Solisti stonati della protesta che prima hanno pensato ad assicurarsi poltrone sostanziose o incarichi ben retribuiti e di tutto riposo, ed ora fingono di gettarsi nell’agone elettorale, ma solo per salvare la faccia e per assicurasi qualche voto, utile alla sopravvivenza nella sfera politica cittadina.
Le battaglie non si fanno con le parole, ma scendendo in piazza come hanno fatto singolarmente, ma uniti dallo stesso fine, i partiti della coalizione di centro sinistra (PD, API, FDS, La Buona Politica e Moderati e Popolarti) che non hanno atteso l’avvicinarsi delle elezioni per le denunce. Il patto di alleanza sottoscritto in tempi non… sospetti , che prevedeva anche forme di lotta per la tutela dei diritti acquisiti dalla nostra città, tra cui anche quelli relativi all’ospedale, è stato tradito solo da quelle sigle che, rinnegando la precedente adesione, hanno prima preferito accasarsi su sponde che hanno ritenuto più “redditizie” , in barba ad ogni ideologia di partito, e solo in questi ultimi giorni hanno cominciato a far sentire la propria vocina per non sentirsi escluse dalla protesta, finendo per arrivare a promettere risultati irraggiungibili, tanto per gabbare i meno… scafati.
Senza tema di smentita la coalizione di centro sinistra ha fatto della coerenza e della lealtà verso i propri partner le sue armi migliori, anche sostenendo a spada tratta il candidato Ferrante nonostante da più parti esponenti politici provinciali e regionali (si ammantano di un’autorità che proprio non gli si addice) abbiano in tutti i modi tentato di annientare i solidi principi della democrazia partecipativa proponendo alleanze con partiti e uomini fino a ieri “nemici politici” e oggi “amici” non certo per interessi ideologici, ma per mettere fuori gioco qualcuno del proprio partito “fuori dal coro”, abituato, cioè, a seguire sani principi e non quelli di comodo.
PD, API, FDS, La Buona Politica e Moderati e Popolari, con il loro candidato sindaco Fabrizio Ferrante, forti del suffragio popolare da lui conquistato nelle primarie, continueranno imperterriti nella denuncia degli orrori dell’amministrazione uscente, senza scendere a compromessi per ottenere qualche appalto o assunzioni clientelari, ma soprattutto porteranno avanti i programmi stilati i cui punti essenziali, verranno sottoposti , come in una democrazia che si rispetti, all’approvazione dei cittadini di Trani, come già avvenuto con il forum sul lavoro.
PD, API, FDS, La Buona Politica, Moderati e Popolari.
Mercoledì 4 Gennaio 2012
Ora che la…terra trema, ecco che gli “zombie” della politica escono dagli anfratti del silenzio e cavalcano la tigre di comodo pur di riconquistare la “verginità perduta” per presentarsi all’elettorato nella imminenza delle prossime consultazioni.
Il caso più eclatante che questa coalizione di centrosinistra (PD, API, FDS, La Buona Politica e Moderati e Popolari) che sostiene il candidato sindaco Fabrizio Ferrante, vuole denunciare è quello che riguarda l’ospedale di Trani: ora che la frittata sembra quasi fatta, ecco che qualche “resuscitato” (molto tardivamente, ma opportunisticamente) si erge a paladino in sua difesa, ma solo a parole.
Solisti stonati della protesta che prima hanno pensato ad assicurarsi poltrone sostanziose o incarichi ben retribuiti e di tutto riposo, ed ora fingono di gettarsi nell’agone elettorale, ma solo per salvare la faccia e per assicurasi qualche voto, utile alla sopravvivenza nella sfera politica cittadina.
Le battaglie non si fanno con le parole, ma scendendo in piazza come hanno fatto singolarmente, ma uniti dallo stesso fine, i partiti della coalizione di centro sinistra (PD, API, FDS, La Buona Politica e Moderati e Popolarti) che non hanno atteso l’avvicinarsi delle elezioni per le denunce. Il patto di alleanza sottoscritto in tempi non… sospetti , che prevedeva anche forme di lotta per la tutela dei diritti acquisiti dalla nostra città, tra cui anche quelli relativi all’ospedale, è stato tradito solo da quelle sigle che, rinnegando la precedente adesione, hanno prima preferito accasarsi su sponde che hanno ritenuto più “redditizie” , in barba ad ogni ideologia di partito, e solo in questi ultimi giorni hanno cominciato a far sentire la propria vocina per non sentirsi escluse dalla protesta, finendo per arrivare a promettere risultati irraggiungibili, tanto per gabbare i meno… scafati.
Senza tema di smentita la coalizione di centro sinistra ha fatto della coerenza e della lealtà verso i propri partner le sue armi migliori, anche sostenendo a spada tratta il candidato Ferrante nonostante da più parti esponenti politici provinciali e regionali (si ammantano di un’autorità che proprio non gli si addice) abbiano in tutti i modi tentato di annientare i solidi principi della democrazia partecipativa proponendo alleanze con partiti e uomini fino a ieri “nemici politici” e oggi “amici” non certo per interessi ideologici, ma per mettere fuori gioco qualcuno del proprio partito “fuori dal coro”, abituato, cioè, a seguire sani principi e non quelli di comodo.
PD, API, FDS, La Buona Politica e Moderati e Popolari, con il loro candidato sindaco Fabrizio Ferrante, forti del suffragio popolare da lui conquistato nelle primarie, continueranno imperterriti nella denuncia degli orrori dell’amministrazione uscente, senza scendere a compromessi per ottenere qualche appalto o assunzioni clientelari, ma soprattutto porteranno avanti i programmi stilati i cui punti essenziali, verranno sottoposti , come in una democrazia che si rispetti, all’approvazione dei cittadini di Trani, come già avvenuto con il forum sul lavoro.
PD, API, FDS, La Buona Politica, Moderati e Popolari.
Mercoledì 4 Gennaio 2012
Conclusione Lavori Giovani Centro Sinistra Trani 2011
A cura di Redazione
Il Natale è alle porte e i giovani continuano il loro lavoro. Il 20 Dicembre 2011, si è tenuta l’ultima riunione dei giovani del Centro-Sinistra dell’anno 2011, molte le proposte, tante le iniziative in programma e soprattutto tanti nuovi giovani che si stanno affacciando alla Politica.
Il gruppo, che sta lavorando per le amministrative 2012, durante l’incontro ha avuto modo di dialogare con tutti i segretari dei Partiti che sostengono l’Avvocato Fabrizio Ferrante.
Insomma un 2011 carico di novità, l’indiscusso successo delle Primarie che ha confermato Fabrizio Ferrante Candidato Sindaco del Centro Sinistra, un mix tra incontri ed eventi da parte di tutta la coalizione (Api, Pd, Fds, La Buona Politica e Moderati e Popolari) e tanto altro ancora.
Il prossimo evento organizzato dai giovani della coalizione è fissato per il 13 Gennaio 2012 e sarà incentrato proprio sulle tematiche giovanili.
Verrà data ampia diffusione della manifestazione in seguito, non appena sarà completato il parterre dei relatori.
Ogni ulteriore informazione sarà comunque disponibile sul profilo Facebook Api Giovani Trani e sul sito web www.alleanzaperlitaliatrani.weebly.com con tutti gli ultimi aggiornamenti, gallery e tanto altro ancora.
Auguriamo a tutti ed, in particolare ai giovani tranesi, di passare un Felice Natale e iniziare l’anno nuovo con una maggiore e più attiva partecipazione alle scelte che riguardano la città, a prescindere dalla appartenenza politica.
Auguri a tutti.
Stefano Vitucci
Coordinatore API Giovani Trani
Responsabile Regionale della Comunicazione API
Giovedì 22 Dicembre 2011
Il Natale è alle porte e i giovani continuano il loro lavoro. Il 20 Dicembre 2011, si è tenuta l’ultima riunione dei giovani del Centro-Sinistra dell’anno 2011, molte le proposte, tante le iniziative in programma e soprattutto tanti nuovi giovani che si stanno affacciando alla Politica.
Il gruppo, che sta lavorando per le amministrative 2012, durante l’incontro ha avuto modo di dialogare con tutti i segretari dei Partiti che sostengono l’Avvocato Fabrizio Ferrante.
Insomma un 2011 carico di novità, l’indiscusso successo delle Primarie che ha confermato Fabrizio Ferrante Candidato Sindaco del Centro Sinistra, un mix tra incontri ed eventi da parte di tutta la coalizione (Api, Pd, Fds, La Buona Politica e Moderati e Popolari) e tanto altro ancora.
Il prossimo evento organizzato dai giovani della coalizione è fissato per il 13 Gennaio 2012 e sarà incentrato proprio sulle tematiche giovanili.
Verrà data ampia diffusione della manifestazione in seguito, non appena sarà completato il parterre dei relatori.
Ogni ulteriore informazione sarà comunque disponibile sul profilo Facebook Api Giovani Trani e sul sito web www.alleanzaperlitaliatrani.weebly.com con tutti gli ultimi aggiornamenti, gallery e tanto altro ancora.
Auguriamo a tutti ed, in particolare ai giovani tranesi, di passare un Felice Natale e iniziare l’anno nuovo con una maggiore e più attiva partecipazione alle scelte che riguardano la città, a prescindere dalla appartenenza politica.
Auguri a tutti.
Stefano Vitucci
Coordinatore API Giovani Trani
Responsabile Regionale della Comunicazione API
Giovedì 22 Dicembre 2011
Amministrative 2012, Moscatelli: ecco perchè Api non ha ha fatto accordi con Futuro e Libertà
A cura di RedazioneSubito dopo essere stato nominato coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, Dino Marinaro ha lanciato un appello a tutti i partiti che fanno riferimento al cosiddetto Terzo Polo: non possiamo - ha detto Marinaro - andare in ordine sparso nelle dieverse città in cui si vota. Dobbiamo stare tutti insieme ovunque.
Inevitabile il riferimento a Trani, dove, ad esempio Alleanza per l'Italia ha puntato decisamente su un accordo con il Pd al fianco di Fabrizio Ferrante.
Ecco, dunque, la replica di Alessandro Moscatelli, responsabile del movimento creato da Francesco Rutelli.
«Il Terzo Polo è una cosa seria - scrive Moscatelli -, è un progetto politico di ampio respiro che, proprio per la sua complessità, non può convogliare in modo occasionale ed approssimativo le forze politiche che da tempo partecipano attivamente al programma per la città di Trani svolgendo un ruolo determinante all’interno delle coalizioni in cui attualmente sono inserite. Spesso le realtà territoriali sono cosa diversa dal contesto nazionale».
«La strada della condivisione per un progetto politico unitario - aggiunge - non è quella della caccia al simbolo ma dell’incontro, dello scambio di vedute, della discussione delle problematiche della città, della elaborazione di linee programmatiche, del confronto anche con i cittadini per una città più vivibile e sana. Ed è il percorso che Api a Trani ha intrapreso ormai da circa due anni trovando interlocutori con i quali è stata proficuamente raggiunta un’intesa per ripartire e per rimettere in moto anche la politica in senso lato. Non abbiamo avuto il piacere di incontrare lungo il cammino le altre forze del Terzo Polo con le quali sicuramente potremo dialogare per le prossime elezioni politiche».
«Ma per le Amministrative - scrive Moscatelli - Alleanza per l’Italia ha assunto le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini ai quali, per primi, intende dar conto. Non siamo nati soltanto per noi, diceva Cicerone, per cui rifuggiamo da forzate interpretazioni anche sul progetto del Terzo Polo che, lungi dall’essere obbligatorio come qualcuno dice, diventerà necessario allorquando matureranno i presupposti. Né intendiamo elencare le città nelle quali il progetto non è stato ancora attuato per confortare il nostro assunto e dar torto a qualcun altro. Se le componenti del Terzo Polo vogliono seguire il nostro percorso saremo ben lieti di condividerlo nell’ambito, però, di quello che già abbiamo seminato nella coalizione di cui facciamo parte considerato che è pur sempre auspicabile una maggior compattezza per poter governare la città»
Mercoledì 14 Dicembre 2011
Inevitabile il riferimento a Trani, dove, ad esempio Alleanza per l'Italia ha puntato decisamente su un accordo con il Pd al fianco di Fabrizio Ferrante.
Ecco, dunque, la replica di Alessandro Moscatelli, responsabile del movimento creato da Francesco Rutelli.
«Il Terzo Polo è una cosa seria - scrive Moscatelli -, è un progetto politico di ampio respiro che, proprio per la sua complessità, non può convogliare in modo occasionale ed approssimativo le forze politiche che da tempo partecipano attivamente al programma per la città di Trani svolgendo un ruolo determinante all’interno delle coalizioni in cui attualmente sono inserite. Spesso le realtà territoriali sono cosa diversa dal contesto nazionale».
«La strada della condivisione per un progetto politico unitario - aggiunge - non è quella della caccia al simbolo ma dell’incontro, dello scambio di vedute, della discussione delle problematiche della città, della elaborazione di linee programmatiche, del confronto anche con i cittadini per una città più vivibile e sana. Ed è il percorso che Api a Trani ha intrapreso ormai da circa due anni trovando interlocutori con i quali è stata proficuamente raggiunta un’intesa per ripartire e per rimettere in moto anche la politica in senso lato. Non abbiamo avuto il piacere di incontrare lungo il cammino le altre forze del Terzo Polo con le quali sicuramente potremo dialogare per le prossime elezioni politiche».
«Ma per le Amministrative - scrive Moscatelli - Alleanza per l’Italia ha assunto le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini ai quali, per primi, intende dar conto. Non siamo nati soltanto per noi, diceva Cicerone, per cui rifuggiamo da forzate interpretazioni anche sul progetto del Terzo Polo che, lungi dall’essere obbligatorio come qualcuno dice, diventerà necessario allorquando matureranno i presupposti. Né intendiamo elencare le città nelle quali il progetto non è stato ancora attuato per confortare il nostro assunto e dar torto a qualcun altro. Se le componenti del Terzo Polo vogliono seguire il nostro percorso saremo ben lieti di condividerlo nell’ambito, però, di quello che già abbiamo seminato nella coalizione di cui facciamo parte considerato che è pur sempre auspicabile una maggior compattezza per poter governare la città»
Mercoledì 14 Dicembre 2011
Api Trani, Moscatelli: "Il Ponte Romano deve essere dotato di un marciapiede"
A cura di Redazione"Soprattutto il martedì i cittadini che non risiedono nella zona stadio e si recano al mercato settimanale, possono rendersi conto dello stato di manutenzione precario delle vie cittadine (?) che a partire da Via del Ponte Romano si diramano verso le prime bancarelle allocate in Via Superga. La strada sotto il ponte è stracolma di buche in cui i veicoli si imbattono anche inconsapevolmente quando sono allagate e quindi celate, le buche proseguono su tutta la via del ponte romano che sale verso via Di Vittorio che non è dotata di marciapiedi per i pedoni che la percorrono e, nelle giornate di pioggia, sono letteralmente inondati dall’acqua che naturalmente scende a valle o viene sollevata dalle auto in transito, la via Torrente Antico sia nella parte che sale verso via Superga sia in quella che va verso la via dei Cappuccini presenta vere e proprie voragini, la via Di Vittorio prosegue verso via Superga con altrettante buche che diventano sempre più numerose anche sulla Via Monte d’Alba e sulla via Togliatti.
Gli interventi straordinari di manutenzione si sono rivelati inefficaci in quanto i rappezzi di bitume si sono sbriciolati e sono stati portati via dall’acqua meteorica. Se si considera che spesso il passaggio a livello di Via Annibale Maria di Francia viene chiuso anche per decine e decine di minuti nelle ore di maggior afflusso e c’è il rischio concreto di una chiusura definitiva ed, allo stato, lo sbocco alternativo è quello di via del Ponte Romano, urgono gli interventi di riqualificazione della zona.
Si potrebbe iniziare dotando via del Ponte Romano di un marciapiedi a protezione dei pedoni sia dall’acqua che dal traffico veicolare ed intervenendo con una serie di interventi di bitumazione programmati e definitivi delle vie limitrofe: ciò sia per gli utenti del martedì che per i residenti di un quartiere ignorato ma vivo ed in fase di crescita e di sviluppo. Sempre grato per quanto si potrà fare e memore del rudere di Via Di Vittorio, emblema del disinteresse quotidiano dell’amministrazione.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 7 Dicembre 2011
Gli interventi straordinari di manutenzione si sono rivelati inefficaci in quanto i rappezzi di bitume si sono sbriciolati e sono stati portati via dall’acqua meteorica. Se si considera che spesso il passaggio a livello di Via Annibale Maria di Francia viene chiuso anche per decine e decine di minuti nelle ore di maggior afflusso e c’è il rischio concreto di una chiusura definitiva ed, allo stato, lo sbocco alternativo è quello di via del Ponte Romano, urgono gli interventi di riqualificazione della zona.
Si potrebbe iniziare dotando via del Ponte Romano di un marciapiedi a protezione dei pedoni sia dall’acqua che dal traffico veicolare ed intervenendo con una serie di interventi di bitumazione programmati e definitivi delle vie limitrofe: ciò sia per gli utenti del martedì che per i residenti di un quartiere ignorato ma vivo ed in fase di crescita e di sviluppo. Sempre grato per quanto si potrà fare e memore del rudere di Via Di Vittorio, emblema del disinteresse quotidiano dell’amministrazione.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 7 Dicembre 2011
Dialogando con Ferrante
Moscatelli (Api): "L'emergenza abitativa a Trani deve essere priorità"
Il problema dell’emergenza abitativa non concerne quella fascia di popolazione che può permettersi di pagare un canone locativo e, quindi, in alternativa, di accedere a forme di acquisto della prima casa con le agevolazioni previste dalla legge a costi calmierati grazie ad interventi di carattere pubblico.
L’emergenza riguarda tante famiglie per le quali l’acquisto della casa è un sogno e che ormai vivono sulla soglia della povertà e non riescono a pagare il canone nemmeno con il fondo per il sostegno all’affitto: è una vera e propria emergenza sociale cui il nostro territorio non è estraneo.
Il mancato pagamento del canone di locazione porta molte famiglie all’esperienza dello sfratto subendo un peggioramento delle condizioni di vita e ricadendo nelle fasce più basse del disagio abitativo, se non si hanno strumenti di supporto e di orientamento adeguati.
Nel mese di marzo dello scorso anno, rimarcando che gli altri Comuni limitrofi accolgono il quadruplo di alloggi di edilizia pubblica rispetto a quelli attualmente insistenti sul territorio tranese (circa 480), il Comune di Trani aveva sottoscritto un accordo di programma con l’Istituto Autonomo Case Popolari della provincia di Bari che avrebbe dovuto portare all’iter per la pubblicazione di un nuovo bando di gara per la assegnazione di alloggi.
Che fine ha fatto il documento sottoscritto con cui i due Enti si impegnavano a definire bonariamente i rapporti pendenti (attivi e passivi, con particolare riferimento ai contenziosi Ici), ad organizzare con la polizia municipale un'attività di verifica e di censimento dei 480 alloggi dello Iacp presenti sul territorio di Trani, a studiare interventi di risistemazione di quelli fatiscenti (ed occupati abusivamente) ed a formulare alla Regione dei nuovi progetti edilizi (finalizzati alla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata) da sviluppare mediante il coinvolgimento di privati? Nelle intenzioni dei tecnici comunali, era stata anche individuata una zona per la costruzione di nuovi alloggi sfruttando le aree libere insistenti su alcuni comparti del piano urbanistico.
Invece di fare chiassate inutili e demagogiche, i partiti dell’opposizione dovrebbero affrontare in maniera unitaria il problema che rientra, tra l’altro, nei lavori della commissione appositamente costituita dalla coalizione di centro sinistra (Pd, Api, Fds, La Buona Politica, Moderati e Popolari), aperta a tutti i cittadini.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 28 Novembre 2011
L’emergenza riguarda tante famiglie per le quali l’acquisto della casa è un sogno e che ormai vivono sulla soglia della povertà e non riescono a pagare il canone nemmeno con il fondo per il sostegno all’affitto: è una vera e propria emergenza sociale cui il nostro territorio non è estraneo.
Il mancato pagamento del canone di locazione porta molte famiglie all’esperienza dello sfratto subendo un peggioramento delle condizioni di vita e ricadendo nelle fasce più basse del disagio abitativo, se non si hanno strumenti di supporto e di orientamento adeguati.
Nel mese di marzo dello scorso anno, rimarcando che gli altri Comuni limitrofi accolgono il quadruplo di alloggi di edilizia pubblica rispetto a quelli attualmente insistenti sul territorio tranese (circa 480), il Comune di Trani aveva sottoscritto un accordo di programma con l’Istituto Autonomo Case Popolari della provincia di Bari che avrebbe dovuto portare all’iter per la pubblicazione di un nuovo bando di gara per la assegnazione di alloggi.
Che fine ha fatto il documento sottoscritto con cui i due Enti si impegnavano a definire bonariamente i rapporti pendenti (attivi e passivi, con particolare riferimento ai contenziosi Ici), ad organizzare con la polizia municipale un'attività di verifica e di censimento dei 480 alloggi dello Iacp presenti sul territorio di Trani, a studiare interventi di risistemazione di quelli fatiscenti (ed occupati abusivamente) ed a formulare alla Regione dei nuovi progetti edilizi (finalizzati alla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata) da sviluppare mediante il coinvolgimento di privati? Nelle intenzioni dei tecnici comunali, era stata anche individuata una zona per la costruzione di nuovi alloggi sfruttando le aree libere insistenti su alcuni comparti del piano urbanistico.
Invece di fare chiassate inutili e demagogiche, i partiti dell’opposizione dovrebbero affrontare in maniera unitaria il problema che rientra, tra l’altro, nei lavori della commissione appositamente costituita dalla coalizione di centro sinistra (Pd, Api, Fds, La Buona Politica, Moderati e Popolari), aperta a tutti i cittadini.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 28 Novembre 2011
Trani. Forum sul Lavoro. Il resoconto
A cura di Redazione
Il viaggio della coalizione composta da Partito Democratico, Alleanza per l’Italia, Federazione della Sinistra, La Buona Politica e Moderati e Popolari iniziato il 16 Ottobre e che ha posto come giuda Fabrizio Ferrante è giunto alla sua prima tappa: Lavoro. Una fermata obbligata si potrebbe dire in questo contesto storico di recessione e disoccupazione. Infatti Ieri mattina presso l’Auditorium San Luigi la coalizione da sempre impegnata in un concreto ed effettivo confronto con i cittadini ha incontrato numerosi tranesi desiderosi di dare il proprio contributo di idee alla composizione del programma elettorale.Ad aprire i lavori il coordinatore della Commissione Lavoro del PD Dott. Vincenzo Cripezzi il quale nella sua relazione ha saputo mettere ben insieme il momento di congiuntura nazionale ed internazionale con il problema che si vive a Trani: dal lapideo al TAC. Compagni di viaggio per questa tappa è stato un nutrito gruppo di professionisti da tempo vicini alla piccola e media impresa Girolamo Acquaviva - Presidente Confcommercio Trani; il Dott. Angelo Comastri - Direttore Provinciale Confapi Bat; il Dott. Mario Landriscina - Direttore Confesercenti Ba e l’Ing. Andrea Pugliese - Presidente Vicario Conf Cooperative Bari e Bat. Gli organizzatori mostrano entusiasmo per la buona riuscita dell’evento che ha avuto un buon riscontro da parte dei cittadini che hanno riempito l’auditorium e che ha lasciato meravigliato anche il signor Paolo il quale nel presentare la sua idea e la sua proposta durante lo spazio appositamente destinato alla voce dei cittadini non ha potuto non sottolineare che ciò che ieri è accaduto in quell’auditorium, forse non è mai accaduto a Trani: politica, associazionismo, impresa e cittadinanza insieme per tracciare la meta di questo viaggio. Non più, dunque, pura teoria ma azioni concrete.Il Viaggio è ancora lungo e vedrà altre tappe: Casa, Politiche Giovanili, Istruzione e Scuola, Urbanistica e Sanità. Nel frattempo la coalizione raccoglie idee, suggerimenti e proposte nel gruppo Facebook FORUM SUL LAVORO. Per questa coalizione il rapporto con il cittadino è un elemento di valore come ha già dimostrato per la scelta del candidato sindaco e che sta continuando a dimostrare nello scrivere il programma elettorale.
Una nota di PD, ApI, FdS, Buona Politica, Moderati e popolari.
Lunedì 28 Novembre 2011
Il viaggio della coalizione composta da Partito Democratico, Alleanza per l’Italia, Federazione della Sinistra, La Buona Politica e Moderati e Popolari iniziato il 16 Ottobre e che ha posto come giuda Fabrizio Ferrante è giunto alla sua prima tappa: Lavoro. Una fermata obbligata si potrebbe dire in questo contesto storico di recessione e disoccupazione. Infatti Ieri mattina presso l’Auditorium San Luigi la coalizione da sempre impegnata in un concreto ed effettivo confronto con i cittadini ha incontrato numerosi tranesi desiderosi di dare il proprio contributo di idee alla composizione del programma elettorale.Ad aprire i lavori il coordinatore della Commissione Lavoro del PD Dott. Vincenzo Cripezzi il quale nella sua relazione ha saputo mettere ben insieme il momento di congiuntura nazionale ed internazionale con il problema che si vive a Trani: dal lapideo al TAC. Compagni di viaggio per questa tappa è stato un nutrito gruppo di professionisti da tempo vicini alla piccola e media impresa Girolamo Acquaviva - Presidente Confcommercio Trani; il Dott. Angelo Comastri - Direttore Provinciale Confapi Bat; il Dott. Mario Landriscina - Direttore Confesercenti Ba e l’Ing. Andrea Pugliese - Presidente Vicario Conf Cooperative Bari e Bat. Gli organizzatori mostrano entusiasmo per la buona riuscita dell’evento che ha avuto un buon riscontro da parte dei cittadini che hanno riempito l’auditorium e che ha lasciato meravigliato anche il signor Paolo il quale nel presentare la sua idea e la sua proposta durante lo spazio appositamente destinato alla voce dei cittadini non ha potuto non sottolineare che ciò che ieri è accaduto in quell’auditorium, forse non è mai accaduto a Trani: politica, associazionismo, impresa e cittadinanza insieme per tracciare la meta di questo viaggio. Non più, dunque, pura teoria ma azioni concrete.Il Viaggio è ancora lungo e vedrà altre tappe: Casa, Politiche Giovanili, Istruzione e Scuola, Urbanistica e Sanità. Nel frattempo la coalizione raccoglie idee, suggerimenti e proposte nel gruppo Facebook FORUM SUL LAVORO. Per questa coalizione il rapporto con il cittadino è un elemento di valore come ha già dimostrato per la scelta del candidato sindaco e che sta continuando a dimostrare nello scrivere il programma elettorale.
Una nota di PD, ApI, FdS, Buona Politica, Moderati e popolari.
Lunedì 28 Novembre 2011
Stabilizzazioni a Trani, Moscatelli (Api): «Ecco perché non possono riguardare i dirigenti»
La questione della stabilizzazione dei dirigenti che, pare, sarà affrontata anche dalla Giunta Comunale, costituisce un falso problema perché già oggetto di un parere espresso dal legale del Comune di Trani che avrebbe dovuto fugare ogni dubbio in proposito.
Riteniamo che sia stato pleonastico richiedere altri pareri legali a spese della collettività così come fuori luogo appare l’interevento di un assessore cittadino diretto ad enfatizzare la problematica del precariato e del diritto al lavoro che attiene a figure non dirigenziali, caratterizzati da rapporti completamente diversi da quelli in esame.
A livello normativo l’incarico dirigenziale è previsto come necessariamente temporaneo.
L’art.110 del testo unico degli Enti Locali, che trova corrispondenza nell’art. 19, comma 6, del d.lgs. 165/2001 rivolto alle pubbliche amministrazioni, ha inteso fornire al sindaco uno strumento per affidare incarichi di rilievo sulla base dell’intuitus personae, anche al di fuori di un rapporto di dipendenza stabile.
Tale criterio, risultando estraneo ai principi costituzionali che presiedono al reclutamento del personale pubblico, ha carattere eccezionale e temporaneo: il comma 3 dell’art. 110 limita la durata degli incarichi a contratto a quella del mandato elettivo del sindaco che ha conferito l’incarico, mentre il comma 2 consente una maggiorazione del compenso corrisposto anche in considerazione della temporaneità del rapporto. Negli incarichi dirigenziali a contratto, la temporaneità del rapporto di lavoro è, peraltro, in linea con la temporaneità dell’incarico dirigenziale.
L’idea di fondo del Legislatore è legata alla necessità di garantire alle amministrazioni pubbliche gli strumenti per avvalersi di personale dirigenziale idoneo a realizzare gli obiettivi assegnati.
Tra gli altri strumenti a ciò diretti è, come si è visto, la temporaneità dell’incarico, che va confermato previa verifica e rinnovata fiducia nei confronti di ciascun dirigente.
E’ in tale prospettiva che va letta la norma dell’art. 1, comma 558, della legge 296 del 2006 che esclude dalle procedure di stabilizzazione il personale dirigenziale, il cui rapporto con l’amministrazione deve tendenzialmente restare circoscritto e limitato nel tempo.
Sull’argomento si è espresso in tale senso anche il Dipartimento della Funzione Pubblica del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 14 Novembre 2011
Riteniamo che sia stato pleonastico richiedere altri pareri legali a spese della collettività così come fuori luogo appare l’interevento di un assessore cittadino diretto ad enfatizzare la problematica del precariato e del diritto al lavoro che attiene a figure non dirigenziali, caratterizzati da rapporti completamente diversi da quelli in esame.
A livello normativo l’incarico dirigenziale è previsto come necessariamente temporaneo.
L’art.110 del testo unico degli Enti Locali, che trova corrispondenza nell’art. 19, comma 6, del d.lgs. 165/2001 rivolto alle pubbliche amministrazioni, ha inteso fornire al sindaco uno strumento per affidare incarichi di rilievo sulla base dell’intuitus personae, anche al di fuori di un rapporto di dipendenza stabile.
Tale criterio, risultando estraneo ai principi costituzionali che presiedono al reclutamento del personale pubblico, ha carattere eccezionale e temporaneo: il comma 3 dell’art. 110 limita la durata degli incarichi a contratto a quella del mandato elettivo del sindaco che ha conferito l’incarico, mentre il comma 2 consente una maggiorazione del compenso corrisposto anche in considerazione della temporaneità del rapporto. Negli incarichi dirigenziali a contratto, la temporaneità del rapporto di lavoro è, peraltro, in linea con la temporaneità dell’incarico dirigenziale.
L’idea di fondo del Legislatore è legata alla necessità di garantire alle amministrazioni pubbliche gli strumenti per avvalersi di personale dirigenziale idoneo a realizzare gli obiettivi assegnati.
Tra gli altri strumenti a ciò diretti è, come si è visto, la temporaneità dell’incarico, che va confermato previa verifica e rinnovata fiducia nei confronti di ciascun dirigente.
E’ in tale prospettiva che va letta la norma dell’art. 1, comma 558, della legge 296 del 2006 che esclude dalle procedure di stabilizzazione il personale dirigenziale, il cui rapporto con l’amministrazione deve tendenzialmente restare circoscritto e limitato nel tempo.
Sull’argomento si è espresso in tale senso anche il Dipartimento della Funzione Pubblica del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 14 Novembre 2011
API Trani: "La politica che verrà (... è nelle mani dei cittadini)."
A cura di Redazione
La partecipazione di Fabrizio Ferrante alla manifestazione del Bing Bang organizzata alla Stazione Leopolda di Firenze da Matteo Renzi, sindaco di quella città, la reiterata presentazione da parte di Fabrizio Sotero in consiglio comunale di una mozione dei giovani amministratori dell’ANCI sempre rinviata, le manifestazioni spontanee di giovani di destra e di sinistra, sono fatti sintomatici della volontà di una certa classe dirigente che vuol rendersi partecipe del rinnovamento e portatrice di contenuti oggettivamente indispensabili per la crescita della comunità in cui opera.
La gente ha bisogno di proposte concrete per la cui elaborazione è necessario lavorare seriamente, documentarsi, studiare, stare al passo con i tempi, tenere d’occhio la voluminosa produzione legislativa e le innovazioni nel campo del diritto ed, in particolare, della pubblica amministrazione e della finanza statale e locale.
La politica non deve appartenere più ai bacchettoni, ai teppisti dei sogni, ai portatori di un consenso elettorale ereditato dal passato, ai rappresentanti politici buttati fuori dalla porta e già dietro la finestra oggi a supportare candidati più o meno papabili ma sicuramente abbastanza onesti per sfruttarne la scia.
La politica che verrà, è quella della gente che non si fiderà più del politico che fa l’impiegato di uno sportello aperto al pubblico credendo di raccattare voti evitando la fila al suo potenziale elettore, degli operatori di un patronato, di un sindacato, di un ospedale, di un qualsiasi ente di rilevanza sociale, che approfittano dello stato di necessità dei cittadini per fare incetta di voti, di un consigliere comunale anonimo in sede istituzionale per un’intera consiliatura ma noto nei bar e nelle strade per le “promesse” dispensate, dei politici desaparecidos che si ripresentano solo in tempo di elezioni, dei politici suffragati dagli operai per imposizione dei datori di lavoro, dei politici insinuati negli ambienti clericali e bigotti.
Capacità, dinamismo, serietà, competenza, entusiasmo, passione sono i sostantivi che devono caratterizzare il nuovo politico assolutamente contrario alle logiche clientelari e dei favori.
La politica del passato più che oggetto di rottamazione, può essere un insegnamento per quel poco di positivo che ha dato ma soprattutto per quanto di negativo ha prodotto affinchè non si ripetano in futuro gli stessi errori.
La responsabilità del cambiamento è nelle mani dei cittadini.
Meditate gente!
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 9 Novembre 2011
La partecipazione di Fabrizio Ferrante alla manifestazione del Bing Bang organizzata alla Stazione Leopolda di Firenze da Matteo Renzi, sindaco di quella città, la reiterata presentazione da parte di Fabrizio Sotero in consiglio comunale di una mozione dei giovani amministratori dell’ANCI sempre rinviata, le manifestazioni spontanee di giovani di destra e di sinistra, sono fatti sintomatici della volontà di una certa classe dirigente che vuol rendersi partecipe del rinnovamento e portatrice di contenuti oggettivamente indispensabili per la crescita della comunità in cui opera.
La gente ha bisogno di proposte concrete per la cui elaborazione è necessario lavorare seriamente, documentarsi, studiare, stare al passo con i tempi, tenere d’occhio la voluminosa produzione legislativa e le innovazioni nel campo del diritto ed, in particolare, della pubblica amministrazione e della finanza statale e locale.
La politica non deve appartenere più ai bacchettoni, ai teppisti dei sogni, ai portatori di un consenso elettorale ereditato dal passato, ai rappresentanti politici buttati fuori dalla porta e già dietro la finestra oggi a supportare candidati più o meno papabili ma sicuramente abbastanza onesti per sfruttarne la scia.
La politica che verrà, è quella della gente che non si fiderà più del politico che fa l’impiegato di uno sportello aperto al pubblico credendo di raccattare voti evitando la fila al suo potenziale elettore, degli operatori di un patronato, di un sindacato, di un ospedale, di un qualsiasi ente di rilevanza sociale, che approfittano dello stato di necessità dei cittadini per fare incetta di voti, di un consigliere comunale anonimo in sede istituzionale per un’intera consiliatura ma noto nei bar e nelle strade per le “promesse” dispensate, dei politici desaparecidos che si ripresentano solo in tempo di elezioni, dei politici suffragati dagli operai per imposizione dei datori di lavoro, dei politici insinuati negli ambienti clericali e bigotti.
Capacità, dinamismo, serietà, competenza, entusiasmo, passione sono i sostantivi che devono caratterizzare il nuovo politico assolutamente contrario alle logiche clientelari e dei favori.
La politica del passato più che oggetto di rottamazione, può essere un insegnamento per quel poco di positivo che ha dato ma soprattutto per quanto di negativo ha prodotto affinchè non si ripetano in futuro gli stessi errori.
La responsabilità del cambiamento è nelle mani dei cittadini.
Meditate gente!
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 9 Novembre 2011
Api: "Politica tranese approssimativa e poco attenta alla criminalità"
A cura di Redazione
«Nell’ultima seduta del Consiglio comunale del 27 ottobre scorso, ancora una volta, è stata rinviata la discussione sull’approvazione della mozione della Consulta Nazionale ANCI Giovani Amministratori Locali. Il rinvio è stato disposto su iniziativa di qualche Consigliere comunale che ha affermato che la mozione non è proponibile per la città di Trani “perché estranea a fatti di mafia e quant’altro”». Lo denuncia in una nota il coordinatore cittadino di Alleanza per l'Italia, Alessandro Moscatelli.
«L’approssimazione con cui si affronta una problematica così delicata - scrive il segretario politico di Api - è degna di una classe politica in declino, poca attenta alle problematiche locali e scarsamente incline ad aprirsi ai giovani. Il contenuto della mozione, infatti, non si limita alla mera ed unica iniziativa di contrasto alla mafia ed al conseguente impegno per il Comune a costituirsi parte civile nei procedimenti relativi cui la città di Trani, al momento, può ritenersi estranea, ma investe tutte le iniziative di sviluppo della legalità e della trasparenza da parte degli Enti Locali».
«I giovani amministratori under 35 dell’ANCI - ricorda Moscatelli- propongono di affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine una forte iniziativa culturale e politica a tutti i livelli per diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione, di combattere il fenomeno dell’usura dando sostegno alle vittime ed attivando una campagna di informazione e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai, di adottare strumenti amministrativi per rafforzare la piena trasparenza delle procedure di appalto, di istituire e/o rafforzare un nucleo di polizia locale per perseguire lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri, di contrastare ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio), di attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, di promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale incoraggiando il protagonismo dei giovani così avvicinandoli alle istituzioni».
«Questo - conclude - è il contenuto della mozione che il Consiglio Comunale di Trani continua a non approvare. Siamo proprio sicuri che Trani è estranea a tutto questo? L’amministrazione comunale sembra esserne convinta».
Alleanza per l'Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 5 Novembre 2011
«Nell’ultima seduta del Consiglio comunale del 27 ottobre scorso, ancora una volta, è stata rinviata la discussione sull’approvazione della mozione della Consulta Nazionale ANCI Giovani Amministratori Locali. Il rinvio è stato disposto su iniziativa di qualche Consigliere comunale che ha affermato che la mozione non è proponibile per la città di Trani “perché estranea a fatti di mafia e quant’altro”». Lo denuncia in una nota il coordinatore cittadino di Alleanza per l'Italia, Alessandro Moscatelli.
«L’approssimazione con cui si affronta una problematica così delicata - scrive il segretario politico di Api - è degna di una classe politica in declino, poca attenta alle problematiche locali e scarsamente incline ad aprirsi ai giovani. Il contenuto della mozione, infatti, non si limita alla mera ed unica iniziativa di contrasto alla mafia ed al conseguente impegno per il Comune a costituirsi parte civile nei procedimenti relativi cui la città di Trani, al momento, può ritenersi estranea, ma investe tutte le iniziative di sviluppo della legalità e della trasparenza da parte degli Enti Locali».
«I giovani amministratori under 35 dell’ANCI - ricorda Moscatelli- propongono di affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine una forte iniziativa culturale e politica a tutti i livelli per diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione, di combattere il fenomeno dell’usura dando sostegno alle vittime ed attivando una campagna di informazione e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai, di adottare strumenti amministrativi per rafforzare la piena trasparenza delle procedure di appalto, di istituire e/o rafforzare un nucleo di polizia locale per perseguire lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri, di contrastare ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio), di attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, di promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale incoraggiando il protagonismo dei giovani così avvicinandoli alle istituzioni».
«Questo - conclude - è il contenuto della mozione che il Consiglio Comunale di Trani continua a non approvare. Siamo proprio sicuri che Trani è estranea a tutto questo? L’amministrazione comunale sembra esserne convinta».
Alleanza per l'Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 5 Novembre 2011
API. Trani. Il consiglio comunale snobba i giovani dell'ANCI.
A cura di Redazione
Nell’ultima seduta del consiglio comunale del 27 ottobre scorso, ancora una volta, è stata rinviata la discussione sull’approvazione della mozione della Consulta Nazionale ANCI Giovani Amministratori Locali.Il rinvio è stato disposto su iniziativa di qualche consigliere comunale che ha affermato che la mozione non è proponibile per la città di Trani “perché estranea a fatti di mafia e quant’altro”.
L’approssimazione con cui si affronta una problematica così delicata è degna di una classe politica in declino, poca attenta alle problematiche locali e scarsamente incline ad aprirsi ai giovani.
Il contenuto della mozione, infatti, non si limita alla mera ed unica iniziativa di contrasto alla mafia ed al conseguente impegno per il Comune a costituirsi parte civile nei procedimenti relativi cui la città di Trani, al momento, può ritenersi estranea, ma investe tutte le iniziative di sviluppo della legalità e della trasparenza da parte degli Enti Locali.
I giovani amministratori under 35 dell’ANCI propongono di affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine una forte iniziativa culturale e politica a tutti i livelli per diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione, di combattere il fenomeno dell’usura dando sostegno alle vittime ed attivando una campagna di informazione e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai, di adottare strumenti amministrativi per rafforzare la piena trasparenza delle procedure di appalto, di istituire e/o rafforzare un nucleo di polizia locale per perseguire lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri, di contrastare ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio), di attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, di promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale incoraggiando il protagonismo dei giovani così avvicinandoli alle istituzioni.
Questo è il contenuto della mozione che il Consiglio Comunale di Trani continua a non approvare.
Siamo proprio sicuri che Trani è estranea a tutto questo?
L’amministrazione comunale sembra esserne convinta.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv.Alessandro Moscatelli
Venerdì 4 Novembre 2011
Nell’ultima seduta del consiglio comunale del 27 ottobre scorso, ancora una volta, è stata rinviata la discussione sull’approvazione della mozione della Consulta Nazionale ANCI Giovani Amministratori Locali.Il rinvio è stato disposto su iniziativa di qualche consigliere comunale che ha affermato che la mozione non è proponibile per la città di Trani “perché estranea a fatti di mafia e quant’altro”.
L’approssimazione con cui si affronta una problematica così delicata è degna di una classe politica in declino, poca attenta alle problematiche locali e scarsamente incline ad aprirsi ai giovani.
Il contenuto della mozione, infatti, non si limita alla mera ed unica iniziativa di contrasto alla mafia ed al conseguente impegno per il Comune a costituirsi parte civile nei procedimenti relativi cui la città di Trani, al momento, può ritenersi estranea, ma investe tutte le iniziative di sviluppo della legalità e della trasparenza da parte degli Enti Locali.
I giovani amministratori under 35 dell’ANCI propongono di affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine una forte iniziativa culturale e politica a tutti i livelli per diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione, di combattere il fenomeno dell’usura dando sostegno alle vittime ed attivando una campagna di informazione e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai, di adottare strumenti amministrativi per rafforzare la piena trasparenza delle procedure di appalto, di istituire e/o rafforzare un nucleo di polizia locale per perseguire lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri, di contrastare ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio), di attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, di promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale incoraggiando il protagonismo dei giovani così avvicinandoli alle istituzioni.
Questo è il contenuto della mozione che il Consiglio Comunale di Trani continua a non approvare.
Siamo proprio sicuri che Trani è estranea a tutto questo?
L’amministrazione comunale sembra esserne convinta.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv.Alessandro Moscatelli
Venerdì 4 Novembre 2011
Stefano Vitucci - Api: 1° Assemblea Api Giovani Trani - La politica incontra i giovani
A cura di Redazione
Martedí 1 Novembre 2011 alle ore 17.30
In accordo con Vincenzo de Simola referente PD
Si terrà presso la sede del Partito Democratico (posto di fronte all'Oviesse) la Prima assemblea del gruppo giovani.
Invito a partecipare i giovani referenti del Partito Democratico, della Federazione della Sinistra e del Movimento La Buona Politica e tutti coloro vogliano avere un approccio con la politica o vogliano farsi promotori di iniziative.
Lo reputo un momento importante di condivisione soprattutto per valutare il ruolo dei giovani nello scenario politico che si aprirà nel 2012.
Sicuro di un'elevata partecipazione
Cordiali saluti,
Stefano Vitucci - Coordinatore Comunale API
Responsabile Regionale Giovani della Comunicazione
Lunedì 31 Ottobre 2011
Martedí 1 Novembre 2011 alle ore 17.30
In accordo con Vincenzo de Simola referente PD
Si terrà presso la sede del Partito Democratico (posto di fronte all'Oviesse) la Prima assemblea del gruppo giovani.
Invito a partecipare i giovani referenti del Partito Democratico, della Federazione della Sinistra e del Movimento La Buona Politica e tutti coloro vogliano avere un approccio con la politica o vogliano farsi promotori di iniziative.
Lo reputo un momento importante di condivisione soprattutto per valutare il ruolo dei giovani nello scenario politico che si aprirà nel 2012.
Sicuro di un'elevata partecipazione
Cordiali saluti,
Stefano Vitucci - Coordinatore Comunale API
Responsabile Regionale Giovani della Comunicazione
Lunedì 31 Ottobre 2011
Stefano Vitucci - API: "Grande responsabilità e unità tra i giovani"
A cura di Redazione
Il ruolo datomi durante il Congresso di Alleanza per l’Italia a Trani (primo congresso cittadino di Api svolto in Italia), come Coordinatore Giovani API Trani, mi riempie di responsabilità e al contempo di gioia. Il compito è arduo in quanto riavvicinare i giovani alla politica non è impresa facile, soprattutto perché è stata la stessa politica ad allontanarli. Invito dunque tutti i ragazzi da 18 a 30 anni (fascia di età richiesta per far parte del gruppo giovani), ad iniziare con me questo percorso politico, fatto certo di ostacoli, ma anche di molte soddisfazioni, se si lavora onestamente e con passione.
Mio, inoltre, è il desiderio di colloquiare con i capi gruppi giovanili delle altre fazioni politiche, abbandonando per un attimo il colore politico e creando un contenitore di idee, che abbatti finalmente le barriere e ci faccia lavorare uniti.
Scopo di tale incontro è determinato dal fatto che se vogliamo cambiare la politica che ha rovinato fino ad ora il paese, lo dobbiamo fare tutti insieme, creando qualcosa di nuovo, efficace e funzionale, affinché un indomani non vada al governo un secondo Berlusconi che si faccia voce di un Partito che non ha mai rappresentato.
In fede,
Stefano Vitucci – Coordinatore Cittadino Giovani API
Responsabile Comunicazione Regionale Giovani API
Mercoledì 26 Ottobre 2011
Disagio viabilità stradale: zona Pozzo Piano, parla il Coordinatore Cittadino Api Alessandro Moscatelli.
A cura di Redazione
Pur impegnato nelle attività congressuali del mio partito, a me non è sfuggita e non so se la stessa cosa è accaduta per qualcuno dei quaranta consiglieri comunali che se ne dovrebbero occupare, la determinazione dirigenziale della quarta ripartizione del Comune di Trani n.474 del 14.10.2011 con cui è stato assunto un impegno di spesa di € 33.001,55 per l’affidamento ad un’impresa locale dell’esecuzione delle opere straordinarie del sottopasso stradale di Via Pozzo Piano.
Ciò a seguito degli allagamenti verificatisi più volte che hanno reso inagibile l’importante arteria stradale di comunicazione verso la nostra città.
Il fatto particolarmente curioso è che, nella narrativa della delibera, si dà atto che le acque che impediscono il regolare deflusso delle acque meteoriche sono dovute essenzialmente alla presenza di aghi di pino che invadono la carreggiata e, pertanto, si è ritenuto procedere alla realizzazione di nuove caditoie per aumentare la superficie assorbente ed, inoltre, a far funzionare contemporanea-mente le due elettropompe esistenti in caso di pioggia. Fino ad oggi ha funzionato una sola elettropompa mentre l’altra entrava in funzione solo in caso di emergenza.
A prescindere dalla obbiettiva esosità dell’importo stanziato per la mera realizzazione di caditoie, ciò che ci sorprende di più è la circostanza che nessuno si era accorto della esistenza di pini a monte del sottopasso già al momento della realizzazione dell’opera.
Qualcuno ha pensato di far valere la responsabilità per l’inidoneità dell’opera nei confronti del progettista e dell’appaltatore chiedendo magari un accertamento tecnico preventivo, prima di metter mani al portafoglio e mutare lo stato dei luoghi?
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 24 Ottobre 2011
Pur impegnato nelle attività congressuali del mio partito, a me non è sfuggita e non so se la stessa cosa è accaduta per qualcuno dei quaranta consiglieri comunali che se ne dovrebbero occupare, la determinazione dirigenziale della quarta ripartizione del Comune di Trani n.474 del 14.10.2011 con cui è stato assunto un impegno di spesa di € 33.001,55 per l’affidamento ad un’impresa locale dell’esecuzione delle opere straordinarie del sottopasso stradale di Via Pozzo Piano.
Ciò a seguito degli allagamenti verificatisi più volte che hanno reso inagibile l’importante arteria stradale di comunicazione verso la nostra città.
Il fatto particolarmente curioso è che, nella narrativa della delibera, si dà atto che le acque che impediscono il regolare deflusso delle acque meteoriche sono dovute essenzialmente alla presenza di aghi di pino che invadono la carreggiata e, pertanto, si è ritenuto procedere alla realizzazione di nuove caditoie per aumentare la superficie assorbente ed, inoltre, a far funzionare contemporanea-mente le due elettropompe esistenti in caso di pioggia. Fino ad oggi ha funzionato una sola elettropompa mentre l’altra entrava in funzione solo in caso di emergenza.
A prescindere dalla obbiettiva esosità dell’importo stanziato per la mera realizzazione di caditoie, ciò che ci sorprende di più è la circostanza che nessuno si era accorto della esistenza di pini a monte del sottopasso già al momento della realizzazione dell’opera.
Qualcuno ha pensato di far valere la responsabilità per l’inidoneità dell’opera nei confronti del progettista e dell’appaltatore chiedendo magari un accertamento tecnico preventivo, prima di metter mani al portafoglio e mutare lo stato dei luoghi?
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 24 Ottobre 2011
Comunicati Stampa
1° Congresso Cittadino Alleanza per l'Italia: nomina del Direttivo
A cura di Redazione
Si è svolto lo scorso 22 ottobre 2010 a Trani presso il centro di animazione culturale “San Luigi” il 1° Congresso cittadino di Alleanza per l’Italia.
Il congresso ha confermato l’avv. Alessandro Moscatelli quale Coordinatore cittadino e l’ing. Vincenzo Calefato quale Presidente della locale sezione nominando gli altri componenti del direttivo nelle persone del dott. Saverio Pansini (Responsabile organizzativo), Giovanni Tarricone (Responsabile rapporti enti locali), Porcelli Vito (Responsabile comitato elettorale) dott.Nicoletta Antonicci (Responsabile gruppo femminile), Sabino Piacenza (Tesoriere), Stefano Vitucci (Coordinatore comunale gruppo giovanile) e Giusy Campese (Vice coordinatore comunale gruppo giovanile femminile).
Il coordinatore cittadino ha confermato la linea politica locale del partito a fianco del candidato sindaco Fabrizio Ferrante, presente al congresso, nella coalizione con Pd, Fds e La Buona Politica e, nella mozione presentata, ha illustrato la bozza del manifesto di Alleanza per l’Italia per la città di Trani che verrà confrontato con le idee delle altre forze politiche nell’ambito delle linee programmatiche già sottoscritte.
La migliore risposta per una città dormiente ed una classe politica affaccendata nelle strategie per la scelta dei nomi è stata la partecipazione al congresso della gente che ha ascoltato con entusiasmo le idee proposte dal gruppo di Alleanza per l’Italia.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 24 Ottobre 2011
Si è svolto lo scorso 22 ottobre 2010 a Trani presso il centro di animazione culturale “San Luigi” il 1° Congresso cittadino di Alleanza per l’Italia.
Il congresso ha confermato l’avv. Alessandro Moscatelli quale Coordinatore cittadino e l’ing. Vincenzo Calefato quale Presidente della locale sezione nominando gli altri componenti del direttivo nelle persone del dott. Saverio Pansini (Responsabile organizzativo), Giovanni Tarricone (Responsabile rapporti enti locali), Porcelli Vito (Responsabile comitato elettorale) dott.Nicoletta Antonicci (Responsabile gruppo femminile), Sabino Piacenza (Tesoriere), Stefano Vitucci (Coordinatore comunale gruppo giovanile) e Giusy Campese (Vice coordinatore comunale gruppo giovanile femminile).
Il coordinatore cittadino ha confermato la linea politica locale del partito a fianco del candidato sindaco Fabrizio Ferrante, presente al congresso, nella coalizione con Pd, Fds e La Buona Politica e, nella mozione presentata, ha illustrato la bozza del manifesto di Alleanza per l’Italia per la città di Trani che verrà confrontato con le idee delle altre forze politiche nell’ambito delle linee programmatiche già sottoscritte.
La migliore risposta per una città dormiente ed una classe politica affaccendata nelle strategie per la scelta dei nomi è stata la partecipazione al congresso della gente che ha ascoltato con entusiasmo le idee proposte dal gruppo di Alleanza per l’Italia.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 24 Ottobre 2011
Alessandro Moscatelli: "Il risultato delle Primarie? Non va sottovalutato"
A cura di Redazione
Il risultato delle primarie a Trani non può essere ignorato ed, anzi, è un impre-scindibile punto di partenza per ogni ipotesi di consolidamento della coalizione di centro sinistra che Alleanza per l’Italia auspica ancora oggi attraverso il confronto e la dialettica delle realtà politiche locali.
E’ sicuramente più apprezzabile e lodevole il voto espresso dalla popolazione piuttosto che i condizionamenti e le lezioni degli esponenti politici delle alte sfere che troppo spesso ficcano il naso sulle questioni tranesi.
In questo particolare momento storico ci sarà sicuramente molto lavoro da svolgere nei consessi istituzionali superiori per cui sarebbe opportuno che la politica locale fosse prerogativa delle forze operanti sul territorio.
Altrimenti si corre il rischio che qualche consigliere regionale, per appoggiare indiscri- minatamente qualche vassallo del locale feudo, possa erroneamente affermare, ad esempio, che non si sente parlare di programmi ma solo di nomi ignorando che esiste una bozza di programma elaborata in dieci punti dalla coalizione di centro sinistra e pubblicata anche sulla stampa locale, oppure possa ritenere le primarie “solo una parziale e flebile legittimazione” ignorando che nell’ultima competizione regionale i votanti alle primarie sono stati di numero inferiore nonostante l’impatto emotivo vendoliano e la partecipazione attiva di quei partiti (rectius: di quei rappresentanti dei partiti) che oggi le primarie hanno disertato.
Né appare politically correct che un alto esponente del maggior partito del centro sinistra tenda a svilire l’ottimo lavoro svolto in occasione delle primarie proprio dagli esponenti del suo partito esprimendo compiacimento per l’uno o l’altro candidato.
Sono interventi che disorientano l’opinione pubblica riproponendo il gioco dei favori-tismi e delle correnti.
La politica nuova e partecipata deve lasciar spazio alla gente per cui riteniamo che i vertici di tutte le forze politiche debbano dare maggiore fiducia all’operato delle basi per evitare gli errori e le commistioni del passato lasciando maggior spazio decisionale.
Ciò auspichiamo, non tanto nella veste di esponenti di un partito che ha scelto di stare nella coalizione di centro sinistra ma in quanto cittadini tranesi che spingono per la autodeterminazione della politica locale scevra da condizionamenti delle alte sfere.
Avv. Alessandro Moscatelli
Alleanza per l’Italia – Trani
Venerdì 21 Ottobre 2011
1° Congresso Alleanza per l'Italia Trani
Il coordinamento cittadino di Alleanza per l’Italia ha lavorato in questi mesi per strutturarsi come partito raccogliendo consensi e adesioni; si è occupato dei problemi dei cittadini organizzando iniziative e ponendosi in maniera costruttiva sulle varie tematiche privilegiando l’informazione e la partecipazione.
E’ arrivato il momento di dare la parola agli iscritti per la elezione degli organi che dovranno guidare ed organizzare il partito fino alle prossime elezioni amministrative.
Si svolgerà sabato 22 ottobre p.v. alle ore 17.30 presso la Galleria del Centro di animazione culturale “San Luigi” in Trani alla Piazza Lambert il 1° Congresso Cittadino di Alleanza per l’Italia.
Nel corso dei lavori verrà presentata la mozione “Partecipazione e consenso informato per una politica efficace sul territorio”.
Alleanza per l’Italia Trani
avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 19 Ottobre 2011
E’ arrivato il momento di dare la parola agli iscritti per la elezione degli organi che dovranno guidare ed organizzare il partito fino alle prossime elezioni amministrative.
Si svolgerà sabato 22 ottobre p.v. alle ore 17.30 presso la Galleria del Centro di animazione culturale “San Luigi” in Trani alla Piazza Lambert il 1° Congresso Cittadino di Alleanza per l’Italia.
Nel corso dei lavori verrà presentata la mozione “Partecipazione e consenso informato per una politica efficace sul territorio”.
Alleanza per l’Italia Trani
avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 19 Ottobre 2011
"Trani 2012", quelli delle primarie hanno le idee chiare: «È già il tempo dei progetti, noi avanti con Ferrante»
A cura di Redazione
Avanti con Ferrante e, eventualmente, anche con altri. Se non vi sarà unità, vi sono già un candidato, programmi e progetti. A dispetto anche di presunti sondaggi, di cui si parla solo oggi. Resta il problema di fondo di due coalizioni ancora troppo lontane, quantunque si proclamino non divise. Le primarie hanno espresso numeri importanti, ma saranno da verificare anche quelli delle amministrative, dove l’andare divisi non ha mai premiato. Ma tant’è. Ferrante c’è e la sua “macchina da guerra” va avanti.
Questo è emerso dalla conferenza stampa tenutasi oggi nella sede provinciale del Pd. Di seguito, ecco gli interventi. Le domande, per la piega che ha preso l’incontro e le “esigenze televisive”, non è stato possibile farle pubblicamente. Ci riserviamo di farle separatamente.
Laurora (segretario Pd). Il consenso popolare l’abbiamo cercato e trovato. I numeri ci confortano e ci spronano ad andare avanti su questa strada. Con l’altra parte del centrosinistra il dialogo continua, anzi di più. Sui programmi non siamo divisi, ma solo sul metodo. Ho sentito parlare di un presunto sondaggio del Pd precedente alle primarie, secondo il quale il 60 per cento degli interpellati era favorevole alle primarie ed il nostro candidato risultava più conosciuto dell’altro. Su altro non intendo esprimermi per i tempi di questo sondaggio.
Nenna (segretario Fds). Noi ci siamo presentati alle primarie, Ferrante ha vinto e lui è, da oggi, il nostro candidato. Per noi da oggi ci sono solo progetti da portare avanti con il nostro candidato, a partire da quelli sull’occupazione. I sondaggi? L’unico dato certo è quello popolare e da quello si parte per lavorare e basta.
Bucci (Bp). La dichiarazione dell’onorevole Mastromauro non ci lascia soddisfatti: dice tutto e dice nulla. Il candidato sindaco è Fabrizio Ferrante, chi non ha partecipato ha fatto un grave errore e adesso, perché non lo paghi, serve chiudere in tempi brevi su Ferrante ed un programma condiviso.
Pansini (Api). Il verdetto delle primarie è chiaro, come la nostra posizione dal primo momento.
Schiralli (Fds). Non c’è stata alcuna competizione, né rivalità. Sono lieto di avere partecipato alle primarie, non sono mortificato dai 198 voti, invece mi sento gratificato dalla gran partecipazione popolare.
Ferrante (candidato sindaco Pd ed altri). Siamo partiti da un percorso comune, poi non vi è stata la convergenza su un nome e, quindi, si sono fatte le primarie come ovunque si fa. Spiace per le forza politiche che non hanno partecipato, ma mi è parso di vedere persone loro vicine venire a votare, come anche persone che hanno fatto la storia della sinistra a Trani. Bucci e Schiralli ci hanno messo la faccia e li ringrazio, il consenso popolare è la nostra vera vittoria. Ci abbiamo messo tutti la faccia ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Allargamento della coalizione? Intanto entrano subito i “Moderati e popolari” del dottor Nicola Canonico, poi attendiamo gli altri. Come? Intanto tenendo alta la partecipazione popolare attraverso forum cittadini. Il nostro programma c’è già, ma adesso dobbiamo riempirlo di contenuti.
I progetti? Intanto una holding della nostre aziende partecipate, che singolarmente non ce la fanno, tanto che i revisori dei conti del Comune hanno avanzato censure, soprattutto, nei confronti dell’Amiu per il premio di produttività al presidente che non andava dato. Nel frattempo i consigli comunali non si tengono più, il sindaco è totalmente assente, i dipendenti comunali lavorano tanto, ma non sono incentivati, i dirigenti devono essere a tempo indeterminato. Gli imprenditori non devono più venire a fare speculazione a Trani, senza arrivare i provvedimenti come etichettati da questo o quell’imprenditore, da questo o quel consigliere. C’è il Pug, sì, ma manca il piano dei servizi, senza il quale oggi abbiamo solo tanti cantieri di palazzi e, eventualmente, solo verde attrezzato. Noi alla Trani di domani stiamo pensando già da oggi, altri lo fanno solo quando mettono piede nel Comune. Non possiamo perdere più tempo sulle tattiche, dobbiamo presentare i progetti. Io ho 36 anni e non posso accettare che mi sia dato del lattante, mentre in Europa un 36enne è già mediamente vecchio.
Giovedì 20 Ottobre 2011
Primarie a Trani, scatta il conto alla rovescia. L'appello dei movimenti giovanili
Api, Pd, La Buona Politica e Federazione della Sinistra: "Scegli di scegliere"
A cura di Redazione
E' scattato il conto alla rovescia per la celebrazione delle Primarie di una parte del centrosinistra tranese. Domenica 16 ottobre 2011 i cittadini «saranno chiamati a svolgere un importante azione, poter decidere chi sarà il candidato Sindaco del Centro Sinistra. Ricordiamo infatti che le Primarie sono un importante momento in cui il popolo ha il potere di decidere chi dovrà portare avanti la coalizione formata da Pd, Api, Federazione della Sinistra e Buona Politica in vista di una successiva candidatura a Sindaco». E' quanto si legge in una nota a firma dei movimenti giovanili di Api, Stefano Vitucci, del Pd, Vincenzo De Simola, della Buona Politica e della Federazione della Sinistra.
«La scelta - si ricorda nella nota - avverrà tra Fabrizio Ferrante, Luca Bucci e Mario Schiralli. Ci teniamo a precisare che questa coalizione ha ritenuto necessario questo passaggio affinchè il candidato Sindaco non sia più solo il frutto di Partiti e Segreterie ma abbia anche la "benedizione" della gente avendo notato che il metodo adottato le ultime due amministrative cittadine del 2003 e 2007 non ha portato molto lontano il centro sinistra tranese».
«Per questo riteniamo molto importante - aggiunge il socumento - rivolgere il nostro invito soprattutto ai giovani come noi per essere protagonisti del futuro della nostra città essendo reduci ormai da una politica che sino ad oggi ha deluso le aspettative di un intero popolo, allontanando chi ha il coraggio di battersi per un’ideale e avvicinando sempre più gente incompetente e indifferente ai problemi della Città. Si ricorda inoltre che il voto è concesso anche a chi compirà 18 anni entro e non oltre il 31 marzo 2012, possibilità data ai giovani per poter decidere in vista della maggiore età, chi dovrà concorrere per la carica di Sindaco. L’appuntamento è dunque previsto per il giorno domenica 16 ottobre 2011 dalle 08.00 alle 22.00 in piazza della Repubblica. In caso di pioggia, le votazioni si terranno nella Galleria di via Aldo Moro. Per votare occorre essere in possesso del proprio documento di riconoscimento e lasciare un contributo di un euro. Scegli di Scegliere e di Partecipare».
Venerdì 14 Ottobre 2011
Trani, via Monte d'Alba descritta da Api
A cura di Redazione
I residenti lungo la Contrada Monte d’Alba in Trani hanno più volte manifestato all’assessore ed agli uffici competenti lo stato di degrado delle strade della zona senza sortire esito alcuno e scontano una colpa che è quella di abitare in una periferia completamente ignorata dall’amministrazione comunale.
Stiamo parlando di una zona che dista circa cinquecento/settecento metri dallo stadio comunale.
Potranno sicuramente nutrire qualche speranza nelle prossime settimane di campagna elettorale quando la caccia alle clientele sarà spietata ed il solito politicante, pur di racimolare qualche consenso, si impegnerà oltremodo per far sistemare alla meno peggio le strade ovvero qualche assessore organizzerà un servizio televisivo per estendere ad altri omissioni che rientrano nel proprio operato.
La strada presenta numerose buche profonde e pericolose per chi vi transita sia in auto che in bici, alcune sono state coperte momentaneamente e precariamente da brecciolino.
La zona non è raggiunta dalla illuminazione pubblica che arriva, invece, in zone periferiche più a monte, forse perché più “esclusive” in quanto abitate da certe autorità.
E’ evidente il rischio ed il pericolo per la sicurezza e la incolumità degli abitanti che sono in aumento nella zona interessa da numerosi insediamenti di edilizia residenziale. Una donna è caduta in una buca, spesso e volentieri si incontrano interi gruppi di cani randagi che si muovono nella campagne vicine.
Diffondiamo agli organi di stampa le immagini del degrado affinché siano rese pubbliche e, nel contempo, manifestiamo la nostra solidarietà ai residenti in Contrada Monte d’Alba insistendo affinché qualche amministratore di buona volontà intervenga per migliorare le condizioni di vivibilità.
Avv. Alessandro Moscatelli
Stefano Vitucci
Alleanza per l’Italia – Trani
Mercoledì 12 Ottobre 2011
I residenti lungo la Contrada Monte d’Alba in Trani hanno più volte manifestato all’assessore ed agli uffici competenti lo stato di degrado delle strade della zona senza sortire esito alcuno e scontano una colpa che è quella di abitare in una periferia completamente ignorata dall’amministrazione comunale.
Stiamo parlando di una zona che dista circa cinquecento/settecento metri dallo stadio comunale.
Potranno sicuramente nutrire qualche speranza nelle prossime settimane di campagna elettorale quando la caccia alle clientele sarà spietata ed il solito politicante, pur di racimolare qualche consenso, si impegnerà oltremodo per far sistemare alla meno peggio le strade ovvero qualche assessore organizzerà un servizio televisivo per estendere ad altri omissioni che rientrano nel proprio operato.
La strada presenta numerose buche profonde e pericolose per chi vi transita sia in auto che in bici, alcune sono state coperte momentaneamente e precariamente da brecciolino.
La zona non è raggiunta dalla illuminazione pubblica che arriva, invece, in zone periferiche più a monte, forse perché più “esclusive” in quanto abitate da certe autorità.
E’ evidente il rischio ed il pericolo per la sicurezza e la incolumità degli abitanti che sono in aumento nella zona interessa da numerosi insediamenti di edilizia residenziale. Una donna è caduta in una buca, spesso e volentieri si incontrano interi gruppi di cani randagi che si muovono nella campagne vicine.
Diffondiamo agli organi di stampa le immagini del degrado affinché siano rese pubbliche e, nel contempo, manifestiamo la nostra solidarietà ai residenti in Contrada Monte d’Alba insistendo affinché qualche amministratore di buona volontà intervenga per migliorare le condizioni di vivibilità.
Avv. Alessandro Moscatelli
Stefano Vitucci
Alleanza per l’Italia – Trani
Mercoledì 12 Ottobre 2011
Trani 2012, i sostenitori delle primarie tirano dritto. Presentate le linee programmatiche
Pd, Federazione della Sinistra e Api presentano le linee programmatiche. In pdf il documento. E con loro scenderà in campo anche La buona politica
A cura di RedazioneNel centrosinistra si va con sempre maggior decisione al muro contro muro. Mentre Operamolla rinnova la sua decisione di non misurarsi con le primarie, i partiti che ne fanno un punto fermo (Partito Democratico, Federazione della Sinistra e Alleanza per l'Italia) vanno avanti per la loro strada. A parlare per tutti è Tommaso Laurora, segretario cittadino del primo partito di opposizione in Consiglio comunale: «Presentiamo le conclusioni di un percorso che parte da lontano. Molti attori che avevano condiviso queste idee adesso hanno deciso di seguire altre vie. Auspico in un loro ravvedimento, la porta è aperta». Lo scoglio da superare restano le primarie: «Non abbiamo detto no aprioristicamente ad alcuna candidatura e siamo ben lieti delle disponibilità annunciate negli ultimi giorni. Chiediamo solo di rimettere ogni decisione nelle mani del popolo del centrosinistra. Non lo chiediamo solo noi, lo chiede la gente».
In conferenza stampa vengono presentate le linee programmatiche che potete leggere in allegato. Fra le indicazioni per il prossimo governo cittadino, si parla della nascita di un distretto industriale, della dotazione di infrastrutture di sostegno al settore turistico, di un miglioramento della ricettività portuale e della revisione dell'assetto dirigenziale del Comune di Trani.
Inoltre, sono stati resi noti i componenti del comitato organizzatore delle primarie: si tratta di Bruno Cuomo, Vito Porcelli e Rino Negrogno. La sede del comitato organizzatore delle primarie è stata individuata presso la segreteria del Partito Democratico, in via Aldo Moro 22. Le forze politiche, le associazioni ed i movimenti civici che intendano condividere il percorso delle primarie e comunicare la loro adesione, possono rivolgersi al comitato organizzatore, anche per prelevare la modulistica necessaria, dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 20.30. E' stato attivato anche un indirizzo di posta elettronica ([email protected]). Il termine per la presentazione delle candidature scade il 30 settembre.
Nelle ultime ore, al cartello composto da Partito Democratico, Federazione della Sinistra e Alleanza per l'Italia si aggiunge anche La buona politica, il movimento che alle ultime elezioni provinciali è stato presente con un proprio candidato alla presidenza, eleggendo tre consiglieri provinciali (diventati due dopo la scomparsa di Francesco Salerno).
La buona politica, che ha contribuito anche alle amministrative di Barletta alla vittoria del centrosinistra (seconda forza politica della coalizione), parteciperà con una propria lista alle amministrative comunali di Trani a sostegno del candidato del centrosinistra. A tale proposito, il segretario provinciale, Giuseppe Gammarota auspica a nome del movimento «che il candidato venga designato attraverso le primarie in quanto, questo strumento di democrazia partecipata, garantisce non solo la partecipazione convinta dell'elettorato, ma da forza e autorevolezza al candidato vincitore».
A breve sarà organizzata una conferenza stampa per presentare i referenti di Trani de La buona politica e presentare la campagna elettorale.
Trani, venerdì 16 settembre 2011
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File Type: |
Trani 2012. Nominati i componenti del Comitato Organizzatore delle Primarie
A cura di Redazione
La coalizione di centro sinistra (Pd, Api, Fds) rende noto che, come da regolamento, sono stati nominati componenti del Comitato Organizzatore delle Primarie, Bruno Cuomo, Vito Porcelli e Rino Negrogno.
La sede del Comitato Organizzatore delle Primarie è in Trani presso la segreteria del Pd alla Via Aldo Moro n.22.
Le forze politiche, le associazioni ed i movimenti civici che intendano condividere il percorso delle primarie e comunicare la loro adesione, possono rivolgersi al comitato organizzatore, anche per prelevare la modulistica necessaria, dal lunedì al venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.30.
E’ stato attivato anche un indirizzo di posta elettronica: [email protected].
Si rende noto che il termine per la presentazione delle candidature scade il prossimo 30.09.2011.
Pd, Api, Fds
Trani, venerdì 16 settembre 2011
La coalizione di centro sinistra (Pd, Api, Fds) rende noto che, come da regolamento, sono stati nominati componenti del Comitato Organizzatore delle Primarie, Bruno Cuomo, Vito Porcelli e Rino Negrogno.
La sede del Comitato Organizzatore delle Primarie è in Trani presso la segreteria del Pd alla Via Aldo Moro n.22.
Le forze politiche, le associazioni ed i movimenti civici che intendano condividere il percorso delle primarie e comunicare la loro adesione, possono rivolgersi al comitato organizzatore, anche per prelevare la modulistica necessaria, dal lunedì al venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.30.
E’ stato attivato anche un indirizzo di posta elettronica: [email protected].
Si rende noto che il termine per la presentazione delle candidature scade il prossimo 30.09.2011.
Pd, Api, Fds
Trani, venerdì 16 settembre 2011
Trani 2012. Moscatelli:"Candidare persone oneste e giovani"
API:”L’alternativa è il ritorno al passato e, conseguentemente, il freno per la rinascita”
A cura di Redazione
Trani ha bisogno di un segnale forte di discontinuità rispetto al passato, di una esternazione sintetica della rivoluzione culturale in atto nel nostro paese, nell’ambito di entrambi gli schieramenti di centro destra e centro sinistra.
E’ una rivoluzione culturale che necessariamente implica una scelta coraggiosa che non è eversiva ma espressiva di una necessità di pulizia e trasparenza da parte di una popolazione rimasta fin troppo inerme.
La spinta che proviene dal basso è quella di spazzare via il sistema affaristico e clientelare attraverso il rinnovamento delle persone per ritornare ad una politica a servizio di tutti i cittadini e non solo degli “addetti ai lavori” e dei loro amici e parenti.
In quest’ottica, i cittadini possono captare le vere novità della “offerta” politica locale semplicemente informandosi, senza cadere nei tranelli dei vecchi marpioni che tramano alle spalle di candidati anche specchiati ed onesti.
La voglia di rinnovamento non può essere soffocata da oligarchie che si arrogano il diritto di scegliere il candidato sindaco frustrando la legittima aspirazione delle nuove leve senza passare al vaglio della base. Ciò vale, ripetiamo, per entrambi gli schiera-menti.
Ai soliti personaggi ormai consumati e rappresentativi di una politica che ha fallito, alcuni dei quali, pur di ritornare a galla dopo essere stati già bocciati dalla città, si celano incautamente dietro apparenti nuove candidature, cerchiamo di contrapporre persone oneste e giovani, non solo dal punto di vista anagrafico ma anche da quello della militanza politica affinché diventino i protagonisti di una nuova stagione, di una rivoluzione culturale che è già in atto.
L’alternativa è il ritorno al passato e, conseguentemente, il freno per la rinascita e lo sviluppo della nostra città.
Avv. Alessandro MoscatelliAlleanza per l’Italia – Trani
Trani, giovedì 29 settembre 2011
Trani ha bisogno di un segnale forte di discontinuità rispetto al passato, di una esternazione sintetica della rivoluzione culturale in atto nel nostro paese, nell’ambito di entrambi gli schieramenti di centro destra e centro sinistra.
E’ una rivoluzione culturale che necessariamente implica una scelta coraggiosa che non è eversiva ma espressiva di una necessità di pulizia e trasparenza da parte di una popolazione rimasta fin troppo inerme.
La spinta che proviene dal basso è quella di spazzare via il sistema affaristico e clientelare attraverso il rinnovamento delle persone per ritornare ad una politica a servizio di tutti i cittadini e non solo degli “addetti ai lavori” e dei loro amici e parenti.
In quest’ottica, i cittadini possono captare le vere novità della “offerta” politica locale semplicemente informandosi, senza cadere nei tranelli dei vecchi marpioni che tramano alle spalle di candidati anche specchiati ed onesti.
La voglia di rinnovamento non può essere soffocata da oligarchie che si arrogano il diritto di scegliere il candidato sindaco frustrando la legittima aspirazione delle nuove leve senza passare al vaglio della base. Ciò vale, ripetiamo, per entrambi gli schiera-menti.
Ai soliti personaggi ormai consumati e rappresentativi di una politica che ha fallito, alcuni dei quali, pur di ritornare a galla dopo essere stati già bocciati dalla città, si celano incautamente dietro apparenti nuove candidature, cerchiamo di contrapporre persone oneste e giovani, non solo dal punto di vista anagrafico ma anche da quello della militanza politica affinché diventino i protagonisti di una nuova stagione, di una rivoluzione culturale che è già in atto.
L’alternativa è il ritorno al passato e, conseguentemente, il freno per la rinascita e lo sviluppo della nostra città.
Avv. Alessandro MoscatelliAlleanza per l’Italia – Trani
Trani, giovedì 29 settembre 2011
Sicurezza sulle strade - API: Soldi pubblici per incidenti stradali
A cura di Redazione
La realizzazione di un incrocio semaforico sulla Trani – Corato nell’intersezione con Via Duchessa d’Andria ha notevolmente limitato il numero dei sinistri stradali, anche mortali, nel corso degli anni.
Non possiamo che esprimere le nostre perplessità sull’indirizzo di segno contrario manifestato dall’amministrazione comunale che ha ritenuto necessario installare sulla strada in questione i dispositivi t-red e sulla conseguente inutile spesa che andrà ad incidere sulle casse comunali né comprendiamo l’alta velocità con cui si è dato corso all’iniziativa.
Un’accelerazione improvvisa quanto ingiustificata di un procedimento che porterà alla aggiudicazione di un appalto per € 228.225,00 per due dispositivi (…l’altro è previsto in Via Barletta all’incrocio con la Via Curatoio).
Nella determina n.203 dell’11.08.2011 si fa riferimento a “lamentele in ordine alla criticità ed alla pericolosità della circolazione veicolare in corrispondenza degli incroci semaforici di accesso alla città di Trani”.
Quali sono le lamentele sull’incrocio semaforico situato sulla Via Corato – Capirro I?
Ci sorprende che nella relazione sulla verifica della sicurezza stradale (ulteriore spesa di € 5.500,00) che ha preceduto la determina emessa dal competente dirigente su indirizzo dell’Assessore alla Polizia Municipale, non sia stato segnalato alcunché sullo improvviso restringimento della carreggiata in direzione Corato – Trani proprio nei pressi dell’incrocio semaforico in questione: restringimento determinato dall’incauta realizzazione della pista ciclabile, non preventivamente segnalato in violazione del codice della strada, che costituisce l’unico vero pericolo da noi denunciato nei mesi scorsi e che ha causato impatti di veicoli sulla segnaletica verticale della pista ciclabile.
Sed, ubi maior minor cessat.
Avv. Alessandro Moscatelli
Coordinatore Alleanza per l’Italia Trani
Sabato 27 Agosto 2011
La realizzazione di un incrocio semaforico sulla Trani – Corato nell’intersezione con Via Duchessa d’Andria ha notevolmente limitato il numero dei sinistri stradali, anche mortali, nel corso degli anni.
Non possiamo che esprimere le nostre perplessità sull’indirizzo di segno contrario manifestato dall’amministrazione comunale che ha ritenuto necessario installare sulla strada in questione i dispositivi t-red e sulla conseguente inutile spesa che andrà ad incidere sulle casse comunali né comprendiamo l’alta velocità con cui si è dato corso all’iniziativa.
Un’accelerazione improvvisa quanto ingiustificata di un procedimento che porterà alla aggiudicazione di un appalto per € 228.225,00 per due dispositivi (…l’altro è previsto in Via Barletta all’incrocio con la Via Curatoio).
Nella determina n.203 dell’11.08.2011 si fa riferimento a “lamentele in ordine alla criticità ed alla pericolosità della circolazione veicolare in corrispondenza degli incroci semaforici di accesso alla città di Trani”.
Quali sono le lamentele sull’incrocio semaforico situato sulla Via Corato – Capirro I?
Ci sorprende che nella relazione sulla verifica della sicurezza stradale (ulteriore spesa di € 5.500,00) che ha preceduto la determina emessa dal competente dirigente su indirizzo dell’Assessore alla Polizia Municipale, non sia stato segnalato alcunché sullo improvviso restringimento della carreggiata in direzione Corato – Trani proprio nei pressi dell’incrocio semaforico in questione: restringimento determinato dall’incauta realizzazione della pista ciclabile, non preventivamente segnalato in violazione del codice della strada, che costituisce l’unico vero pericolo da noi denunciato nei mesi scorsi e che ha causato impatti di veicoli sulla segnaletica verticale della pista ciclabile.
Sed, ubi maior minor cessat.
Avv. Alessandro Moscatelli
Coordinatore Alleanza per l’Italia Trani
Sabato 27 Agosto 2011
Moscatelli: "Solidarietà a Sotero. Trani ha perso una occasione per uno scatto d'orgoglio"
A cura di Redazione
«Un atto dovuto del Comune di Trani da consacrare in una delibera di Consiglio comunale, è stato frustrato dall’indifferenza. La lotta alla criminalità organizzata, la costituzione di parte civile nei relativi processi, l’affermazione del concetto di legalità sono prerogative che avrebbero dovuto stimolare la dignità e l’orgoglio dei rappresentanti dei cittadini della città di Trani, infangata da episodi criminosi negli anni ’70 – ’80». Dopo la presa di posizione del movimento La Giovane Italia (che era tra i promotori dell'iniziativa), ecco l'ira di Alleanza per l'Italia che punta l'indice accusatorio nei confronti dei consiglieri che non hanno garantito la permanenza del numero legale nel corso della riunione del 5 agosto.
In una nota a firma del segretario politico, Alessandro Moscatelli, ricorda che «Gli omicidi, le estorsioni, il mercato della droga e delle armi, sono attività illecite transitate nella nostra città arrecando lutti, danno e pregiudizio, determinando, a torto o a ragione, il commissariamento degli organi comunali e, di conseguenza, l’azzeramento di un’intera stagione politica. La mancata adozione della delibera di Consiglio comunale, la tacita rinuncia ad un riscatto solo apparentemente simbolico è il costo di una politica qualunquistica ed inconsapevole, il risultato della prevaricazione degli interessi personalistici che sviliscono un impegno che, invece, dovrebbe essere animato da forte senso civico».
«La lotta alla criminalità organizzata - aggiunge - è uno di quegli argomenti che dovrebbe vedere unite tutte le forze politiche di qualsivoglia colore, proprio per rafforzare il senso dello Stato, requisito fondamentale nell’impegno civico e politico. Manifesto, quindi, ampia solidarietà al consigliere comunale, Fabrizio Sotero, condividendone lo spirito, probabilmente accomunato dal medesimo valore che ha visto martiri tanti componenti delle forze dell’ordine insieme a magistrati in una lotta comune. La rimostranza per tale carenza non può riguardare un solo partito ma deve essere monito per una ripresa delle coscienze sopite nella più totale indifferenza sui temi politici e sociali, uno scatto di orgoglio di tutti i cittadini. Sono convinto che ancora una volta la politica ha perso un’occasione ineludibile di naturale unità per il riscatto, in questo caso, di una città ingiustamente vilipesa dalla criminalità organizzata».
Avv. Alessandro Moscatelli
Coordinatore API Trani
Martedì 9 Agosto 2011
«Un atto dovuto del Comune di Trani da consacrare in una delibera di Consiglio comunale, è stato frustrato dall’indifferenza. La lotta alla criminalità organizzata, la costituzione di parte civile nei relativi processi, l’affermazione del concetto di legalità sono prerogative che avrebbero dovuto stimolare la dignità e l’orgoglio dei rappresentanti dei cittadini della città di Trani, infangata da episodi criminosi negli anni ’70 – ’80». Dopo la presa di posizione del movimento La Giovane Italia (che era tra i promotori dell'iniziativa), ecco l'ira di Alleanza per l'Italia che punta l'indice accusatorio nei confronti dei consiglieri che non hanno garantito la permanenza del numero legale nel corso della riunione del 5 agosto.
In una nota a firma del segretario politico, Alessandro Moscatelli, ricorda che «Gli omicidi, le estorsioni, il mercato della droga e delle armi, sono attività illecite transitate nella nostra città arrecando lutti, danno e pregiudizio, determinando, a torto o a ragione, il commissariamento degli organi comunali e, di conseguenza, l’azzeramento di un’intera stagione politica. La mancata adozione della delibera di Consiglio comunale, la tacita rinuncia ad un riscatto solo apparentemente simbolico è il costo di una politica qualunquistica ed inconsapevole, il risultato della prevaricazione degli interessi personalistici che sviliscono un impegno che, invece, dovrebbe essere animato da forte senso civico».
«La lotta alla criminalità organizzata - aggiunge - è uno di quegli argomenti che dovrebbe vedere unite tutte le forze politiche di qualsivoglia colore, proprio per rafforzare il senso dello Stato, requisito fondamentale nell’impegno civico e politico. Manifesto, quindi, ampia solidarietà al consigliere comunale, Fabrizio Sotero, condividendone lo spirito, probabilmente accomunato dal medesimo valore che ha visto martiri tanti componenti delle forze dell’ordine insieme a magistrati in una lotta comune. La rimostranza per tale carenza non può riguardare un solo partito ma deve essere monito per una ripresa delle coscienze sopite nella più totale indifferenza sui temi politici e sociali, uno scatto di orgoglio di tutti i cittadini. Sono convinto che ancora una volta la politica ha perso un’occasione ineludibile di naturale unità per il riscatto, in questo caso, di una città ingiustamente vilipesa dalla criminalità organizzata».
Avv. Alessandro Moscatelli
Coordinatore API Trani
Martedì 9 Agosto 2011
Vito Porcelli:"Lungi da noi l’idea di polemizzare tale affermazione"
In riferimento al comunicato del Governatore Vendola del 24 corr. “Il mondo che vorrei, ricuciamo il ns. territorio", API interviene.
A cura di Redazione
In riferimento al comunicato del Governatore Vendola del 24 corr. “Il mondo che vorrei, ricuciamo il ns. territorio “, apprezziamo la lodevole iniziativa del progetto regionale di ben 10 milioni di euro, finalizzato alla riconversione di cave di pietra dismesse (condizione che le tante amministrazioni regionali succedutesi avrebbero dovuto, a tempo debito, organizzare, così come da molti lustri accade in altre regioni), ma non possiamo esimerci dal rimarcare che la questione delle cave di pietra merita sicuramente un’analisi molto più conoscitiva.
Intanto occorre precisare che asserire che “la Puglia è la sede della seconda industria estrattiva nazionale e nell’artigianato e nell’industria della pietra” è ormai un nostalgico ricordo dei tempi che furono !Trani, per decenni polo di produzione a livello mondiale, è ridotta ad una desolante desertica piazza abitata solo imprenditori senza commesse ed operai licenziati (circa 1200)La mancanza di nuove cave e l’effetto euro hanno demolito un intero comparto produttivo, fiore all’occhiello nazionale.Ecco l’altra considerazione che rivolgiamo ai nostri Governanti: è stato previsto lo stanziamento per l’incentivazione ed il finanziamento per l’apertura di nuove cave?Attualmente l’unico distretto produttivo è rimasto quello del bacino di Apricena che, oltre ad aver dettato legge negli ultimi vent’anni, come in passato da noi dichiarato già alla stampa (venendo meno le cave di Trani e zone limitrofe murgesi, Apricena era rimasta l’unica piazza di approvvigionamento per le segherie pugliesi), ultimamente ha rivolto l’attenzione solo ed esclusivamente al mercato cinese, acquirente di quantità pazzesche di materia prima, privando, quindi, l’acquisto di materia prima da parte degli utilizzatori locali.La suddetta situazione è altamente drammatica ed i ridottissimi tempi di sopravvivenza degli imprenditori imporrebbero iniziative esaustive entro brevissimo tempo.Inoltre, lo stanziamento di cui sopra e gli “strumenti conoscitivi, cartografici, documentali dello stato geo-morfologico dei nostri terreni, di cui si è dotata la Regione, terranno conto dei siti interessati da presunti giacimenti di rifiuti tossici (cave dismesse utilizzate da individui senza scrupoli per lo stoccaggio di materiali nocivi), di cui in passato da più parti si sono sollevati inquietanti interrogativi ?Il comunicato Presidenziale recita anche che “le possibilità di bonificare, di mettere in sicurezza e di trasformare quelle cavità in luoghi naturalisticamente attrattivi e turisticamente intelligenti, sono molteplici””Lungi da noi l’idea di polemizzare tale affermazione; tuttavia, non ritenendo che le cave, una volta riempite, possano essere consideratenaturalisticamente attrattive e turisticamente intelligenti, riteniamo che una riconversione in aree produttive possa significare offrire nuove realtà imprenditoriali, potendo sfruttare la bellezza, la ricchezza della nostra splendida terra.Un esempio su tutti: importiamo carne e latte dall’estero. Perché allora non favorire la nascita di aziende zootecniche evolute, sulla base di quella apparsa in televisione qualche giorno fa?A meno che non si voglia conservare il rigido protocollo dell’infruttuoso Parco dell’Alta Murgia come mero ricordo “paesaggistico” !
Vito Porcelli
Direttivo Trani Alleanza per l’Italia
Martedì 31 maggio 2011
Botta e risposta tra l’avv. Moscatelli (API) e Alessandro Bove (Azienda.Net)
Rettifica a rettifica
A cura di Redazione
Nel comunicato diffuso da Alleanza per l’Italia, in persona del coordinatore cittadino avv. Alessandro Moscatelli, non si è data diffusione di alcuna notizia inesatta o ingiustamente lesiva.
La formazione politica di cui innanzi ha voluto manifestare perplessità in ordine alla gestione delle notizie riguardanti l’attività istituzionale del Comune di Trani, peraltro già oggetto di critica anche da parte di altre forze politiche, in particolare, in ordine alla inoperatività dell’albo pretorio telematico.
L’ultimo comunicato era, nel contempo, una doglianza manifestata all’assessore del ramo competente al quale è stata anche lanciata la proposta di utilizzare il network per dare la massima diffusione alle iniziative dell’amministrazione così esercitando legittimamente un diritto di critica che è fisiologico nella diatriba tra maggioranza e opposizione e che attiene alla libera manifestazione del pensiero.
La mancata diffusione sul sito istituzionale della documentazione relativa al forum sulla rigenerazione urbana è, infatti, un’omissione dell’ente comunale, come affermato dallo stesso rettificante (“dal Comune di Trani non è giunta alcuna richiesta di pubblicazione sul sito ufficiale e in qualità di gestori del sito non ci è permesso pubblicare in maniera arbitraria documenti o allegati”).
Né corrisponde ad un’inesattezza che la documentazione del forum è stata pubblicata da giornalisti di una testata locale che, guarda caso, è gestita dalla stessa società che si occupa del sito istituzionale del Comune di Trani, come confermato dalla stessa ditta rettificante (“affidataria dell’incarico di “progettazione, gestione e aggiornamento del sito internet comunale”).
Probabilmente abbiamo errato nell’indicare l’affidatario dell’incarico come società e non come ditta individuale e di tanto chiediamo scusa.
Non mettevamo in alcun dubbio che il flusso e la gestione dei contenuti utilizzati dalla azienda rettificante per la gestione dei siti internet dei propri clienti fossero completamente differenziati rispetto al trattamento delle informazioni pubblicate sulle testate giornalistiche gestite.
E’, però, indiscutibile che sul sito web della testata giornalistica che ha diffuso la documentazione del forum, è indicato che la redazione della testata medesima ha la stessa sede legale dell’azienda affidataria del servizio del sito comunale e tra i componenti della redazione stessa vi anche il titolare della ditta affidataria ed odierna rettificante.
In sintesi, il rettificante è al tempo stesso, titolare della predetta ditta affidataria del Comune di Trani ed uno dei redattori della testata giornalistica cliente: sono dati di fatto pubblicamente divulgati ed acquisiti.
Peraltro con il solito garbo che sempre adottiamo nei nostri comunicati, non avevamo fatto nomi e leso l’immagine di chicchesia mentre a tanto ha provveduto l’azienda odierna rettificante amplificando la portata della notizia e discutendo della sua immagine oltre che di quella del nostro rappresentante cittadino.
Distinti saluti.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv.Alessandro Moscatelli
Martedì 31 maggio 2011
Trani:"Apprezzabile la valorizzazione centro storico"
Moscatelli (API) denuncia una situazione di degrado che non passa inosservata
A cura di Redazione
La valorizzazione del centro storico ai fini dello sviluppo turistico della città di Trani è una scelta politica di carattere prioritario ed è senza dubbio apprezzabile lo sforzo della amministrazione comunale di rendere maggiormente gradevoli e fruibili alcuni spazi del borgo antico.
L’oggetto della tutela, però, non può essere limitato ad alcune piazze ma deve necessariamente concernere un piano globale dell’intera area attraverso l’adozione di strumenti di salvaguardia che si estendano alla sicurezza, all’ordine pubblico, all’igiene urbana, all’abusivismo edilizio, alla viabilità ed ai parcheggi, alle isole pedonali, alla ricezione turistico - alberghiera, all’attività di promozione turistica e di marketing.
Un piano che richiede una preventiva analisi, uno studio di fattibilità, una proposta progettuale che tenga conto anche delle esigenze dei residenti e degli esercenti commerciali del centro storico: piano a cui l’attuale amministrazione non ha mai pensato preferendo vivere alla giornata attraverso opere estemporanee che raccolgono consenso e gettano fumo negli occhi ai cittadini ma rischiano di diventare cattedrali nel deserto in mancanza di interventi che interessino il centro storico nella sua globalità.
Mentre sono in corso le opere di rifacimento della Piazza Longobardi, ad esempio, Palazzo Vischi è abbandonato a se stesso, l’intera zona retrostante, cosiddetta “della Galera”, è lugubre e fatiscente. Le strade del centro storico pullulano di extracomunitari (… in regola con il permesso di soggiorno? con regolare contratto di locazione?), spesso abitanti in vecchie palazzine anche pericolanti.
Sta per incominciare un’altra stagione estiva ed ancora una volta vige lo strumento della improvvisazione.
Il rilancio del centro storico non passa solo attraverso la realizzazione di opere di ristrutturazione di alcuni siti ma investe necessariamente la fruibilità e la vivibilità dell’intera area anche attraverso la realizzazione di percorsi tematici di carattere storico-culturale e, perché no, artigianale, commerciale, gastronomico, che non siano limitati ad alcune giornate dell’anno (… l’ultima è stata la giornata FAI di primavera!).
Ad esempio, i siti giudiziari, che in virtù di una scellerata quanto improvvisata idea qualcuno avrebbe voluto trasferire in altra sede, potrebbero essere il volano della frequentazione diurna combinata ad un percorso tematico, di carattere storico – culturale, incentrato sulla storia della amministrazione della giustizia a Trani attraverso l’allestimento di una pinacoteca previa ricerca di antichi testi nella biblioteca comunale o in quella del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, che si potrebbe affidare a giovani laureati o laureandi con attività di tirocinio formativo o istituendo, ad esempio, un concorso a premi.
E’ solo un’idea che vogliamo lanciare e che sarà oggetto del programma del nostro movimento politico per le prossime consultazioni elettorali perché riteniamo che lo sviluppo turistico della città, fondato sulla realizzazione di piazze per lo struscio e di ristoranti e pizzerie, è destinato a fallire.
Martedì 26 aprile 2011
La valorizzazione del centro storico ai fini dello sviluppo turistico della città di Trani è una scelta politica di carattere prioritario ed è senza dubbio apprezzabile lo sforzo della amministrazione comunale di rendere maggiormente gradevoli e fruibili alcuni spazi del borgo antico.
L’oggetto della tutela, però, non può essere limitato ad alcune piazze ma deve necessariamente concernere un piano globale dell’intera area attraverso l’adozione di strumenti di salvaguardia che si estendano alla sicurezza, all’ordine pubblico, all’igiene urbana, all’abusivismo edilizio, alla viabilità ed ai parcheggi, alle isole pedonali, alla ricezione turistico - alberghiera, all’attività di promozione turistica e di marketing.
Un piano che richiede una preventiva analisi, uno studio di fattibilità, una proposta progettuale che tenga conto anche delle esigenze dei residenti e degli esercenti commerciali del centro storico: piano a cui l’attuale amministrazione non ha mai pensato preferendo vivere alla giornata attraverso opere estemporanee che raccolgono consenso e gettano fumo negli occhi ai cittadini ma rischiano di diventare cattedrali nel deserto in mancanza di interventi che interessino il centro storico nella sua globalità.
Mentre sono in corso le opere di rifacimento della Piazza Longobardi, ad esempio, Palazzo Vischi è abbandonato a se stesso, l’intera zona retrostante, cosiddetta “della Galera”, è lugubre e fatiscente. Le strade del centro storico pullulano di extracomunitari (… in regola con il permesso di soggiorno? con regolare contratto di locazione?), spesso abitanti in vecchie palazzine anche pericolanti.
Sta per incominciare un’altra stagione estiva ed ancora una volta vige lo strumento della improvvisazione.
Il rilancio del centro storico non passa solo attraverso la realizzazione di opere di ristrutturazione di alcuni siti ma investe necessariamente la fruibilità e la vivibilità dell’intera area anche attraverso la realizzazione di percorsi tematici di carattere storico-culturale e, perché no, artigianale, commerciale, gastronomico, che non siano limitati ad alcune giornate dell’anno (… l’ultima è stata la giornata FAI di primavera!).
Ad esempio, i siti giudiziari, che in virtù di una scellerata quanto improvvisata idea qualcuno avrebbe voluto trasferire in altra sede, potrebbero essere il volano della frequentazione diurna combinata ad un percorso tematico, di carattere storico – culturale, incentrato sulla storia della amministrazione della giustizia a Trani attraverso l’allestimento di una pinacoteca previa ricerca di antichi testi nella biblioteca comunale o in quella del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, che si potrebbe affidare a giovani laureati o laureandi con attività di tirocinio formativo o istituendo, ad esempio, un concorso a premi.
E’ solo un’idea che vogliamo lanciare e che sarà oggetto del programma del nostro movimento politico per le prossime consultazioni elettorali perché riteniamo che lo sviluppo turistico della città, fondato sulla realizzazione di piazze per lo struscio e di ristoranti e pizzerie, è destinato a fallire.
Martedì 26 aprile 2011
Trani, Via Di Vittorio trasformata in un bagno
A cura di Redazione
«Abbiamo apprezzato molto la campagna di sensibilizzazione di un'associazione di commercianti che si è impegnata a raccogliere i rifiuti del dopo mercato del martedì. Dobbiamo, però, segnalare che i risultati non sono affatto positivi ma siamo convinti che la responsabilità non è da addebitare ai soli commercianti. Le fotografie inviateci dai cittadini della zona evidenziano lo stato di Via Di Vittorio alle ore 13.30 di martedì 22 febbraio. Lungo la strada sono rimasti stracci, scatole e, scandalosamente, sacchetti di plastica contenenti urina e feci umane».
La denuncia è di Alleanza per l'Italia. Nella nota le considerazioni di Alessandro Moscatelli: «osservando le foto dei cittadini che alleghiamo e mettiamo a disposizione della stampa, anche l'ingresso di una villa privata che si affaccia sulla Via di Vittorio è ricettacolo di bisogni umani con tanto di fazzolettini di carta usati. Il mercato settimanale non s'ha da fare sulla Via Di Vittorio ed, in particolare, nei pressi della sede degli Operatori Emergenza Radio. L'amministrazione non può tollerare uno scempio del genere, consapevole della mancanza di servizi igienici e della inidoneità della strada pubblica in questione (Via Di Vittorio) ad ospitare l'area mercatale. Invitiamo l'amministrazione a prendere ogni più opportuno provvedimento affinchè sia sgomberata la Via Di Vittorio dalle bancarelle del mercato settimanale prevedendo aree attrezzate per tale scopo».
Avv. Allessandro Moscatelli
Coordinatore Api Trani
Mercoledì 23 Febbraio 2011
«Abbiamo apprezzato molto la campagna di sensibilizzazione di un'associazione di commercianti che si è impegnata a raccogliere i rifiuti del dopo mercato del martedì. Dobbiamo, però, segnalare che i risultati non sono affatto positivi ma siamo convinti che la responsabilità non è da addebitare ai soli commercianti. Le fotografie inviateci dai cittadini della zona evidenziano lo stato di Via Di Vittorio alle ore 13.30 di martedì 22 febbraio. Lungo la strada sono rimasti stracci, scatole e, scandalosamente, sacchetti di plastica contenenti urina e feci umane».
La denuncia è di Alleanza per l'Italia. Nella nota le considerazioni di Alessandro Moscatelli: «osservando le foto dei cittadini che alleghiamo e mettiamo a disposizione della stampa, anche l'ingresso di una villa privata che si affaccia sulla Via di Vittorio è ricettacolo di bisogni umani con tanto di fazzolettini di carta usati. Il mercato settimanale non s'ha da fare sulla Via Di Vittorio ed, in particolare, nei pressi della sede degli Operatori Emergenza Radio. L'amministrazione non può tollerare uno scempio del genere, consapevole della mancanza di servizi igienici e della inidoneità della strada pubblica in questione (Via Di Vittorio) ad ospitare l'area mercatale. Invitiamo l'amministrazione a prendere ogni più opportuno provvedimento affinchè sia sgomberata la Via Di Vittorio dalle bancarelle del mercato settimanale prevedendo aree attrezzate per tale scopo».
Avv. Allessandro Moscatelli
Coordinatore Api Trani
Mercoledì 23 Febbraio 2011
Alleanza per l’Italia apre i battenti anche a Trani
A cura di Redazione
Lo scorso 26 novembre si è tenuta presso il Palazzo Galleria di Piazza della Repubblica la presentazione del movimento politico Alleanza per l’Italia – Sezione di Trani alla presenza del vice presidente nazionale nonché coordinatore regionale On.le Pino Pisicchio.
Sono state affrontante alcune problematiche locali: Vito Porcelli ha parlato della crisi del settore lapideo entrando nel merito delle cause e lanciando proposte per il tentativo di ripresa del settore, Gianni Tarricone criticando la politica locale del turismo orientata ad un “turismo mordi e fuggi” ha proposto alternative concrete per un maggior sviluppo mediante interventi sulla costa ed iniziative di spessore culturale.
Il coordinatore cittadino, avv. Alessandro Moscatelli, ha invece fatto una panoramica sulla politica locale sottolineando il preoccupante allontanamento dei cittadini da una politica vuota di contenuti, alimentata da bieche contrapposizioni e priva di un confronto dialettico che sia veramente costruttivo con la tendenza ad estromettere le minoranze che, invece, appaiono la linfa per la nascita di una terza via alternativa ad un bipolarismo virtuale, imposto dalla legge elettorale. A Trani la tendenza a ricercare un’alternativa sta crescendo nell’associazionismo, nei partiti centristi ed anche nella stessa maggioranza.
API, pur collocandosi nel centro sinistra non per scelta ideologica ma per condivisione di programmi, rivendica la sua rigorosa autonomia e si apre al confronto sia con le associazioni ed i movimenti civici che con i partiti, alla ricerca di una vera alternativa politica per la città di Trani, alternativa di idee e di uomini.
L’On.le Pino Pisicchio ha, infine, fatto accenno ai temi della politica nazionale e si è complimentato per l’attività svolta dalla Sezione di Trani di API che ha iniziato la campagna di adesioni.
Nell’occasione è stata ufficializzata la nomina dell’Avv. Alessandro Moscatelli nel Direttivo Regionale di API.
Il prossimo evento di API riguarderà la presentazione del documento politico programmatico e la nomina del direttivo cittadino.
Contatti mail: [email protected]
ASCOLTA LA PRESENTAZIONE INTEGRALE
Il Coordinamento cittadino
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 26 Novembre 2010
Lo scorso 26 novembre si è tenuta presso il Palazzo Galleria di Piazza della Repubblica la presentazione del movimento politico Alleanza per l’Italia – Sezione di Trani alla presenza del vice presidente nazionale nonché coordinatore regionale On.le Pino Pisicchio.
Sono state affrontante alcune problematiche locali: Vito Porcelli ha parlato della crisi del settore lapideo entrando nel merito delle cause e lanciando proposte per il tentativo di ripresa del settore, Gianni Tarricone criticando la politica locale del turismo orientata ad un “turismo mordi e fuggi” ha proposto alternative concrete per un maggior sviluppo mediante interventi sulla costa ed iniziative di spessore culturale.
Il coordinatore cittadino, avv. Alessandro Moscatelli, ha invece fatto una panoramica sulla politica locale sottolineando il preoccupante allontanamento dei cittadini da una politica vuota di contenuti, alimentata da bieche contrapposizioni e priva di un confronto dialettico che sia veramente costruttivo con la tendenza ad estromettere le minoranze che, invece, appaiono la linfa per la nascita di una terza via alternativa ad un bipolarismo virtuale, imposto dalla legge elettorale. A Trani la tendenza a ricercare un’alternativa sta crescendo nell’associazionismo, nei partiti centristi ed anche nella stessa maggioranza.
API, pur collocandosi nel centro sinistra non per scelta ideologica ma per condivisione di programmi, rivendica la sua rigorosa autonomia e si apre al confronto sia con le associazioni ed i movimenti civici che con i partiti, alla ricerca di una vera alternativa politica per la città di Trani, alternativa di idee e di uomini.
L’On.le Pino Pisicchio ha, infine, fatto accenno ai temi della politica nazionale e si è complimentato per l’attività svolta dalla Sezione di Trani di API che ha iniziato la campagna di adesioni.
Nell’occasione è stata ufficializzata la nomina dell’Avv. Alessandro Moscatelli nel Direttivo Regionale di API.
Il prossimo evento di API riguarderà la presentazione del documento politico programmatico e la nomina del direttivo cittadino.
Contatti mail: [email protected]
ASCOLTA LA PRESENTAZIONE INTEGRALE
Il Coordinamento cittadino
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 26 Novembre 2010
Trani, venerdì la sezione cittadina di Alleanza per l'Italia incontra l'onorevole Pino Pisicchio
A cura di Redazione
La sezione di Trani di Alleanza per l’Italia, affidata al coordinatore Avv. Alessandro Moscatelli, nell’ottica del manifesto nazionale, intende pianificare una bozza di programma delle problematiche da affrontare per il buongoverno della città con riferimento alla persona ed alla famiglia, all’economia ed all’impresa, al lavoro ed al sociale.
API si affida al principio della democrazia partecipata per essere vicina alla gente ed alle associazioni spontanee per la crescita e lo sviluppo della città di Trani.
La presentazione del movimento alla città avverrà il giorno 26 Novembre 2010 alle ore 18.30 in Trani presso il salone della Galleria di Piazza della Repubblica. Interverrà l’On.le Pino Pisicchio, Vice presidente nazionale e coordinatore regionale del movimento politico API.
Il coordinatore cittadino
Alessandro Moscatelli
Mercoledì 24 Novembre 2010
La sezione di Trani di Alleanza per l’Italia, affidata al coordinatore Avv. Alessandro Moscatelli, nell’ottica del manifesto nazionale, intende pianificare una bozza di programma delle problematiche da affrontare per il buongoverno della città con riferimento alla persona ed alla famiglia, all’economia ed all’impresa, al lavoro ed al sociale.
API si affida al principio della democrazia partecipata per essere vicina alla gente ed alle associazioni spontanee per la crescita e lo sviluppo della città di Trani.
La presentazione del movimento alla città avverrà il giorno 26 Novembre 2010 alle ore 18.30 in Trani presso il salone della Galleria di Piazza della Repubblica. Interverrà l’On.le Pino Pisicchio, Vice presidente nazionale e coordinatore regionale del movimento politico API.
Il coordinatore cittadino
Alessandro Moscatelli
Mercoledì 24 Novembre 2010
API Trani - La "squalificazione" urbanistica della città di Trani.
Più volte abbiamo avuto occasione di criticare l’operato dell’amministrazione in ordine alla “squalificazione” urbanistica dei quartieri periferici della città di Trani con riferimento, in particolare, alla zona stadio.
Purtroppo, il degrado e l’inadeguatezza dell’impianto urbanistico della città si estende anche nella zona di Via Cappuccini e di Via Torrente Antico dove i cittadini sono costretti a convivere con gli opifici ivi esistenti e con conseguenti immissioni rumorose e polveri nell’aria.
Le attività produttive insistenti nella zona sono state ormai assorbite nel contesto urbano con impatto negativo da tutti i punti di vista.
Abbiamo raccolto le legittime doglianze dei cittadini residenti in Via Cappuccini, così sintetizzate in una missiva all’Ill.mo Sig. Sindaco di Trani:
“all’atto dell’acquisto delle unità immobiliari, l’impresa costruttrice aveva assicurato che l’intera zona degli erigendi fabbricati sarebbe stata urbanizzata e trasformata in quartiere residenziale. Sembrava imminente, infatti, la chiusura degli opifici industriali con sede alla Via Torrente Antico. Sta di fatto che da anni e, negli ultimi tempi in particolare, le aziende che esercitano attività di produzione e commercializzazione di materiale lapideo, oltre a produrre polveri in quantità insopportabile, causano immissioni rumorose anche nelle ore notturne. L’intensità delle immissioni è ancor più avvertita nel periodo estivo quando finestre e balconi sono lasciati aperti per il caldo. I sottoscritti sono a richiedere alla S.V. Ill.ma un intervento per evitare che le attività industriali di cui sopra creino nocumento agli abitanti della zona e, nel contempo, chiarimenti circa l’inspiegabile permanenza di attività produttive a contatto con le residenze abitative”.
L’amministrazione persevera nell’atteggiamento agnostico ed insensibile nei confronti delle esigenze dei cittadini, occupandosi di far bella Trani solo nel centro storico per diletto dei forestieri canterini ma la città, da qualche secolo, si è estesa oltre le mura di Federico II.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 9 Novembre 2010
Purtroppo, il degrado e l’inadeguatezza dell’impianto urbanistico della città si estende anche nella zona di Via Cappuccini e di Via Torrente Antico dove i cittadini sono costretti a convivere con gli opifici ivi esistenti e con conseguenti immissioni rumorose e polveri nell’aria.
Le attività produttive insistenti nella zona sono state ormai assorbite nel contesto urbano con impatto negativo da tutti i punti di vista.
Abbiamo raccolto le legittime doglianze dei cittadini residenti in Via Cappuccini, così sintetizzate in una missiva all’Ill.mo Sig. Sindaco di Trani:
“all’atto dell’acquisto delle unità immobiliari, l’impresa costruttrice aveva assicurato che l’intera zona degli erigendi fabbricati sarebbe stata urbanizzata e trasformata in quartiere residenziale. Sembrava imminente, infatti, la chiusura degli opifici industriali con sede alla Via Torrente Antico. Sta di fatto che da anni e, negli ultimi tempi in particolare, le aziende che esercitano attività di produzione e commercializzazione di materiale lapideo, oltre a produrre polveri in quantità insopportabile, causano immissioni rumorose anche nelle ore notturne. L’intensità delle immissioni è ancor più avvertita nel periodo estivo quando finestre e balconi sono lasciati aperti per il caldo. I sottoscritti sono a richiedere alla S.V. Ill.ma un intervento per evitare che le attività industriali di cui sopra creino nocumento agli abitanti della zona e, nel contempo, chiarimenti circa l’inspiegabile permanenza di attività produttive a contatto con le residenze abitative”.
L’amministrazione persevera nell’atteggiamento agnostico ed insensibile nei confronti delle esigenze dei cittadini, occupandosi di far bella Trani solo nel centro storico per diletto dei forestieri canterini ma la città, da qualche secolo, si è estesa oltre le mura di Federico II.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 9 Novembre 2010
Moscatelli: Affidamento dei servizi a terzi e violazioni implicite.
A cura di Redazione
Il 14 giugno scorso avevamo diramato un comunicato stampa nel quale, con evidente spirito polemico, criticavamo le modalità della bitumazione delle strade parlando sarcasticamente di asfalto “low cost”: critiche, purtroppo, rivelatesi verità incontestabili atteso che le strade della città, con le prime precipitazioni meteoriche autunnali, mostrano nuovamente buche pericolose e pozzanghere per la circolazione veicolare e pedonale.
Avevamo anche lanciato l’idea del ripristino del cantiere comunale che sicuramente sarebbe stato più efficiente e tempestivo rispetto agli interventi dei terzi concessionari tenuto conto dei risultati che ora sono sotto gli occhi di tutti i cittadini: un’idea che nei giorni scorsi è piaciuta anche al Sindaco che ne ha parlato in una trasmissione televisiva e ad un anziano, nostalgico ed esperto consigliere comunale della maggioranza.
Invero la gestione diretta dei servizi non è assolutamente impraticabile in una città di dimensioni medio-piccole in cui operano anche due aziende di capitale pubblico ed, anzi, potrebbe essere l’occasione per creare posti di lavoro garantendo pari opportunità di accesso piuttosto che affidare in convenzione a terzi servizi che rientrano nell’attività propria delle due aziende speciali.
Era proprio indispensabile, ad esempio, affidare il servizio della raccolta differenziata ad una società cooperativa forestiera?
Probabilmente sono necessarie particolari competenze professionali e capacità imprenditoriali, che i tranesi non hanno, per raccogliere i cartoni per strada e conferirli negli appositi siti.
I soliti ignoti potrebbero pensare al solito luogo comune che l’affidamento della gestione dei servizi a terzi potrebbe essere un espediente per favorire l’assunzione di lavoratori locali ma a loro rispondiamo che ciò non è possibile perché, in tal caso, si violerebbero i principi della pari opportunità e trasparenza, bypassando la selezione pubblica.
Non siamo soliti criticare l’operato dell’amministrazione senza porre alcunché di costruttivo e, quindi, lanciamo una proposta: considerato che la crisi economica si è abbattuta anche nel settore dell’edilizia ed a Trani e vi sono centinaia di operai edili in disoccupazione, perché non proporre, mediante incentivi agli imprenditori che si occuperanno di realizzare le opere di urbanizzazione secondaria nei PUE (scuole, impianti sportivi, chiese, piazze, uffici, mercati, etc.), l’assunzione di squadre di cottimisti tranesi o il subappalto a piccoli imprenditori locali per le opere ed i servizi correlati (carpenteria, impianti idraulici, elettrici, serramenti, etc.?
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 2 Novembre 2010
Il 14 giugno scorso avevamo diramato un comunicato stampa nel quale, con evidente spirito polemico, criticavamo le modalità della bitumazione delle strade parlando sarcasticamente di asfalto “low cost”: critiche, purtroppo, rivelatesi verità incontestabili atteso che le strade della città, con le prime precipitazioni meteoriche autunnali, mostrano nuovamente buche pericolose e pozzanghere per la circolazione veicolare e pedonale.
Avevamo anche lanciato l’idea del ripristino del cantiere comunale che sicuramente sarebbe stato più efficiente e tempestivo rispetto agli interventi dei terzi concessionari tenuto conto dei risultati che ora sono sotto gli occhi di tutti i cittadini: un’idea che nei giorni scorsi è piaciuta anche al Sindaco che ne ha parlato in una trasmissione televisiva e ad un anziano, nostalgico ed esperto consigliere comunale della maggioranza.
Invero la gestione diretta dei servizi non è assolutamente impraticabile in una città di dimensioni medio-piccole in cui operano anche due aziende di capitale pubblico ed, anzi, potrebbe essere l’occasione per creare posti di lavoro garantendo pari opportunità di accesso piuttosto che affidare in convenzione a terzi servizi che rientrano nell’attività propria delle due aziende speciali.
Era proprio indispensabile, ad esempio, affidare il servizio della raccolta differenziata ad una società cooperativa forestiera?
Probabilmente sono necessarie particolari competenze professionali e capacità imprenditoriali, che i tranesi non hanno, per raccogliere i cartoni per strada e conferirli negli appositi siti.
I soliti ignoti potrebbero pensare al solito luogo comune che l’affidamento della gestione dei servizi a terzi potrebbe essere un espediente per favorire l’assunzione di lavoratori locali ma a loro rispondiamo che ciò non è possibile perché, in tal caso, si violerebbero i principi della pari opportunità e trasparenza, bypassando la selezione pubblica.
Non siamo soliti criticare l’operato dell’amministrazione senza porre alcunché di costruttivo e, quindi, lanciamo una proposta: considerato che la crisi economica si è abbattuta anche nel settore dell’edilizia ed a Trani e vi sono centinaia di operai edili in disoccupazione, perché non proporre, mediante incentivi agli imprenditori che si occuperanno di realizzare le opere di urbanizzazione secondaria nei PUE (scuole, impianti sportivi, chiese, piazze, uffici, mercati, etc.), l’assunzione di squadre di cottimisti tranesi o il subappalto a piccoli imprenditori locali per le opere ed i servizi correlati (carpenteria, impianti idraulici, elettrici, serramenti, etc.?
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 2 Novembre 2010
Comitato provinciale per Alleanza per l’Italia: Moscatelli nuovo coordinamento
A cura di Redazione
"Nell’incontro con i delegati locali di Alleanza per l’Italia (API), tenutosi presso il Nicotel di Bisceglie lo scorso 29 ottobre, il coordinatore regionale, On.le Pino Pisicchio, dopo aver discusso sulle linee politiche, programmatiche ed organizzative, ha aperto ufficialmente la campagna di adesioni nella provincia BAT, sottolineando la rigorosa autonomia del nuovo movimento politico centrista che, nell’attuale sistema bipolaristico, si colloca nel sistema di alleanze nell’ambito del centro-sinistra.
Nel corso dell’incontro sono stati nominati i componenti del primo comitato provinciale della BAT nelle persone di Giacinto Capodivento (Trinitapoli), Mario Catalano (Bisceglie), Antonello Damato (Barletta), prof. avv. Giuseppe Losappio (Andria), avv. Alessandro Moscatelli (Trani), ai quali è affidato il compito di organizzare la campagna di adesioni e traghettare il movimento fino a quello che sarà il primo congresso provinciale del partito".
Avv. Alessandro Moscatelli
Alleanza per l’Italia Trani
Sabato 30 Ottobre 2010
"Nell’incontro con i delegati locali di Alleanza per l’Italia (API), tenutosi presso il Nicotel di Bisceglie lo scorso 29 ottobre, il coordinatore regionale, On.le Pino Pisicchio, dopo aver discusso sulle linee politiche, programmatiche ed organizzative, ha aperto ufficialmente la campagna di adesioni nella provincia BAT, sottolineando la rigorosa autonomia del nuovo movimento politico centrista che, nell’attuale sistema bipolaristico, si colloca nel sistema di alleanze nell’ambito del centro-sinistra.
Nel corso dell’incontro sono stati nominati i componenti del primo comitato provinciale della BAT nelle persone di Giacinto Capodivento (Trinitapoli), Mario Catalano (Bisceglie), Antonello Damato (Barletta), prof. avv. Giuseppe Losappio (Andria), avv. Alessandro Moscatelli (Trani), ai quali è affidato il compito di organizzare la campagna di adesioni e traghettare il movimento fino a quello che sarà il primo congresso provinciale del partito".
Avv. Alessandro Moscatelli
Alleanza per l’Italia Trani
Sabato 30 Ottobre 2010
Avv. Moscatelli - API: La politica e la povertà. L'effimero e la realtà.
Il monito di S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Vescovo di Trani – Barletta – Bisceglie, sul problema della povertà non può essere trascurato dalla politica ma, piuttosto, deve costituire un incentivo per indirizzare ogni sforzo verso la creazione di concrete opportunità per chi vive in stato di bisogno.
Se la carità cristiana è al centro del messaggio evangelico, il principio costituzionale della solidarietà politica, economica e sociale deve essere garantito.
Secondo l’ISTAT, nel 2009 in Italia le famiglie in condizioni di poverta' relativa (calcolata sulla base di una soglia convenzionale, detta linea di poverta', che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi) sono 2 milioni 657 mila e rappresentano il 10,8% delle famiglie residenti; si tratta di 7 milioni 810 mila persone povere, il 13,1% dell'intera popolazione; mentre 1.162.000 famiglie (il 4,7% delle famiglie residenti) risultano in condizione di poverta' assoluta (la poverta' assoluta rileva l'incapacita' di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita "minimo accettabile" nel contesto di appartenenza) per un totale di 3 milioni e 74 mila individui (il 5,2% dell'intera popolazione).
La percezione delle problematiche dei cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà, avvertita immediatamente dalla Chiesa che opera in prima linea ed ha lanciato il segnale, non può essere trascurata dalle istituzioni locali chiamate a rafforzare le iniziative nel settore delle politiche sociali e del lavoro.
Il governo locale non sembra particolarmente virtuoso su queste tematiche ma tendenzialmente orientato all’effimero che, secondo qualcuno, giova alla città in termini economici e di sviluppo ma che, francamente, ai poveri ed ai disagiati non porta alcunchè.
Non tutti i tranesi sono gai per quel cantante inglese per il quale tanto danaro pubblico si sta spendendo!
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 13 settembre 2010
Se la carità cristiana è al centro del messaggio evangelico, il principio costituzionale della solidarietà politica, economica e sociale deve essere garantito.
Secondo l’ISTAT, nel 2009 in Italia le famiglie in condizioni di poverta' relativa (calcolata sulla base di una soglia convenzionale, detta linea di poverta', che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi) sono 2 milioni 657 mila e rappresentano il 10,8% delle famiglie residenti; si tratta di 7 milioni 810 mila persone povere, il 13,1% dell'intera popolazione; mentre 1.162.000 famiglie (il 4,7% delle famiglie residenti) risultano in condizione di poverta' assoluta (la poverta' assoluta rileva l'incapacita' di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita "minimo accettabile" nel contesto di appartenenza) per un totale di 3 milioni e 74 mila individui (il 5,2% dell'intera popolazione).
La percezione delle problematiche dei cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà, avvertita immediatamente dalla Chiesa che opera in prima linea ed ha lanciato il segnale, non può essere trascurata dalle istituzioni locali chiamate a rafforzare le iniziative nel settore delle politiche sociali e del lavoro.
Il governo locale non sembra particolarmente virtuoso su queste tematiche ma tendenzialmente orientato all’effimero che, secondo qualcuno, giova alla città in termini economici e di sviluppo ma che, francamente, ai poveri ed ai disagiati non porta alcunchè.
Non tutti i tranesi sono gai per quel cantante inglese per il quale tanto danaro pubblico si sta spendendo!
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 13 settembre 2010
Avvocato Moscatelli: APi - I parcheggi a pagamento a Trani.
A cura di Redazione
Mentre i nostri amministratori si arrovellano per una, a quanto pare, tormentata soluzione definitiva dei parcheggi a pagamento a Trani, è curioso segnalare l’episodio di un automobilista forestiero il quale, parcheggiata l’autovettura su Corso Vitt. Emanuele e lasciati all’interno i propri congiunti, dopo aver vagato per circa mezz’ora alla ricerca di un grattino da posizionare sul cruscotto del veicolo, come da segnaletica verticale installata e da delimitazione degli spazi con strisce blu, chiedeva ad un passante: scusi, dove si acquistano i grattini?
La risposta è che a Trani non esiste alcuna regolamentazione dei parcheggi a pagamento.
Non è forse il caso di disinstallare la segnaletica dei parcheggi a pagamento esistente o, quanto meno, di coprire i segnali per evitare tali ridicoli inconvenienti?
Ciò detto, non possiamo nascondere che l’inerzia dell’amministrazione in materia di parcheggi a pagamento, oltre a perdere la proficua occasione della stagione estiva per rimpinguare le casse comunali, sta producendo due risultati oggettivi:
1) in questo momento storico di crisi congiunturale, ha sicuramente sottratto lavoro a chi è precario o disoccupato che, magari, avrebbe potuto provvisoriamente occuparsi di tale servizio;
2) ha causato e continua a causare perdite rinvenienti dal mancato introito dei parcheggi a pagamento.
Qualcuno ci taccerà di qualunquismo o di superficialità in quanto novelli conoscitori della materia ma se il risultato della esperienza di provetti amministratori è questo… stiamo a posto! E intanto il tempo se ne va.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 18 Agosto 2010
Mentre i nostri amministratori si arrovellano per una, a quanto pare, tormentata soluzione definitiva dei parcheggi a pagamento a Trani, è curioso segnalare l’episodio di un automobilista forestiero il quale, parcheggiata l’autovettura su Corso Vitt. Emanuele e lasciati all’interno i propri congiunti, dopo aver vagato per circa mezz’ora alla ricerca di un grattino da posizionare sul cruscotto del veicolo, come da segnaletica verticale installata e da delimitazione degli spazi con strisce blu, chiedeva ad un passante: scusi, dove si acquistano i grattini?
La risposta è che a Trani non esiste alcuna regolamentazione dei parcheggi a pagamento.
Non è forse il caso di disinstallare la segnaletica dei parcheggi a pagamento esistente o, quanto meno, di coprire i segnali per evitare tali ridicoli inconvenienti?
Ciò detto, non possiamo nascondere che l’inerzia dell’amministrazione in materia di parcheggi a pagamento, oltre a perdere la proficua occasione della stagione estiva per rimpinguare le casse comunali, sta producendo due risultati oggettivi:
1) in questo momento storico di crisi congiunturale, ha sicuramente sottratto lavoro a chi è precario o disoccupato che, magari, avrebbe potuto provvisoriamente occuparsi di tale servizio;
2) ha causato e continua a causare perdite rinvenienti dal mancato introito dei parcheggi a pagamento.
Qualcuno ci taccerà di qualunquismo o di superficialità in quanto novelli conoscitori della materia ma se il risultato della esperienza di provetti amministratori è questo… stiamo a posto! E intanto il tempo se ne va.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 18 Agosto 2010
Moscatelli - API: Incubo di una notte di ferragosto a Trani
A cura di Redazione
Un insolito quanto raccapricciante rientro per tanti tranesi e non che, nella notte di ferragosto, hanno gremito i luoghi di Porta Vassalla e di tutta la zona retrostante la Cattedrale per assistere allo spettacolo dei fuochi pirotecnici della Madonna della Assunta.
Dopo i fuochi, alle ore 00.30, il premio per i residenti della zona nord della città, recatisi diligentemente a piedi nei luoghi anzidetti, è stato quello di rientrare a casa, imbottigliati nel traffico veicolare a godersi la brezza poco salutare del monossido di carbonio dei tubi di scarico delle autovetture.
Le Vie Ognissanti, Prologo e Beltrani sono state intasate dal traffico a gogò ed i cantanti che si stavano esibendo sul palco di piazza Re Manfredi, si sono visti arrivare auto in mezzo al folto pubblico che stava assistendo al concerto.
In particolare Via Beltrani è stata oggetto di transito in controsenso da parte di centinaia di veicoli.
E’ stato uno spettacolo indecente vedere intere famiglie districarsi con i passeggini tra le autovetture con i bambini all’altezza delle marmitte.
Non tocca a noi giudicare il gesto di inciviltà degli automobilisti ma sicuramente qualcosa non ha funzionato nella gestione del traffico affidata a transenne incustodite lasciate per strada.
Le telecamere nelle zone videosorvegliate delle vie di cui innanzi potranno fornire materiale interessante alla Polizia Municipale, completamente assente negli orari notturni.
Auspichiamo che in città come quella di Trani, di grande vocazione turistica, siano previsti, per l’intera stagione estiva, turni straordinari di servizio nelle zone della “movida” tranese ed in quelle vie dove più concentrata è la presenza di turisti, pedoni ed esercizi ricettivi.
Né può essere una soluzione l’affidamento della gestione del traffico a vigilantes privati a pagamento che, pare, sia la regola nella zona del porto.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 18 Agosto 2010
Un insolito quanto raccapricciante rientro per tanti tranesi e non che, nella notte di ferragosto, hanno gremito i luoghi di Porta Vassalla e di tutta la zona retrostante la Cattedrale per assistere allo spettacolo dei fuochi pirotecnici della Madonna della Assunta.
Dopo i fuochi, alle ore 00.30, il premio per i residenti della zona nord della città, recatisi diligentemente a piedi nei luoghi anzidetti, è stato quello di rientrare a casa, imbottigliati nel traffico veicolare a godersi la brezza poco salutare del monossido di carbonio dei tubi di scarico delle autovetture.
Le Vie Ognissanti, Prologo e Beltrani sono state intasate dal traffico a gogò ed i cantanti che si stavano esibendo sul palco di piazza Re Manfredi, si sono visti arrivare auto in mezzo al folto pubblico che stava assistendo al concerto.
In particolare Via Beltrani è stata oggetto di transito in controsenso da parte di centinaia di veicoli.
E’ stato uno spettacolo indecente vedere intere famiglie districarsi con i passeggini tra le autovetture con i bambini all’altezza delle marmitte.
Non tocca a noi giudicare il gesto di inciviltà degli automobilisti ma sicuramente qualcosa non ha funzionato nella gestione del traffico affidata a transenne incustodite lasciate per strada.
Le telecamere nelle zone videosorvegliate delle vie di cui innanzi potranno fornire materiale interessante alla Polizia Municipale, completamente assente negli orari notturni.
Auspichiamo che in città come quella di Trani, di grande vocazione turistica, siano previsti, per l’intera stagione estiva, turni straordinari di servizio nelle zone della “movida” tranese ed in quelle vie dove più concentrata è la presenza di turisti, pedoni ed esercizi ricettivi.
Né può essere una soluzione l’affidamento della gestione del traffico a vigilantes privati a pagamento che, pare, sia la regola nella zona del porto.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 18 Agosto 2010
Le assunzioni silenziose delle municipalizzate.
A cura di Redazione
Le perplessità del consigliere comunale Franco Caffarella erano state evidenziate anche dal nostro movimento politico nel lontano mese d’aprile in cui avevamo sottolineato che la ventata di managerialità nella gestione delle aziende municipalizzate del comune di Trani celava, in realtà, anomali criteri utilizzati per la scelta delle risorse umane paragonabili a quelli utilizzati nelle aziende a conduzione familiare, con la notevole differenza però che il capitale di rischio non era quello degli amministratori ma quello dei cittadini.
Avevamo anche segnalato che i criteri per il reclutamento del personale da parte delle aziende municipalizzate o aziende speciali sono quelli individuati dall’art.35 del decreto legislativo n.165 del 30 marzo 2001 esprimendo dubbi su altre modalità di selezione.
Ed, infine, avevamo chiesto a qualche consigliere comunale di buona volontà un approfondimento della questione affinchè venissero adottati criteri di imparzialità e trasparenza per consentire di partecipare alle selezioni, con legittime aspettative, anche cittadini tranesi che non fossero necessariamente in possesso di tessere di partito o che, magari, non avessero votato!
Oggi apprendiamo che anche altri esponenti politici, sicuramente avveduti e preparati, esprimono dubbi sulle anomale procedure di assunzione delle aziende di capitale pubblico.
Non è mai troppo tardi!
Condividiamo le perplessità del consigliere Caffarella che ha sollevato il problema ed al quale ci affidiamo per conoscere anche il motivo per il quale qualche operaio della cooperativa sociale di Bitonto che avrebbe dovuto occuparsi della raccolta differenziata degli imballaggi cartone, gira per la città anche per la raccolta dei rifiuti dai cassonetti.
Non possiamo, infine, non far nostro il parere espresso da un consigliere comunale di maggioranza sulla stampa locale, in data 29.01.09, a proposito del fatto che l’AMIU, invece di provvedere direttamente all’esecuzione dei servizi, affida alle cooperative la totalità delle prestazioni, con la conseguenza che i lavoratori non sono tutelati a dovere: “tale modus operandi della società, diceva il consigliere, sarebbe illegittimo poichè il modello dell’in house fa salva non solo l’imputazione dell’attività ma anche lo svolgimento della medesima, che deve essere sempre riferibile alla amministrazione medesima sia in termini oggettivi che soggettivi. Cosa che nel caso dell’AMIU non si verifica, per il semplice motivo che il Comune non può esercitare sull’affidataria dell’appalto un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi (Corte di giustizia Europea, Sez. I, 11 maggio 2006 n. – 304/04), condizione indispensabile perché si possa affidare il servizio mediante l’istituto "in house".
Noi la pensiamo così ancora oggi, peccato che lo stesso consigliere di maggioranza, un anno dopo, e precisamente in data 10.05.2010, a proposito del servizio affidato da AMIU alla cooperativa sociale La Rosa Blu di Bitonto, abbia affermato l’esatto contrario.
Ma non è a lui che ci rivolgiamo, consapevoli di non potere affidarci alla coerenza degli amministratori locali.
Suggeriamo, infine, all’AMIU, proprio per maggiore trasparenza, di predisporre sul sito web apposito link dedicato a rendere pubbliche tutte le procedure di selezione del personale.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 13 Agosto 2010
Le perplessità del consigliere comunale Franco Caffarella erano state evidenziate anche dal nostro movimento politico nel lontano mese d’aprile in cui avevamo sottolineato che la ventata di managerialità nella gestione delle aziende municipalizzate del comune di Trani celava, in realtà, anomali criteri utilizzati per la scelta delle risorse umane paragonabili a quelli utilizzati nelle aziende a conduzione familiare, con la notevole differenza però che il capitale di rischio non era quello degli amministratori ma quello dei cittadini.
Avevamo anche segnalato che i criteri per il reclutamento del personale da parte delle aziende municipalizzate o aziende speciali sono quelli individuati dall’art.35 del decreto legislativo n.165 del 30 marzo 2001 esprimendo dubbi su altre modalità di selezione.
Ed, infine, avevamo chiesto a qualche consigliere comunale di buona volontà un approfondimento della questione affinchè venissero adottati criteri di imparzialità e trasparenza per consentire di partecipare alle selezioni, con legittime aspettative, anche cittadini tranesi che non fossero necessariamente in possesso di tessere di partito o che, magari, non avessero votato!
Oggi apprendiamo che anche altri esponenti politici, sicuramente avveduti e preparati, esprimono dubbi sulle anomale procedure di assunzione delle aziende di capitale pubblico.
Non è mai troppo tardi!
Condividiamo le perplessità del consigliere Caffarella che ha sollevato il problema ed al quale ci affidiamo per conoscere anche il motivo per il quale qualche operaio della cooperativa sociale di Bitonto che avrebbe dovuto occuparsi della raccolta differenziata degli imballaggi cartone, gira per la città anche per la raccolta dei rifiuti dai cassonetti.
Non possiamo, infine, non far nostro il parere espresso da un consigliere comunale di maggioranza sulla stampa locale, in data 29.01.09, a proposito del fatto che l’AMIU, invece di provvedere direttamente all’esecuzione dei servizi, affida alle cooperative la totalità delle prestazioni, con la conseguenza che i lavoratori non sono tutelati a dovere: “tale modus operandi della società, diceva il consigliere, sarebbe illegittimo poichè il modello dell’in house fa salva non solo l’imputazione dell’attività ma anche lo svolgimento della medesima, che deve essere sempre riferibile alla amministrazione medesima sia in termini oggettivi che soggettivi. Cosa che nel caso dell’AMIU non si verifica, per il semplice motivo che il Comune non può esercitare sull’affidataria dell’appalto un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi (Corte di giustizia Europea, Sez. I, 11 maggio 2006 n. – 304/04), condizione indispensabile perché si possa affidare il servizio mediante l’istituto "in house".
Noi la pensiamo così ancora oggi, peccato che lo stesso consigliere di maggioranza, un anno dopo, e precisamente in data 10.05.2010, a proposito del servizio affidato da AMIU alla cooperativa sociale La Rosa Blu di Bitonto, abbia affermato l’esatto contrario.
Ma non è a lui che ci rivolgiamo, consapevoli di non potere affidarci alla coerenza degli amministratori locali.
Suggeriamo, infine, all’AMIU, proprio per maggiore trasparenza, di predisporre sul sito web apposito link dedicato a rendere pubbliche tutte le procedure di selezione del personale.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 13 Agosto 2010
Trani - Alleanza per l'Italia: Mercato settimanale a Trani.
A cura di Redazione
Nell’autorizzazione rilasciata dal Comune di Trani per il commercio su aree pubbliche ed, in particolare, per le attività di vendita di merci al dettaglio agli ambulanti è compreso, oltre al posteggio, il diritto di lasciare indiscriminatamente rifiuti di ogni genere nella zona del mercato settimanale ovvero è previsto qualche onere aggiuntivo per la pulizia straordinaria da parte dell’AMIU?
E’ veramente desolante, dopo la chiusura, lo stato delle strade su cui si svolge l’attività del mercato settimanale del martedì. Vi sono addirittura punti di raccolta di urina ed altro (es. su Via di Vittorio nei pressi dell’ingresso di villa Maggi).
Nelle giornate torride d’estate il clima è rovente, non c’è una fontana, non esistono servizi igienici, le vie di fuga non sono tali, non esistono aree di parcheggio, la zona stadio è paralizzata.
E’, d’altronde, inevitabile che ciò accada considerato che l’area destinata al mercato settimanale è inadeguata e sprovvista di servizi, come peraltro denunciato anche dagli stessi commercianti.
E’ necessario individuare un’area adeguata ed attrezzata e predisporre un progetto per la location definitiva del mercato settimanale che non può certamente essere quella attuale.
Avv. Alessandro Moscatelli
Alleanza per l’Italia – Trani
Giovedì 5 Agosto
Nell’autorizzazione rilasciata dal Comune di Trani per il commercio su aree pubbliche ed, in particolare, per le attività di vendita di merci al dettaglio agli ambulanti è compreso, oltre al posteggio, il diritto di lasciare indiscriminatamente rifiuti di ogni genere nella zona del mercato settimanale ovvero è previsto qualche onere aggiuntivo per la pulizia straordinaria da parte dell’AMIU?
E’ veramente desolante, dopo la chiusura, lo stato delle strade su cui si svolge l’attività del mercato settimanale del martedì. Vi sono addirittura punti di raccolta di urina ed altro (es. su Via di Vittorio nei pressi dell’ingresso di villa Maggi).
Nelle giornate torride d’estate il clima è rovente, non c’è una fontana, non esistono servizi igienici, le vie di fuga non sono tali, non esistono aree di parcheggio, la zona stadio è paralizzata.
E’, d’altronde, inevitabile che ciò accada considerato che l’area destinata al mercato settimanale è inadeguata e sprovvista di servizi, come peraltro denunciato anche dagli stessi commercianti.
E’ necessario individuare un’area adeguata ed attrezzata e predisporre un progetto per la location definitiva del mercato settimanale che non può certamente essere quella attuale.
Avv. Alessandro Moscatelli
Alleanza per l’Italia – Trani
Giovedì 5 Agosto
Alleanza per l'Italia : Tangentopoli ed astensionismo.
A cura di Redazione
Assistiamo ormai frequentemente ad una raffinata modalità di esercizio del potere politico, così come emerge diffusamente da indagini e rivelazioni sulla stampa, spesso coinvolgenti esponenti anche di alto livello.
Non sono più rari, infatti, gli accordi di tipo collusivo-corruttivo, lo sfruttamento organizzato del potere politico ed amministrativo a fini personali e clientelari con abuso sistematico dei poteri istituzionali, strascico o reiterazione di storiche abitutidini.
“Non esiste una nuova tangentopoli semplicemente perchè la vecchia non è mai terminata” (William Star).
Tali sistemi di gestione del potere politico, di per sé deprecabili, condizionano evidentemente la gente che, giustamente, si allontana da una politica che appare sempre più sporca ed interessata rifugiandosi in un allarmante astensionismo che rivela il suo peso nelle competizioni elettorali: trattasi di una scelta, seppur discutibile, libera.
La condizione di assoggettamento che scaturisce dalla forza di intimidazione di una certa casta politica che coinvolge i cittadini, evidenzia una debolezza del tessuto sociale inconsapevolmente assorbito dalle suddette modalità di gestione del potere.
Occorre rendere la politica sempre più partecipata coinvolgendo i cittadini ed interpretando correttamente le loro esigenze rendendoli protagonisti delle loro scelte.
Se poi l’astensionismo continua a crescere insieme al silenzio della gente, sempre più sinonimo di omertà, il problema è grave ed ai politici che rifuggono dai metodi innanzi richiamati è affidato il compito di estirparlo.
Nella nostra città dove, per esempio, è costante la crescita dell’astensionismo, esistono problemi di anomala gestione del potere politico o il dato è semplicemente il risultato della debolezza del tessuto sociale?
Avv. Alessandro Moscatelli
Alleanza per l’Italia – Trani
Giovedì 22 Luglio 2010
Assistiamo ormai frequentemente ad una raffinata modalità di esercizio del potere politico, così come emerge diffusamente da indagini e rivelazioni sulla stampa, spesso coinvolgenti esponenti anche di alto livello.
Non sono più rari, infatti, gli accordi di tipo collusivo-corruttivo, lo sfruttamento organizzato del potere politico ed amministrativo a fini personali e clientelari con abuso sistematico dei poteri istituzionali, strascico o reiterazione di storiche abitutidini.
“Non esiste una nuova tangentopoli semplicemente perchè la vecchia non è mai terminata” (William Star).
Tali sistemi di gestione del potere politico, di per sé deprecabili, condizionano evidentemente la gente che, giustamente, si allontana da una politica che appare sempre più sporca ed interessata rifugiandosi in un allarmante astensionismo che rivela il suo peso nelle competizioni elettorali: trattasi di una scelta, seppur discutibile, libera.
La condizione di assoggettamento che scaturisce dalla forza di intimidazione di una certa casta politica che coinvolge i cittadini, evidenzia una debolezza del tessuto sociale inconsapevolmente assorbito dalle suddette modalità di gestione del potere.
Occorre rendere la politica sempre più partecipata coinvolgendo i cittadini ed interpretando correttamente le loro esigenze rendendoli protagonisti delle loro scelte.
Se poi l’astensionismo continua a crescere insieme al silenzio della gente, sempre più sinonimo di omertà, il problema è grave ed ai politici che rifuggono dai metodi innanzi richiamati è affidato il compito di estirparlo.
Nella nostra città dove, per esempio, è costante la crescita dell’astensionismo, esistono problemi di anomala gestione del potere politico o il dato è semplicemente il risultato della debolezza del tessuto sociale?
Avv. Alessandro Moscatelli
Alleanza per l’Italia – Trani
Giovedì 22 Luglio 2010
API: "Il documento programmatico di API PUGLIA."
La delegazione di Trani ha partecipato, lo scorso 25 Giugno 2010, all’assemblea regionale di API PUGLIA che ha tracciato le linee guida del movimento politico in virtù delle quali la sezione di Trani incomincerà ad operare raccogliendo le adesioni.
Nel corso dell’assemblea è stato stilato ed approvato il documento programmatico regionale del movimento politico che, in sintesi, ha confermato la linea politica di sostegno alle amministrazioni di centro-sinistra in chiave non ideologica ma di adesione ai programmi condivisi ponendo ai partiti alleati la richiesta di concorrere al governo del territorio privilegiando le direttrici dello sviluppo sostenibile, di una nuova stagione meridionalista e di un riarmo morale della politica.
L’Assemblea ha proposto un maggior coinvolgimento delle imprese del sud nelle esportazioni verso il mediterraneo assorbite quasi del tutto dalle imprese del nord proprio nelle aree di afferenza storica, geografica, culturale, politica, più tradizionali.
L’Assemblea ha suggerito strumenti finanziari a sostegno dell’impresa meridionale sul tipo della merchant bank secondo la formula pubblico-privato già sperimentata con la Simest e nel nord-est con la Finest, con eccellenti risultati.
In una congiuntura così delicata per l’economia internazionale e per quella italiana e meridionale in particolare, congiuntura in cui viene chiesto ad ogni cittadino di concorrere con sacrifici personali a sostenere l’economia di crisi, deve essere richiesto alla classe politica un “di più” di rigore e di trasparenza nell’agire all’interno delle istituzioni. Tutto questo riguarda il contenimento dei costi della politica ma anche l’approntamento di strumenti, come efficaci leggi che contrastino il conflitto d’interessi, capaci di impedire l’insorgere di fenomeni di commistione tra interessi privati e interessi collettivi.
Il recupero delle risorse pubbliche rivenienti dalle maggiori economie, dovrà essere investito in un piano regionale per l’occupazione giovanile, che privilegi la capacità di intrapresa e di cooperazione delle giovani generazioni e in una vasta azione politica di sostegno alla famiglia, considerata come luogo privilegiato per la formazione della personalità umana e per l’affermazione della solidarietà, nucleo primigenio in cui si realizzano i principi della socialità tutelati dalla Costituzione.
Adesioni e contatti [email protected].
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 2 Luglio 2010
Nel corso dell’assemblea è stato stilato ed approvato il documento programmatico regionale del movimento politico che, in sintesi, ha confermato la linea politica di sostegno alle amministrazioni di centro-sinistra in chiave non ideologica ma di adesione ai programmi condivisi ponendo ai partiti alleati la richiesta di concorrere al governo del territorio privilegiando le direttrici dello sviluppo sostenibile, di una nuova stagione meridionalista e di un riarmo morale della politica.
L’Assemblea ha proposto un maggior coinvolgimento delle imprese del sud nelle esportazioni verso il mediterraneo assorbite quasi del tutto dalle imprese del nord proprio nelle aree di afferenza storica, geografica, culturale, politica, più tradizionali.
L’Assemblea ha suggerito strumenti finanziari a sostegno dell’impresa meridionale sul tipo della merchant bank secondo la formula pubblico-privato già sperimentata con la Simest e nel nord-est con la Finest, con eccellenti risultati.
In una congiuntura così delicata per l’economia internazionale e per quella italiana e meridionale in particolare, congiuntura in cui viene chiesto ad ogni cittadino di concorrere con sacrifici personali a sostenere l’economia di crisi, deve essere richiesto alla classe politica un “di più” di rigore e di trasparenza nell’agire all’interno delle istituzioni. Tutto questo riguarda il contenimento dei costi della politica ma anche l’approntamento di strumenti, come efficaci leggi che contrastino il conflitto d’interessi, capaci di impedire l’insorgere di fenomeni di commistione tra interessi privati e interessi collettivi.
Il recupero delle risorse pubbliche rivenienti dalle maggiori economie, dovrà essere investito in un piano regionale per l’occupazione giovanile, che privilegi la capacità di intrapresa e di cooperazione delle giovani generazioni e in una vasta azione politica di sostegno alla famiglia, considerata come luogo privilegiato per la formazione della personalità umana e per l’affermazione della solidarietà, nucleo primigenio in cui si realizzano i principi della socialità tutelati dalla Costituzione.
Adesioni e contatti [email protected].
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 2 Luglio 2010
"Immobili comunali sfruttati da gente da sfrattare."
A cura di Redazione
Il cittadino della strada può ritenere scandaloso che gli amministratori, ed ancor prima i dirigenti, permettano a terzi di detenere immobili comunali senza corrispondere un adeguato canone o risultando in mora nel pagamento delle mensilità.
A nostro sommesso avviso, la soluzione di istituire un’apposita commissione per il recupero dei fitti appare ridicola oltre che pleonastica.
Invece, se si vuole essere davvero concreti e decisivi, è il caso di procedere, con urgenza, alla nomina di legali per ottenere lo sfratto per morosità e la conseguente ingiunzione di pagamento dei canoni nei confronti dei detentori morosi degli immobili, soprattutto nei confronti di quelli che esercitano negli stessi attività commerciali ed, in particolare, somministrazione di alimenti e bevande, proprio approfittando del periodo estivo in cui l’attività stessa è florida e remunerativa.
Così potremmo anche evitare che il solito maldicente possa pensare che la istituzione di una commissione a tal fine sia il solito espediente per perdere tempo ed agevolare gli amici degli amici.
Inoltre, ci permettiamo di esprimere la nostra opinione sulla vendita indiscriminata del patrimonio immobiliare del Comune ritenendo che trattasi di un’operazione non risolutiva e, comunque, limitata nel tempo, magari con utilità immediate per le casse comunali derivanti dalla alienazione e dalla presunta valorizzazione ma con beneficio definitivo dei terzi eventuali acquirenti.
Sarebbe stato, invece, più idoneo limitare il piano di intervento del Comune alle sole valorizzazioni immobiliari con la previsione di investimenti utili per la città ed il bene comune in considerazione del particolare momento di presunta rigogliosità delle casse comunali.
Intanto, al di là delle sterili affermazioni demagogiche nei preliminari del consiglio comunale, è pronto l’ennesimo pacco regalo per il quartiere stadio: la vendita del suolo su Via Di Vittorio, destinato da tempo immemore a scuola … quale migliore valorizzazione?
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 1 Luglio 2010
Il cittadino della strada può ritenere scandaloso che gli amministratori, ed ancor prima i dirigenti, permettano a terzi di detenere immobili comunali senza corrispondere un adeguato canone o risultando in mora nel pagamento delle mensilità.
A nostro sommesso avviso, la soluzione di istituire un’apposita commissione per il recupero dei fitti appare ridicola oltre che pleonastica.
Invece, se si vuole essere davvero concreti e decisivi, è il caso di procedere, con urgenza, alla nomina di legali per ottenere lo sfratto per morosità e la conseguente ingiunzione di pagamento dei canoni nei confronti dei detentori morosi degli immobili, soprattutto nei confronti di quelli che esercitano negli stessi attività commerciali ed, in particolare, somministrazione di alimenti e bevande, proprio approfittando del periodo estivo in cui l’attività stessa è florida e remunerativa.
Così potremmo anche evitare che il solito maldicente possa pensare che la istituzione di una commissione a tal fine sia il solito espediente per perdere tempo ed agevolare gli amici degli amici.
Inoltre, ci permettiamo di esprimere la nostra opinione sulla vendita indiscriminata del patrimonio immobiliare del Comune ritenendo che trattasi di un’operazione non risolutiva e, comunque, limitata nel tempo, magari con utilità immediate per le casse comunali derivanti dalla alienazione e dalla presunta valorizzazione ma con beneficio definitivo dei terzi eventuali acquirenti.
Sarebbe stato, invece, più idoneo limitare il piano di intervento del Comune alle sole valorizzazioni immobiliari con la previsione di investimenti utili per la città ed il bene comune in considerazione del particolare momento di presunta rigogliosità delle casse comunali.
Intanto, al di là delle sterili affermazioni demagogiche nei preliminari del consiglio comunale, è pronto l’ennesimo pacco regalo per il quartiere stadio: la vendita del suolo su Via Di Vittorio, destinato da tempo immemore a scuola … quale migliore valorizzazione?
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 1 Luglio 2010
API: La modalità dell'area pedonale del centro storico è cosa nostra.
A cura di Redazione
Gli interessi della collettività dovrebbero essere preminenti rispetto a quelli di singoli o di categorie settoriali e, conseguentemente, i provvedimenti della pubblica amministrazione dovrebbero avere carattere generale e, per quanto possibile, inderogabile.
La rilevanza storico-architettonica e la conseguente vocazione turistica del centro storico della città di Trani sono state oggetto di particolare attenzione dell’amministrazione locale che ha adottato misure altalenanti e totalmente inidonee a preservare l’intera area dal traffico veicolare e garantire il decoro architettonico e la tutela paesaggistica.
Non possiamo non citare l’esperienza dei pilomat, realizzati a spese della comunità per impedire l’accesso ai veicoli in determinati giorni ed ore, improvvisamente, ritenuti inaffidabili.
L’area pedonale, pertanto, viene garantita dall’iniziativa privata e precisamente dall’inter-vento dei gestori associati degli esercizi commerciali del porto che hanno fatto ricorso, a loro cura e spese, alla vigilanza privata per evitare il passaggio degli autoveicoli.
Di recente, in una riunione tenutasi presso la sala azzurra del palazzo municipale, sembra che i gestori, dato l’ingente costo della vigilanza privata dell’anno scorso, siano determinati a rivolgersi per tale incombenza ai c.d. “rangers” aventi costo inferiore.
Non dimentichiamo che i gestori hanno sopportato anche il costo dei diversi esperimenti tentati per realizzare zone pedonali più o meno permanenti: sfere metalliche, paletti, blocchetti in marmo, colonnine di inquietante aspetto e via dicendo.
Nelle scorse settimane i vigilanti privati hanno impedito il passaggio delle autovetture non a partire da Via Tiepolo e da Piazza Plebiscito, bensì da Via Statuti Marittimi, limitando la zona pedonale e consentendo il transito delle autovetture su Via Tiepolo fino alla Chiesa di Sant’Antuono.
Alcuni esercizi commerciali della zona portuale, poi, occupano suolo pubblico restringendo la carreggiata anche quando la strada non è chiusa al traffico.
La gestione della zona portuale deve avvenire in funzione dell’interesse generale e non attraverso stratagemmi adottati nell’interesse di una sola categoria o di chi, all’interno della stessa, ha una sorta di “potere contrattuale” non sempre condiviso da tutti gli operatori ed, in particolare, da coloro i quali non sono iscritti ad alcuna associazione e non intendono accettare il metodo dell’autotassazione.
Per rendere effettivamente operativa la zona pedonale del centro storico, nei giorni e negli orari previsti, si possono istituire le zone a traffico limitato con foto ricordo per i cittadini o i turisti trasgressori e beneficio per le casse comunali.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 15 Giugno 2010
Gli interessi della collettività dovrebbero essere preminenti rispetto a quelli di singoli o di categorie settoriali e, conseguentemente, i provvedimenti della pubblica amministrazione dovrebbero avere carattere generale e, per quanto possibile, inderogabile.
La rilevanza storico-architettonica e la conseguente vocazione turistica del centro storico della città di Trani sono state oggetto di particolare attenzione dell’amministrazione locale che ha adottato misure altalenanti e totalmente inidonee a preservare l’intera area dal traffico veicolare e garantire il decoro architettonico e la tutela paesaggistica.
Non possiamo non citare l’esperienza dei pilomat, realizzati a spese della comunità per impedire l’accesso ai veicoli in determinati giorni ed ore, improvvisamente, ritenuti inaffidabili.
L’area pedonale, pertanto, viene garantita dall’iniziativa privata e precisamente dall’inter-vento dei gestori associati degli esercizi commerciali del porto che hanno fatto ricorso, a loro cura e spese, alla vigilanza privata per evitare il passaggio degli autoveicoli.
Di recente, in una riunione tenutasi presso la sala azzurra del palazzo municipale, sembra che i gestori, dato l’ingente costo della vigilanza privata dell’anno scorso, siano determinati a rivolgersi per tale incombenza ai c.d. “rangers” aventi costo inferiore.
Non dimentichiamo che i gestori hanno sopportato anche il costo dei diversi esperimenti tentati per realizzare zone pedonali più o meno permanenti: sfere metalliche, paletti, blocchetti in marmo, colonnine di inquietante aspetto e via dicendo.
Nelle scorse settimane i vigilanti privati hanno impedito il passaggio delle autovetture non a partire da Via Tiepolo e da Piazza Plebiscito, bensì da Via Statuti Marittimi, limitando la zona pedonale e consentendo il transito delle autovetture su Via Tiepolo fino alla Chiesa di Sant’Antuono.
Alcuni esercizi commerciali della zona portuale, poi, occupano suolo pubblico restringendo la carreggiata anche quando la strada non è chiusa al traffico.
La gestione della zona portuale deve avvenire in funzione dell’interesse generale e non attraverso stratagemmi adottati nell’interesse di una sola categoria o di chi, all’interno della stessa, ha una sorta di “potere contrattuale” non sempre condiviso da tutti gli operatori ed, in particolare, da coloro i quali non sono iscritti ad alcuna associazione e non intendono accettare il metodo dell’autotassazione.
Per rendere effettivamente operativa la zona pedonale del centro storico, nei giorni e negli orari previsti, si possono istituire le zone a traffico limitato con foto ricordo per i cittadini o i turisti trasgressori e beneficio per le casse comunali.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 15 Giugno 2010
API Trani: "Asfalto low cost sulle strade di Trani"
A cura di Redazione
Ritorniamo sull’argomento della manutenzione delle vie cittadine per segnalare a chi di competenza le anomale ed inconsuete modalità di bitumazione di alcune strade (es. Via ragazzi del ’99, Via Perrone Capano, Via Fra Diego Alvarez ed altre).
Abbiamo notato che, pur predisponendo in tempo utile la segnaletica del divieto di sosta sulle strade interessate dagli interventi manutetivi e nonostante l’osservanza da parte degli automobilisti del divieto medesimo, l’asfalto viene posto in opera dall’impresa appaltatrice solo sulla parte centrale della via tralasciando le porzioni laterali a ridosso del marciapiede e così causando, in occasione delle precipitazioni meteoriche, allagamenti.
Dubbi suscita il risultato finale di un siffatto intervento.
Trattasi di un rimedio low cost, di applicazione di nuove tecnologie, di intervento volutamente parziale, di una svista dell’appaltatore, di una modalità di risparmio, di un inadempimento?
Cogliamo l’occasione, altresì, per segnalare anche lo stato di dissesto e pericolosità del tratto stradale – lungo appena una trentina di metri - su Via Annibale Maria di Francia nei pressi del distributore di carburante, a pochi metri dalla rotonda recentemente realizzata e dal campetto di Via Pugliese, set fotografico per amministratori particolarmente volitivi, affinchè si predispongano gli opportuni interventi di manutenzione ordinaria.
Ci scusiamo per l’inconsueta attività di un movimento come il nostro che si preoccupa di tali problemi futili rispetto alle grandi problematiche altrove affrontate da politici di maggior consenso e caratura, ma la città ha bisogno anche di questo.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Domenica 13 Giugno 2010
Ritorniamo sull’argomento della manutenzione delle vie cittadine per segnalare a chi di competenza le anomale ed inconsuete modalità di bitumazione di alcune strade (es. Via ragazzi del ’99, Via Perrone Capano, Via Fra Diego Alvarez ed altre).
Abbiamo notato che, pur predisponendo in tempo utile la segnaletica del divieto di sosta sulle strade interessate dagli interventi manutetivi e nonostante l’osservanza da parte degli automobilisti del divieto medesimo, l’asfalto viene posto in opera dall’impresa appaltatrice solo sulla parte centrale della via tralasciando le porzioni laterali a ridosso del marciapiede e così causando, in occasione delle precipitazioni meteoriche, allagamenti.
Dubbi suscita il risultato finale di un siffatto intervento.
Trattasi di un rimedio low cost, di applicazione di nuove tecnologie, di intervento volutamente parziale, di una svista dell’appaltatore, di una modalità di risparmio, di un inadempimento?
Cogliamo l’occasione, altresì, per segnalare anche lo stato di dissesto e pericolosità del tratto stradale – lungo appena una trentina di metri - su Via Annibale Maria di Francia nei pressi del distributore di carburante, a pochi metri dalla rotonda recentemente realizzata e dal campetto di Via Pugliese, set fotografico per amministratori particolarmente volitivi, affinchè si predispongano gli opportuni interventi di manutenzione ordinaria.
Ci scusiamo per l’inconsueta attività di un movimento come il nostro che si preoccupa di tali problemi futili rispetto alle grandi problematiche altrove affrontate da politici di maggior consenso e caratura, ma la città ha bisogno anche di questo.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Domenica 13 Giugno 2010
Aspettando Elton John: La perplessità dell'API
A cura di Redazione
La politica è sorda rispetto al malessere diffuso che aleggia in una città in cui vige l’immobilismo assoluto.
E’ preoccupante e sconcertante l’episodio del patibolo eretto da ignoti dinanzi ad un istituto di credito.
Il governo locale non può sottrarsi alle proprie responsabilità celandosi dietro il luogo comune della crisi economica a livello globale che esiste anche in tutte le altre città limitrofe nelle quali, però, le amministrazioni, a prescindere dal colore politico, sembrano affrontare aprioristicamente e concretamente i problemi dei cittadini.
Forse i tranesi sono stanchi di sentire parlare solo ed esclusivamente di progetti che non si realizzano mai.
L’approvazione del P.U.G. avrebbe dovuto portare alla ripresa dell’edilizia, il contratto di quartiere avrebbe dovuto trasformare la zona S. Angelo, i sottovia avrebbero dovuto finalmente evitare l’isolamento del quartiere Stadio ed evitare la pericolosità di un passaggio a livello ubicato in pieno centro cittadino, molte strade scandalosamente dissestate sono rimaste tali, il palazzo ex convento degli agostiniani è adibito al piano terra a WC, le piccole e medie imprese sono nella crisi più profonda degli ultimi cinquant’anni, il mercato immobiliare e delle locazioni è schizzato verso l’alto senza alcun intervento pubblico per tentare di calmierare i prezzi, le famiglie sono sempre più in difficoltà non riuscendo a gestire nemmeno il quotidiano.
L’emblema di questa città, sintomatico dell’incapacità della politica locale a risolvere le problematiche della gente, è la tenda degli operai della Franzoni, ai quali va tutta la nostra solidarietà e per i quali, umilmente, chiediamo di investire il danaro pubblico (pare € 30.000) che si intende utilizzare per il canto di una stella del pop che comunque stona con la drammatica situazione di tante famiglie tranesi.
Trani è già tra i candidati a far parte nel patrimonio dell’Umanità sin dall’1.6.2006 (v. lista candidati su www.unesco.beniculturali.it, cattedrali romaniche pugliesi) per la sua naturale vocazione culturale, storica ed architettonica a prescindere da Elton John e dai sostenitori di una politica ormai sempre più diretta a raccogliere allori da estimatori forestieri e non dai cittadini tranesi.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 8 giugno 2010
La politica è sorda rispetto al malessere diffuso che aleggia in una città in cui vige l’immobilismo assoluto.
E’ preoccupante e sconcertante l’episodio del patibolo eretto da ignoti dinanzi ad un istituto di credito.
Il governo locale non può sottrarsi alle proprie responsabilità celandosi dietro il luogo comune della crisi economica a livello globale che esiste anche in tutte le altre città limitrofe nelle quali, però, le amministrazioni, a prescindere dal colore politico, sembrano affrontare aprioristicamente e concretamente i problemi dei cittadini.
Forse i tranesi sono stanchi di sentire parlare solo ed esclusivamente di progetti che non si realizzano mai.
L’approvazione del P.U.G. avrebbe dovuto portare alla ripresa dell’edilizia, il contratto di quartiere avrebbe dovuto trasformare la zona S. Angelo, i sottovia avrebbero dovuto finalmente evitare l’isolamento del quartiere Stadio ed evitare la pericolosità di un passaggio a livello ubicato in pieno centro cittadino, molte strade scandalosamente dissestate sono rimaste tali, il palazzo ex convento degli agostiniani è adibito al piano terra a WC, le piccole e medie imprese sono nella crisi più profonda degli ultimi cinquant’anni, il mercato immobiliare e delle locazioni è schizzato verso l’alto senza alcun intervento pubblico per tentare di calmierare i prezzi, le famiglie sono sempre più in difficoltà non riuscendo a gestire nemmeno il quotidiano.
L’emblema di questa città, sintomatico dell’incapacità della politica locale a risolvere le problematiche della gente, è la tenda degli operai della Franzoni, ai quali va tutta la nostra solidarietà e per i quali, umilmente, chiediamo di investire il danaro pubblico (pare € 30.000) che si intende utilizzare per il canto di una stella del pop che comunque stona con la drammatica situazione di tante famiglie tranesi.
Trani è già tra i candidati a far parte nel patrimonio dell’Umanità sin dall’1.6.2006 (v. lista candidati su www.unesco.beniculturali.it, cattedrali romaniche pugliesi) per la sua naturale vocazione culturale, storica ed architettonica a prescindere da Elton John e dai sostenitori di una politica ormai sempre più diretta a raccogliere allori da estimatori forestieri e non dai cittadini tranesi.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 8 giugno 2010
Api: Sperpero di danaro pubblico a fini di giustizia
A cura di Redazione
Mentre le esigenze di organizzazione e di riallocazione degli uffici giudiziari della Sezione Civile del Tribunale di Trani sono all’ordine del giorno dell’incontro del 4 giugno che si terrà tra gli avvocati del Foro di Trani per discutere concretamente sulla distribuzione dei locali di Palazzo Carcano, oggetto di ristrutturazione sin dal 2002, mediante ausilio di tecnici e studio di ipotesi progettuali, si legge sulla stampa locale che l’amministrazione comunale darà corso all’indirizzo politico palesato con la pubblicazione del bando dell’agosto del 2009, diretto a ricercare altri immobili idonei ad allocare la sede degli uffici medesimi, con l’apertura delle offerte dei privati.
Sulla scia di tale indirizzo gli esponenti politici locali, anche dell’opposizione, continuano a proporre siti alternativi quando, invece, riteniamo sia opportuno insistere per l’accelerazione e l’ultimazione delle opere del sito deputato a sede degli uffici giudiziari.
Qual è l’interesse che spinge l’amministrazione locale a questa ricerca affannosa se già esiste una sede per la allocazione degli uffici giudiziari? Perché sono stati spesi cinque milioni di euro per adibire ad uffici giudiziari Palazzo Carcano ed oggi si ricerca un altro immobile? Perché le opere di ristrutturazione di Palazzo Carcano non sono state ancora ultimate? Perché già si parla di un capannone industriale su Via Andria quando le buste non sono state ancora aperte?
Riteniamo che, prima di intraprendere ogni ulteriore e qualsivoglia iniziativa, la amministrazione locale, e non solo, debba dare risposta agli avvocati, agli operatori di giustizia ed a tutti i cittadini, su tali inquietanti interrogativi.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 24 Maggio 2010
Mentre le esigenze di organizzazione e di riallocazione degli uffici giudiziari della Sezione Civile del Tribunale di Trani sono all’ordine del giorno dell’incontro del 4 giugno che si terrà tra gli avvocati del Foro di Trani per discutere concretamente sulla distribuzione dei locali di Palazzo Carcano, oggetto di ristrutturazione sin dal 2002, mediante ausilio di tecnici e studio di ipotesi progettuali, si legge sulla stampa locale che l’amministrazione comunale darà corso all’indirizzo politico palesato con la pubblicazione del bando dell’agosto del 2009, diretto a ricercare altri immobili idonei ad allocare la sede degli uffici medesimi, con l’apertura delle offerte dei privati.
Sulla scia di tale indirizzo gli esponenti politici locali, anche dell’opposizione, continuano a proporre siti alternativi quando, invece, riteniamo sia opportuno insistere per l’accelerazione e l’ultimazione delle opere del sito deputato a sede degli uffici giudiziari.
Qual è l’interesse che spinge l’amministrazione locale a questa ricerca affannosa se già esiste una sede per la allocazione degli uffici giudiziari? Perché sono stati spesi cinque milioni di euro per adibire ad uffici giudiziari Palazzo Carcano ed oggi si ricerca un altro immobile? Perché le opere di ristrutturazione di Palazzo Carcano non sono state ancora ultimate? Perché già si parla di un capannone industriale su Via Andria quando le buste non sono state ancora aperte?
Riteniamo che, prima di intraprendere ogni ulteriore e qualsivoglia iniziativa, la amministrazione locale, e non solo, debba dare risposta agli avvocati, agli operatori di giustizia ed a tutti i cittadini, su tali inquietanti interrogativi.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 24 Maggio 2010
Crisi del settore calzaturiero a Trani : "Parla l'avvocato dell API"
A cura di Redazione
L’amministrazione comunale celebra improbabili fasti relativi allo sviluppo di un turismo che sembra riempire le tasche a tutti, e non ai tranesi, ed alla ripresa di un’edilizia futuribile trascurando, invece, i dati reali relativi al regresso del sistema produttivo locale.
La crisi sta investendo le piccole imprese anche del settore calzaturiero, un tempo elemento trainante dell’economia tranese, ora in grande difficoltà con conseguente chiusura di tanti laboratori artigianali e perdita di posti di lavoro.
La legge n.55 dell’08.04.2010, c.d. legge Reguzzoni, pur nel positivo intento di tutelare il marchio “made in Italy” dei prodotti calzaturieri, ha mostrato i suoi limiti nel prevedere che almeno due fasi della lavorazione debbano essere effettuate in Italia.
La legislazione, quindi, consente ai grandi imprenditori calzaturieri di effettuare nel territorio nazionale solo due delle fasi tra concia delle pelli, realizzazione delle tomaie, assemblaggio della scarpa e rifiniture, potendo per le altre adottare strategie aziendali improntate sulla delocalizzazione in Paesi dove la manodopera ha bassissimo costo per ottenere maggior profitto.
Le conseguenze sono deleterie: riduzione dei posti di lavoro, impoverimento generale del territorio, scomparsa di figure professionali in grado di realizzare calzature, lenta ed inesorabile fine dei distretti calzaturieri senza prospettiva alcuna di riconversione futura.
In altre parti d’Italia, come ad esempio nelle Marche, i sindaci delle città di importanti distretti calzaturieri, hanno intrapreso iniziative con l’importante unico obiettivo di difendere la calzatura, che ha dato tanto in termini di ricchezza economica e sociale.
Poiché la politica ha il compito di recepire le problematiche ed intraprendere le iniziative più opportune nell’individuare le soluzioni, siamo a proporre agli operatori ed alle associazioni di categoria del settore calzaturiero un incontro per individuare eventuali strategie comuni sul territorio e redigere un documento al fine di sensibilizzare Governo, Parlamento e Regione Puglia affinchè adottino strumenti legislativi di sostegno alle imprese con progetti di riqualificazione delle filiere produttive per la produzione delle calzature con marchio “made in Italy”.
Contatti: [email protected].
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 24 Maggio 2010
L’amministrazione comunale celebra improbabili fasti relativi allo sviluppo di un turismo che sembra riempire le tasche a tutti, e non ai tranesi, ed alla ripresa di un’edilizia futuribile trascurando, invece, i dati reali relativi al regresso del sistema produttivo locale.
La crisi sta investendo le piccole imprese anche del settore calzaturiero, un tempo elemento trainante dell’economia tranese, ora in grande difficoltà con conseguente chiusura di tanti laboratori artigianali e perdita di posti di lavoro.
La legge n.55 dell’08.04.2010, c.d. legge Reguzzoni, pur nel positivo intento di tutelare il marchio “made in Italy” dei prodotti calzaturieri, ha mostrato i suoi limiti nel prevedere che almeno due fasi della lavorazione debbano essere effettuate in Italia.
La legislazione, quindi, consente ai grandi imprenditori calzaturieri di effettuare nel territorio nazionale solo due delle fasi tra concia delle pelli, realizzazione delle tomaie, assemblaggio della scarpa e rifiniture, potendo per le altre adottare strategie aziendali improntate sulla delocalizzazione in Paesi dove la manodopera ha bassissimo costo per ottenere maggior profitto.
Le conseguenze sono deleterie: riduzione dei posti di lavoro, impoverimento generale del territorio, scomparsa di figure professionali in grado di realizzare calzature, lenta ed inesorabile fine dei distretti calzaturieri senza prospettiva alcuna di riconversione futura.
In altre parti d’Italia, come ad esempio nelle Marche, i sindaci delle città di importanti distretti calzaturieri, hanno intrapreso iniziative con l’importante unico obiettivo di difendere la calzatura, che ha dato tanto in termini di ricchezza economica e sociale.
Poiché la politica ha il compito di recepire le problematiche ed intraprendere le iniziative più opportune nell’individuare le soluzioni, siamo a proporre agli operatori ed alle associazioni di categoria del settore calzaturiero un incontro per individuare eventuali strategie comuni sul territorio e redigere un documento al fine di sensibilizzare Governo, Parlamento e Regione Puglia affinchè adottino strumenti legislativi di sostegno alle imprese con progetti di riqualificazione delle filiere produttive per la produzione delle calzature con marchio “made in Italy”.
Contatti: [email protected].
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 24 Maggio 2010
Alessandro Moscatelli: "Il decadimento della politica"
A cura di Redazione
Il decadimento della politica italiana è un fenomeno oggettivamente tangibile la cui causa è senza dubbio da ricercare nella crisi delle ideologie e nell’inidoneità di buona parte della classe dirigente ad affrontare i problemi del paese.
Nella prima repubblica, la crescita politico-culturale dei dirigenti si sviluppava all’interno dei partiti, fucine in cui si forgiavano ancora giovani in un contesto ideologico di base che sentivano proprio e costituiva il punto di partenza del confronto dialettico attraverso il quale discutere e ricercare le soluzioni più idonee per tentare di dare risposte alle esigenze della collettività.
Il collante del partito era costituito dal sentimento dell’appartenenza ad un contesto politico-ideologico.
Poi è arrivato il bipolarismo che, oltre ad appiattire il sistema politico italiano, ha spogliato i partiti delle loro prerogative di carattere storico, culturale e valoriale fino a cancellare con un colpo di spugna, almeno dal punto di vista formale, il pluralismo che costituiva uno dei principi cardine dello stato democratico.
La fine del pluralismo ha portato alla crisi della politica sotto diversi profili.
Il sistema bipolaristico si è rivelato un’utopia, perché ipocrita ed apparente, in quanto i due informi coacervi di partiti che costituiscono gli opposti schieramenti, sono entrambi in perenne stato confusionale ed in contrapposizione interna sui temi etici e sulle riforme (da un lato Fini, Berlusconi e Bossi e, dall’altro, Bersani, Di Pietro e la Sinistra di Vendola e, da ultimo, la farsa Di Pietro-Calderoli sul federalismo).
La legge elettorale sottrae al popolo la possibilità di eleggere i suoi rappresentanti che vengono imposti dall’alto e spesso sono personaggi prestati alla politica, provenienti dalla televisione o da altri sistemi avulsi dalla politica e magari in contrapposizione (imprenditori, manager, magistrati, etc.).
Il conflitto di interessi in politica è esacerbato dalla identità tra il presidente del consiglio ed il maggior colosso editoriale e televisivo del nostro paese.
Il prodotto di questa caotica ed anomala interpretazione della politica è l’immobilismo che, probabilmente, è voluto da qualcuno ma fa male al popolo italiano.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 20 Maggio 2010
Il decadimento della politica italiana è un fenomeno oggettivamente tangibile la cui causa è senza dubbio da ricercare nella crisi delle ideologie e nell’inidoneità di buona parte della classe dirigente ad affrontare i problemi del paese.
Nella prima repubblica, la crescita politico-culturale dei dirigenti si sviluppava all’interno dei partiti, fucine in cui si forgiavano ancora giovani in un contesto ideologico di base che sentivano proprio e costituiva il punto di partenza del confronto dialettico attraverso il quale discutere e ricercare le soluzioni più idonee per tentare di dare risposte alle esigenze della collettività.
Il collante del partito era costituito dal sentimento dell’appartenenza ad un contesto politico-ideologico.
Poi è arrivato il bipolarismo che, oltre ad appiattire il sistema politico italiano, ha spogliato i partiti delle loro prerogative di carattere storico, culturale e valoriale fino a cancellare con un colpo di spugna, almeno dal punto di vista formale, il pluralismo che costituiva uno dei principi cardine dello stato democratico.
La fine del pluralismo ha portato alla crisi della politica sotto diversi profili.
Il sistema bipolaristico si è rivelato un’utopia, perché ipocrita ed apparente, in quanto i due informi coacervi di partiti che costituiscono gli opposti schieramenti, sono entrambi in perenne stato confusionale ed in contrapposizione interna sui temi etici e sulle riforme (da un lato Fini, Berlusconi e Bossi e, dall’altro, Bersani, Di Pietro e la Sinistra di Vendola e, da ultimo, la farsa Di Pietro-Calderoli sul federalismo).
La legge elettorale sottrae al popolo la possibilità di eleggere i suoi rappresentanti che vengono imposti dall’alto e spesso sono personaggi prestati alla politica, provenienti dalla televisione o da altri sistemi avulsi dalla politica e magari in contrapposizione (imprenditori, manager, magistrati, etc.).
Il conflitto di interessi in politica è esacerbato dalla identità tra il presidente del consiglio ed il maggior colosso editoriale e televisivo del nostro paese.
Il prodotto di questa caotica ed anomala interpretazione della politica è l’immobilismo che, probabilmente, è voluto da qualcuno ma fa male al popolo italiano.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 20 Maggio 2010
API - Moscatelli: "I fantomatici photored a Trani"
A cura di Redazione
Tutto tace sulla fantomatica gara di appalto per il noleggio dei sistemi digitali di rilevamento automatico delle infrazioni al codice della strada il cui bando era stato pubblicato nel settembre del 2008.
Non è noto alla cittadinanza il motivo di questo strano silenzio ma auspico che si tratti non di sospensione della gara bensì di annullamento.
Avevo evidenziato che, mentre nel resto del paese, le amministrazioni comunali erano divenute sempre più scettiche sull’adozione di tali sistemi di rilevamento (photored, autovelox, t-red) suscitando la reazione di molte comunità territoriali e di associazioni di categoria e determinando anche l’apertura di procedimenti penali, il Comune di Trani, in controtendenza, aveva dato il via alla gara di appalto per il noleggio di tali apparecchi.
L’appalto riguarda (… o riguardava?) il noleggio di quattro postazioni periferiche per la rilevazione di infrazioni ai limiti di velocità e per il passaggio con semaforo rosso e le connesse attività di gestione e manutenzione.
Il capitolato speciale del bando del Comune di Trani estende l’appalto del noleggio dei sistemi di rilevamento alle attività e servizi di gestione degli stessi, incluse le prestazioni di installazione,manutenzione ordinaria e straordinaria.
E’ ormai consolidato ed univoco l’orientamento della Cassazione che, di recente (ordinanza 28.01.2010 n.1955, sentenza 17.03.2010 n. 10620), ha introdotto il principio generale secondo cui “l’accertamento delle violazioni (ai sensi dell’art. 11 lett. A C.d.S.), ricade tra le attività di servizio della polizia stradale (o di quella municipale per le strade urbane), e non è, pertanto, delegabile a terzi” ed in più ha puntato l’indice sulle finalità di questo tipo di rilevazioni delle infrazioni che deve essere considerata esclusivamente preventiva, e non repressiva o di finanziamento pubblico o lucro privato. E’ altresì interessante un ulteriore profilo evidenziato dalla Cassazione: in ordine agli appalti afferenti agli autovelox (come per ogni altro tipo di appalto) la pattuizione del prezzo in virtù degli incassi incerti e futuri costituisce una violazione di legge, nonché elemento materiale di cui all’art. 323 c.p., in quanto verrebbe meno il principio di imparzialità e di legalità nell’ambito di una funzione pubblica, quale è appunto il servizio di repressione delle violazioni al Codice della Strada.
Un ultimo principio, per la verità già reso in una recente sentenza del febbraio 2010 della Cassazione civile, prevede l’obbligo della presenza dell’agente della polizia stradale o municipale al momento in cui l’autovelox entra in funzione, agente che peraltro deve essersi assicurato del buon funzionamento dell’apparecchiatura a pena di nullità dell’accertamento della violazione.
Sulla base di questi principi, la Cassazione ha confermato il sequestro degli apparecchi autovelox appartenenti ad una Ditta, aggiudicataria di una gara d’appalto con percentuale sugli incassi.
Il Comune di Trani ha annullato la gara?
Il termine di validità delle eventuali offerte è comunque scaduto ed il bando prevede per l’Amministrazione la facoltà di annullare, revocare, modificare o sospendere la gara, per motivi di legittimità od opportunità o di pubblica utilità, senza che i concorrenti abbiano alcunchè a pretendere a qualsiasi titolo.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 7 Maggio 2010
Tutto tace sulla fantomatica gara di appalto per il noleggio dei sistemi digitali di rilevamento automatico delle infrazioni al codice della strada il cui bando era stato pubblicato nel settembre del 2008.
Non è noto alla cittadinanza il motivo di questo strano silenzio ma auspico che si tratti non di sospensione della gara bensì di annullamento.
Avevo evidenziato che, mentre nel resto del paese, le amministrazioni comunali erano divenute sempre più scettiche sull’adozione di tali sistemi di rilevamento (photored, autovelox, t-red) suscitando la reazione di molte comunità territoriali e di associazioni di categoria e determinando anche l’apertura di procedimenti penali, il Comune di Trani, in controtendenza, aveva dato il via alla gara di appalto per il noleggio di tali apparecchi.
L’appalto riguarda (… o riguardava?) il noleggio di quattro postazioni periferiche per la rilevazione di infrazioni ai limiti di velocità e per il passaggio con semaforo rosso e le connesse attività di gestione e manutenzione.
Il capitolato speciale del bando del Comune di Trani estende l’appalto del noleggio dei sistemi di rilevamento alle attività e servizi di gestione degli stessi, incluse le prestazioni di installazione,manutenzione ordinaria e straordinaria.
E’ ormai consolidato ed univoco l’orientamento della Cassazione che, di recente (ordinanza 28.01.2010 n.1955, sentenza 17.03.2010 n. 10620), ha introdotto il principio generale secondo cui “l’accertamento delle violazioni (ai sensi dell’art. 11 lett. A C.d.S.), ricade tra le attività di servizio della polizia stradale (o di quella municipale per le strade urbane), e non è, pertanto, delegabile a terzi” ed in più ha puntato l’indice sulle finalità di questo tipo di rilevazioni delle infrazioni che deve essere considerata esclusivamente preventiva, e non repressiva o di finanziamento pubblico o lucro privato. E’ altresì interessante un ulteriore profilo evidenziato dalla Cassazione: in ordine agli appalti afferenti agli autovelox (come per ogni altro tipo di appalto) la pattuizione del prezzo in virtù degli incassi incerti e futuri costituisce una violazione di legge, nonché elemento materiale di cui all’art. 323 c.p., in quanto verrebbe meno il principio di imparzialità e di legalità nell’ambito di una funzione pubblica, quale è appunto il servizio di repressione delle violazioni al Codice della Strada.
Un ultimo principio, per la verità già reso in una recente sentenza del febbraio 2010 della Cassazione civile, prevede l’obbligo della presenza dell’agente della polizia stradale o municipale al momento in cui l’autovelox entra in funzione, agente che peraltro deve essersi assicurato del buon funzionamento dell’apparecchiatura a pena di nullità dell’accertamento della violazione.
Sulla base di questi principi, la Cassazione ha confermato il sequestro degli apparecchi autovelox appartenenti ad una Ditta, aggiudicataria di una gara d’appalto con percentuale sugli incassi.
Il Comune di Trani ha annullato la gara?
Il termine di validità delle eventuali offerte è comunque scaduto ed il bando prevede per l’Amministrazione la facoltà di annullare, revocare, modificare o sospendere la gara, per motivi di legittimità od opportunità o di pubblica utilità, senza che i concorrenti abbiano alcunchè a pretendere a qualsiasi titolo.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 7 Maggio 2010
API e Sicurezza: Trani. La pericolosità della pista ciclabile su Via Corato.
A cura di Redazione
La pista ciclabile cittadina sulla Via Annibale Maria di Francia (o Via Corato), già di per sé è pericolosa, pone seri problemi di sicurezza.
Mentre si è già fin troppo parlato nei mesi scorsi del pericolo immanente delle interruzioni del percorso in prossimità dei varchi di accesso alle proprietà private, è stato trascurato il problema della visibilità, nelle ore notturne, della pista ciclabile laddove confina con la strada provinciale 238 Trani – Altamura.
Raccogliamo le segnalazioni di alcuni automobilisti che, provenienti da Corato, soprattutto di sera, se non sono costretti a fermarsi per la segnalazione luminosa del rosso del semaforo ivi ubicato, non hanno alcuna indicazione preventiva del restringimento improvviso della carreggiata causato dal rialzo dell’area di protezione dell’itinerario ciclabile e, spesso, sono costretti ad effettuare pericolose manovre repentine per spostarsi a sinistra ed evitare l’improvviso ostacolo (… già qualcuno vi ha cozzato contro!).
Il Codice della Strada, quando, come nel caso di specie, vi è un restringimento del lato destro della carreggiata nella direzione Corato – Trani, prevede la installazione di apposita segnaletica verticale indicante la strettoia asimmetrica: segnaletica da apporre ad almeno 150 mt. dalla strettoia stessa.
Attualmente il percorso ciclabile è delimitato, in maniera dozzinale, da una transenna amovibile su cui è apposto il segnale di divieto di transito per gli autocarri.
Siamo a segnalare pubblicamente una situazione di pericolo ed a sollecitare alle autorità competenti l’apposizione di idonea segnaletica, anche luminosa, per indicare il restringimento della carreggiata.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 28 Aprile 2010
La pista ciclabile cittadina sulla Via Annibale Maria di Francia (o Via Corato), già di per sé è pericolosa, pone seri problemi di sicurezza.
Mentre si è già fin troppo parlato nei mesi scorsi del pericolo immanente delle interruzioni del percorso in prossimità dei varchi di accesso alle proprietà private, è stato trascurato il problema della visibilità, nelle ore notturne, della pista ciclabile laddove confina con la strada provinciale 238 Trani – Altamura.
Raccogliamo le segnalazioni di alcuni automobilisti che, provenienti da Corato, soprattutto di sera, se non sono costretti a fermarsi per la segnalazione luminosa del rosso del semaforo ivi ubicato, non hanno alcuna indicazione preventiva del restringimento improvviso della carreggiata causato dal rialzo dell’area di protezione dell’itinerario ciclabile e, spesso, sono costretti ad effettuare pericolose manovre repentine per spostarsi a sinistra ed evitare l’improvviso ostacolo (… già qualcuno vi ha cozzato contro!).
Il Codice della Strada, quando, come nel caso di specie, vi è un restringimento del lato destro della carreggiata nella direzione Corato – Trani, prevede la installazione di apposita segnaletica verticale indicante la strettoia asimmetrica: segnaletica da apporre ad almeno 150 mt. dalla strettoia stessa.
Attualmente il percorso ciclabile è delimitato, in maniera dozzinale, da una transenna amovibile su cui è apposto il segnale di divieto di transito per gli autocarri.
Siamo a segnalare pubblicamente una situazione di pericolo ed a sollecitare alle autorità competenti l’apposizione di idonea segnaletica, anche luminosa, per indicare il restringimento della carreggiata.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Lunedì 28 Aprile 2010
Assemblea nazionale Api 23-24 Aprile: un momento di crescita culturale e politica.
A cura di Redazione
Un momento di crescita culturale e politica per i delegati di Trani all’assemblea nazionale di Alleanza per l’Italia tenutasi a Roma gli scorsi 23 e 24 aprile.
Le discussioni sui contenuti della politica hanno animato il dibattito interno del nuovo movimento politico e stimolato il confronto delle varie esperienze regionali per addivenire a soluzioni condivise sull’intero territorio nazionale.
Il leader di API, Sen.Francesco Rutelli, ha focalizzato i contenuti della sua relazione sui temi principali affrontati mutandoli in obiettivi del progetto politico: la riforma del sistema elettorale orientata sul sistema tedesco del proporzionale con sbarramento, mediante alleanze trasparenti di partiti per un governo stabile senza lo antidemocratico premio di maggioranza che inchioda tutti ad un bipolarismo in grande crisi; la riforma del fisco incentivando servizi decenti, investimenti adeguati, opportunità per tutti, ricercando una alleanza con il contribuente, una collaborazione – non una guerra - con le categorie professionali, per attuare un piano il più possibile condiviso per l’emersione di una quota significativa ed equa della ricchezza imponibile; la riforma della giustizia orientata verso la certezza della pena e le garanzie al cittadino evitando leggi impazzite ad hoc e faziosità giustizialiste; l’ecologia attraverso l’opportunità, in particolare per il Mezzogiorno, della green economy evitando che il Governo continui a pagare miliardi di multe per il mancato rispetto degli impegni internazionali; il federalismo scoprendo le incognite ed evitando le trappole della lega; il lavoro e l’occupazione come priorità per le persone, le famiglie, le imprese attraverso una riforma del mercato del lavoro e dei contratti superando i meccanismi obsoleti che tutelano sempre meno le persone e lasciano scoperti milioni di precari, di autonomi, di invisibili nell’immobilismo del governo.
Pregna di contenuti anche la relazione del portavoce di API, On.le Bruno Tabacci, che, oltre ai preziosi rudimenti in materia di politica economica, ha sottolineato la necessità in politica di rilanciare i valori morali: un punto etico alto sull’esempio di figure laiche di senso dello Stato come Carlo Azeglio Ciampi e Sandro Pertini , che diventino paradigmi per tutti, una strada obbligata senza ritorno.
Ed, infine, l’On.le Pino Pisicchio ha affrontato il problema della democrazia all’interno dei partiti, sul caso Gianfranco Fini, evidenziando la necessità di una regolazione giuridica dei partiti politici per evitare situazioni in cui le opinioni minoritarie siano costrette a tradursi in silenzio oppure ad uscire dal cancello politico in cui sono collocate.
Due belle giornate di confronto che hanno visto una larga partecipazione e l’adesione del nascente movimento degli ambientalisti del buongoverno Alleanza Ecologica per l’Italia e dei comitali liberali coordinati dall’On.le Valerio Zanone.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 26 Aprile 2010
Un momento di crescita culturale e politica per i delegati di Trani all’assemblea nazionale di Alleanza per l’Italia tenutasi a Roma gli scorsi 23 e 24 aprile.
Le discussioni sui contenuti della politica hanno animato il dibattito interno del nuovo movimento politico e stimolato il confronto delle varie esperienze regionali per addivenire a soluzioni condivise sull’intero territorio nazionale.
Il leader di API, Sen.Francesco Rutelli, ha focalizzato i contenuti della sua relazione sui temi principali affrontati mutandoli in obiettivi del progetto politico: la riforma del sistema elettorale orientata sul sistema tedesco del proporzionale con sbarramento, mediante alleanze trasparenti di partiti per un governo stabile senza lo antidemocratico premio di maggioranza che inchioda tutti ad un bipolarismo in grande crisi; la riforma del fisco incentivando servizi decenti, investimenti adeguati, opportunità per tutti, ricercando una alleanza con il contribuente, una collaborazione – non una guerra - con le categorie professionali, per attuare un piano il più possibile condiviso per l’emersione di una quota significativa ed equa della ricchezza imponibile; la riforma della giustizia orientata verso la certezza della pena e le garanzie al cittadino evitando leggi impazzite ad hoc e faziosità giustizialiste; l’ecologia attraverso l’opportunità, in particolare per il Mezzogiorno, della green economy evitando che il Governo continui a pagare miliardi di multe per il mancato rispetto degli impegni internazionali; il federalismo scoprendo le incognite ed evitando le trappole della lega; il lavoro e l’occupazione come priorità per le persone, le famiglie, le imprese attraverso una riforma del mercato del lavoro e dei contratti superando i meccanismi obsoleti che tutelano sempre meno le persone e lasciano scoperti milioni di precari, di autonomi, di invisibili nell’immobilismo del governo.
Pregna di contenuti anche la relazione del portavoce di API, On.le Bruno Tabacci, che, oltre ai preziosi rudimenti in materia di politica economica, ha sottolineato la necessità in politica di rilanciare i valori morali: un punto etico alto sull’esempio di figure laiche di senso dello Stato come Carlo Azeglio Ciampi e Sandro Pertini , che diventino paradigmi per tutti, una strada obbligata senza ritorno.
Ed, infine, l’On.le Pino Pisicchio ha affrontato il problema della democrazia all’interno dei partiti, sul caso Gianfranco Fini, evidenziando la necessità di una regolazione giuridica dei partiti politici per evitare situazioni in cui le opinioni minoritarie siano costrette a tradursi in silenzio oppure ad uscire dal cancello politico in cui sono collocate.
Due belle giornate di confronto che hanno visto una larga partecipazione e l’adesione del nascente movimento degli ambientalisti del buongoverno Alleanza Ecologica per l’Italia e dei comitali liberali coordinati dall’On.le Valerio Zanone.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 26 Aprile 2010
Alleanza per l'Italia Trani: "Il Comune di Trani ha fatto buca"
A cura di Redazione
Siamo abituati agli annunci eclatanti dell’amministrazione comunale anche di portata universale e futuristica. Purtroppo, però, il buongoverno deve produrre anche risultati concreti e tangibili.
Il problema della manutenzione stradale, nonostante siano decorsi sette anni dal primo insediamento del governo locale, è rimasto irrisolto anzi, pur destinando ingenti risorse finanziarie per affrontarlo, è peggiorato. E’ proprio il caso di dire che il Comune ha fatto buca!
Riteniamo che, in attesa degli interventi di sistemazione definitiva delle strade, dell’affidamento dei relativi appalti e della copertura finanziaria, terminato l’appalto della Global Service, sia il caso di assumere personale a tempo determinato, per la manutenzione ordinaria delle strade, al fine di contenere i costi e, nel contempo, creare opportunità di lavoro.
Si è visto che le buche delle strade sono state riempite con bitume preconfezionato utilizzando un semplice rastrello: operazione per la quale non occorrono imprese con particolari certificazioni di qualità!
Proponiamo, altresì, che l’ufficio tecnico comunale si adoperi, prima che il contratto sia scaduto, affinchè l’appaltatore provveda ad effettuare le riparazioni dei tratti stradali già oggetto di intervento e nuovamente ammalorati soprattutto a seguito delle ultime precipitazioni meteoriche.
Per quanto concerne, infine, la rottura delle strade appena asfaltate ad opera di privati o enti gestori di utenze (elettricità, gas, acqua e fogna, etc.) di cui spesso l’assessore del ramo ha avuto modo di lamentarsi, proponiamo di verificare l’opportunità di agire per il risarcimento dei danni e/o per il ripristino non mancando, nella città di Trani, avvocati cui rivolgersi.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 17 Aprile 2010
Siamo abituati agli annunci eclatanti dell’amministrazione comunale anche di portata universale e futuristica. Purtroppo, però, il buongoverno deve produrre anche risultati concreti e tangibili.
Il problema della manutenzione stradale, nonostante siano decorsi sette anni dal primo insediamento del governo locale, è rimasto irrisolto anzi, pur destinando ingenti risorse finanziarie per affrontarlo, è peggiorato. E’ proprio il caso di dire che il Comune ha fatto buca!
Riteniamo che, in attesa degli interventi di sistemazione definitiva delle strade, dell’affidamento dei relativi appalti e della copertura finanziaria, terminato l’appalto della Global Service, sia il caso di assumere personale a tempo determinato, per la manutenzione ordinaria delle strade, al fine di contenere i costi e, nel contempo, creare opportunità di lavoro.
Si è visto che le buche delle strade sono state riempite con bitume preconfezionato utilizzando un semplice rastrello: operazione per la quale non occorrono imprese con particolari certificazioni di qualità!
Proponiamo, altresì, che l’ufficio tecnico comunale si adoperi, prima che il contratto sia scaduto, affinchè l’appaltatore provveda ad effettuare le riparazioni dei tratti stradali già oggetto di intervento e nuovamente ammalorati soprattutto a seguito delle ultime precipitazioni meteoriche.
Per quanto concerne, infine, la rottura delle strade appena asfaltate ad opera di privati o enti gestori di utenze (elettricità, gas, acqua e fogna, etc.) di cui spesso l’assessore del ramo ha avuto modo di lamentarsi, proponiamo di verificare l’opportunità di agire per il risarcimento dei danni e/o per il ripristino non mancando, nella città di Trani, avvocati cui rivolgersi.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 17 Aprile 2010
Coordinatore API Moscatelli: "Alternativa e Crisi"
A cura di Redazione
La crisi del sistema bipolaristico si è manifestata con tutta evidenza anche a livello locale dove, dopo il risultato elettorale, sono venute fuori schegge virtualmente impazzite ma sintomatiche di una latente disgregazione all’interno di ciascuno dei due schieramenti imposti dalla legge elettorale ma in concreto non condivisi.
Alleanza per l’Italia, movimento politico all’opposizione, ritiene che l’attuale bipolarismo non governa i problemi posti da una crisi che si aggrava e non crea le soluzioni necessarie per l’interesse generale del paese.
Il bipolarismo tende a soffocare il centro e ad accentuare estremismi pericolosi, soprattutto a destra, tendenzialmente idonei a spaccare in due il paese.
In tale contesto assume rilevanza anche il dato dell’astensione di massa che indica, evidentemente, un’insoddisfazione profonda che una nuova offerta politica ha il compito di intercettare.
Riteniamo, quindi, che sia opportuno svolgere una riflessione sull’opportunità di sperimentare l’alternativa sulla strada potenzialmente significativa di un “terzo polo” che, nell’insieme, ha raggiunto ormai una percentuale di consensi a doppia cifra.
I prossimi 23 e 24 aprile si terrà a Roma presso il Summit Roma Hotel la assemblea nazionale del movimento politico Alleanza per l’Italia da cui partiremo per intraprendere, anche nell’ottica del futuro governo locale, un progetto nuovo ed alternativo per la città di Trani.
Info sull’assemblea nazionale: [email protected] oppure www.alleanzaperlitalia.it.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 16 Aprile 2010
La crisi del sistema bipolaristico si è manifestata con tutta evidenza anche a livello locale dove, dopo il risultato elettorale, sono venute fuori schegge virtualmente impazzite ma sintomatiche di una latente disgregazione all’interno di ciascuno dei due schieramenti imposti dalla legge elettorale ma in concreto non condivisi.
Alleanza per l’Italia, movimento politico all’opposizione, ritiene che l’attuale bipolarismo non governa i problemi posti da una crisi che si aggrava e non crea le soluzioni necessarie per l’interesse generale del paese.
Il bipolarismo tende a soffocare il centro e ad accentuare estremismi pericolosi, soprattutto a destra, tendenzialmente idonei a spaccare in due il paese.
In tale contesto assume rilevanza anche il dato dell’astensione di massa che indica, evidentemente, un’insoddisfazione profonda che una nuova offerta politica ha il compito di intercettare.
Riteniamo, quindi, che sia opportuno svolgere una riflessione sull’opportunità di sperimentare l’alternativa sulla strada potenzialmente significativa di un “terzo polo” che, nell’insieme, ha raggiunto ormai una percentuale di consensi a doppia cifra.
I prossimi 23 e 24 aprile si terrà a Roma presso il Summit Roma Hotel la assemblea nazionale del movimento politico Alleanza per l’Italia da cui partiremo per intraprendere, anche nell’ottica del futuro governo locale, un progetto nuovo ed alternativo per la città di Trani.
Info sull’assemblea nazionale: [email protected] oppure www.alleanzaperlitalia.it.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Mercoledì 16 Aprile 2010
API: Assunzioni Anomale
A cura di Redazione
La ventata di managerialità nella gestione delle aziende municipalizzate del comune di Trani cela anomali criteri utilizzati per la scelta delle risorse umane paragonabili a quelli utilizzati nelle aziende a conduzione familiare, con la notevole differenza però che il capitale di rischio non è quello degli amministratori ma quello dei cittadini.
Chi aspira ad un lavoro rifletta sulle modalità scelte dal centro destra per risolvere il problema del lavoro a Trani: infinite promesse, pochi fatti e nelle scelte nessun criterio che tenga conto né del merito, né del bisogno dei singoli.
E’ opportuno segnalare che la disciplina del rapporto lavorativo del personale delle aziende municipalizzate - considerate dalla normativa quali organismi degli Enti locali ed in particolare, gli speciali vincoli e divieti posti in materia di assunzioni - si inquadrano nella complessa, articolata legislazione di coordinamento della finanza pubblica e di contenimento della spesa del settore pubblico allargato.
I criteri per il reclutamento del personale da parte delle aziende municipalizzate o aziende speciali sono quelli individuati dall’art.35 del decreto legislativo n.165 del 30 marzo 2001.
Le forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale (contratti a tempo determinato, contratti di formazione e lavoro, altri rapporti formativi e fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo) non possono, invece, comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, ferma restando ogni responsabilità e sanzione.
La legge prevede addirittura la responsabilità dei dirigenti per le somme che dovessero essere sborsate dall’amministrazione per indennità risarcitorie a lavoratori assunti senza il rispetto delle norme sulle assunzioni (art.36 D.Lgs. n.165/2001).
Poiché sulla stampa si è letto, nei giorni scorsi, di assunzioni anomale nelle aziende di capitale pubblico, siamo a chiedere ai consiglieri comunali che si sono occupati della questione un approfondimento ed un confronto per evitare che la storia si ripeta nella assunzione del personale per la gestione delle aree di parcheggio a Trani.
Ci auguriamo che vengano adottati criteri imparzialità e trasparenza nei procedimenti per l’assunzione degli ausiliari attraverso la pubblicazione del relativo bando affinchè possano partecipare con legittime aspettative anche cittadini tranesi che non siano iscritti a partiti politici o che, magari, non abbiano votato!
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 8 Aprile 2010
La ventata di managerialità nella gestione delle aziende municipalizzate del comune di Trani cela anomali criteri utilizzati per la scelta delle risorse umane paragonabili a quelli utilizzati nelle aziende a conduzione familiare, con la notevole differenza però che il capitale di rischio non è quello degli amministratori ma quello dei cittadini.
Chi aspira ad un lavoro rifletta sulle modalità scelte dal centro destra per risolvere il problema del lavoro a Trani: infinite promesse, pochi fatti e nelle scelte nessun criterio che tenga conto né del merito, né del bisogno dei singoli.
E’ opportuno segnalare che la disciplina del rapporto lavorativo del personale delle aziende municipalizzate - considerate dalla normativa quali organismi degli Enti locali ed in particolare, gli speciali vincoli e divieti posti in materia di assunzioni - si inquadrano nella complessa, articolata legislazione di coordinamento della finanza pubblica e di contenimento della spesa del settore pubblico allargato.
I criteri per il reclutamento del personale da parte delle aziende municipalizzate o aziende speciali sono quelli individuati dall’art.35 del decreto legislativo n.165 del 30 marzo 2001.
Le forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale (contratti a tempo determinato, contratti di formazione e lavoro, altri rapporti formativi e fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo) non possono, invece, comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, ferma restando ogni responsabilità e sanzione.
La legge prevede addirittura la responsabilità dei dirigenti per le somme che dovessero essere sborsate dall’amministrazione per indennità risarcitorie a lavoratori assunti senza il rispetto delle norme sulle assunzioni (art.36 D.Lgs. n.165/2001).
Poiché sulla stampa si è letto, nei giorni scorsi, di assunzioni anomale nelle aziende di capitale pubblico, siamo a chiedere ai consiglieri comunali che si sono occupati della questione un approfondimento ed un confronto per evitare che la storia si ripeta nella assunzione del personale per la gestione delle aree di parcheggio a Trani.
Ci auguriamo che vengano adottati criteri imparzialità e trasparenza nei procedimenti per l’assunzione degli ausiliari attraverso la pubblicazione del relativo bando affinchè possano partecipare con legittime aspettative anche cittadini tranesi che non siano iscritti a partiti politici o che, magari, non abbiano votato!
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 8 Aprile 2010
API: "Il fallimento della politica a Trani"
A cura di Redazione
La politica locale, a prescindere dal risultato finale della competizione elettorale, esce in ogni caso sconfitta e deve prendere atto del suo più totale fallimento.
Il dato dell’astensionismo parla chiaro: i tranesi sono stanchi e non hanno fiducia dell’attuale classe politica.
Il 41,28%, ossia 21.324 tranesi su 46.816, sono rimasti a casa ed, insieme ai votanti di schede bianche, hanno dimostrato di non gradire.
Una brutta campagna elettorale, una politica locale sterile e produttiva solo di proclami.
E’ il momento di lavorare per il rinnovamento ed il recupero della fiducia della gente rilanciando un’immagine diversa della politica fatta da persone nuove, oneste e competenti che si aggreghino a quel poco di buono che è venuto fuori dalla bagarre elettorale.
Condividiamo le dichiarazioni di qualche esponente politico locale e proponiamo di incominciare a lavorare per la città con un progetto nuovo e concreto, avallato non necessariamente dal centrodestra o centrosinistra in quanto tali, bensì da tranesi armati di buona volontà e servizio, nella consapevolezza che le imposizioni partitiche dall’alto non pare producano buoni risultati per Trani.
Abbiamo due anni per farcela e trascinare il popolo degli astensionisti.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 30 Marzo 2010
La politica locale, a prescindere dal risultato finale della competizione elettorale, esce in ogni caso sconfitta e deve prendere atto del suo più totale fallimento.
Il dato dell’astensionismo parla chiaro: i tranesi sono stanchi e non hanno fiducia dell’attuale classe politica.
Il 41,28%, ossia 21.324 tranesi su 46.816, sono rimasti a casa ed, insieme ai votanti di schede bianche, hanno dimostrato di non gradire.
Una brutta campagna elettorale, una politica locale sterile e produttiva solo di proclami.
E’ il momento di lavorare per il rinnovamento ed il recupero della fiducia della gente rilanciando un’immagine diversa della politica fatta da persone nuove, oneste e competenti che si aggreghino a quel poco di buono che è venuto fuori dalla bagarre elettorale.
Condividiamo le dichiarazioni di qualche esponente politico locale e proponiamo di incominciare a lavorare per la città con un progetto nuovo e concreto, avallato non necessariamente dal centrodestra o centrosinistra in quanto tali, bensì da tranesi armati di buona volontà e servizio, nella consapevolezza che le imposizioni partitiche dall’alto non pare producano buoni risultati per Trani.
Abbiamo due anni per farcela e trascinare il popolo degli astensionisti.
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 30 Marzo 2010
Alleanza per l'Italia :"Legalità e responsabilità."
A cura di Redazione
La manifestazione del centro destra a Roma ha calamitato l’attenzione dell’opinione pubblica sulle solite effusioni del premier.
Contemporaneamente a Milano, in Piazza Duomo, in 150.000 si sono mobilitati per la XV giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia, promossa da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.
Al corteo hanno preso parte oltre 500 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 3 mila familiari.
Sul palco sono stati letti i nomi di oltre 900 vittime delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali, morti per mano delle mafie. "Non lasciamo soli magistrati e forze dell'ordine", è l'appello lanciato dal fondatore di Libera, don Luigi Ciotti che ha sottolineato che “la ricchezza della democrazia e' data dal coraggio di chi porta avanti la cultura dell'impegno per il bene comune e non per individualismo".
“C'e' una concentrazione di poteri, di monopoli, di conflitti di interesse - ha proseguito - che logorano i principi costituzionali e mettono a rischio la democrazia. Dobbiamo ribellarci fare in modo che a diventare 'normale' nel nostro paese non sia la corruzione, l'illegalita' diffusa ma l'onesta', trasparenza ed il rispetto delle leggi”.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 20 Marzo 2010
La manifestazione del centro destra a Roma ha calamitato l’attenzione dell’opinione pubblica sulle solite effusioni del premier.
Contemporaneamente a Milano, in Piazza Duomo, in 150.000 si sono mobilitati per la XV giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia, promossa da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.
Al corteo hanno preso parte oltre 500 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 3 mila familiari.
Sul palco sono stati letti i nomi di oltre 900 vittime delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali, morti per mano delle mafie. "Non lasciamo soli magistrati e forze dell'ordine", è l'appello lanciato dal fondatore di Libera, don Luigi Ciotti che ha sottolineato che “la ricchezza della democrazia e' data dal coraggio di chi porta avanti la cultura dell'impegno per il bene comune e non per individualismo".
“C'e' una concentrazione di poteri, di monopoli, di conflitti di interesse - ha proseguito - che logorano i principi costituzionali e mettono a rischio la democrazia. Dobbiamo ribellarci fare in modo che a diventare 'normale' nel nostro paese non sia la corruzione, l'illegalita' diffusa ma l'onesta', trasparenza ed il rispetto delle leggi”.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 20 Marzo 2010
API: "Richiesta di defissione dei manifesti abusivi al Sindaco di Trani"
A cura di Redazione
Pur comprendendo le ragioni e le necessità degli schieramenti politici opposti nella campagna elettorale in corso, siamo costretti ad evidenziare alla S.V. Ill.ma lo scempio ed il degrado delle vie cittadine a causa dell’affissione di centinaia di manifesti abusivi da parte di alcuni candidati alle elezioni regionali in palese violazione delle disposizioni legislative e del protocollo d’intesa sottoscritto presso la Prefettura di Bari dalle forze politiche, lo scorso 1.3.2010, diretto a disciplinare la propaganda elettorale.
Non è stato mantenuto l’impegno, da parte delle forze politiche in campo, a far rispettare il divieto di affissione dei materiali di propaganda elettorale al di fuori degli appositi spazi destinati da ciascun Comune, nonché il divieto di iscrizioni murali e di quelle su fondi stradali, palizzate e recinzioni e, a maggior ragione, su monumenti ed opere d’arte di qualsiasi genere, a tutela del decoro e dell’estetica cittadina.
Nella città di Trani, le violazioni sono state oltremodo palesi e numerose e l’Amministrazione Comunale che, dal momento dell’assegnazione degli spazi per l’affissione dei manifesti elettorali, avrebbe dovuto, per legge, provvedere alla defissone dei manifesti affissi fuori dagli spazi autorizzati, per ciascun candidato o lista (D. L.vo n. 507/93), nonché a rimuovere ogni altra affissione abusiva o scritta ovunque effettuata ponendo le spese per la rimozione del materiale di propaganda abusiva nelle forme di scritti o affissioni murali o di volantinaggio a carico, in solido, dell’esecutore materiale e del committente responsabile (art. 15 della legge n. 515/93 così come modificato dall’art. 1, comma 178, della legge 27/12/2006, n. 296 – Legge Finanziaria 2007), non vi ha provveduto, probabilmente a causa dell’enorme mole di lavoro necessario.
Poiché la violazione dei divieti innanzi specificati prosegue ininterrottamente, soprattutto nelle ore notturne, in tutti i quartieri della città e la legge (art. 162 del D.Lgs. n.42/2004) sanziona tali condotte anche in forza di quanto previsto dall’art.23 del Codice della Strada.
Tanto premesso ed esposto, chiediamo che l’Ill.mo Sig. Sindaco di Trani intervenga sul Servizio delle Pubbliche Affissioni del Comune di Trani affinchè si adoperi per la defissione effettiva dei manifesti elettorali abusivi e sull’autorità di polizia affinchè vi siano maggiori controlli sulle vie cittadine, anche nelle ore notturne, per l’elevazione delle contestazioni e per garantire la par condicio, dato che attacchini abusivi continuano ad occupare a loro piacimento gli spazi predisposti.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 18 Marzo 2010
Pur comprendendo le ragioni e le necessità degli schieramenti politici opposti nella campagna elettorale in corso, siamo costretti ad evidenziare alla S.V. Ill.ma lo scempio ed il degrado delle vie cittadine a causa dell’affissione di centinaia di manifesti abusivi da parte di alcuni candidati alle elezioni regionali in palese violazione delle disposizioni legislative e del protocollo d’intesa sottoscritto presso la Prefettura di Bari dalle forze politiche, lo scorso 1.3.2010, diretto a disciplinare la propaganda elettorale.
Non è stato mantenuto l’impegno, da parte delle forze politiche in campo, a far rispettare il divieto di affissione dei materiali di propaganda elettorale al di fuori degli appositi spazi destinati da ciascun Comune, nonché il divieto di iscrizioni murali e di quelle su fondi stradali, palizzate e recinzioni e, a maggior ragione, su monumenti ed opere d’arte di qualsiasi genere, a tutela del decoro e dell’estetica cittadina.
Nella città di Trani, le violazioni sono state oltremodo palesi e numerose e l’Amministrazione Comunale che, dal momento dell’assegnazione degli spazi per l’affissione dei manifesti elettorali, avrebbe dovuto, per legge, provvedere alla defissone dei manifesti affissi fuori dagli spazi autorizzati, per ciascun candidato o lista (D. L.vo n. 507/93), nonché a rimuovere ogni altra affissione abusiva o scritta ovunque effettuata ponendo le spese per la rimozione del materiale di propaganda abusiva nelle forme di scritti o affissioni murali o di volantinaggio a carico, in solido, dell’esecutore materiale e del committente responsabile (art. 15 della legge n. 515/93 così come modificato dall’art. 1, comma 178, della legge 27/12/2006, n. 296 – Legge Finanziaria 2007), non vi ha provveduto, probabilmente a causa dell’enorme mole di lavoro necessario.
Poiché la violazione dei divieti innanzi specificati prosegue ininterrottamente, soprattutto nelle ore notturne, in tutti i quartieri della città e la legge (art. 162 del D.Lgs. n.42/2004) sanziona tali condotte anche in forza di quanto previsto dall’art.23 del Codice della Strada.
Tanto premesso ed esposto, chiediamo che l’Ill.mo Sig. Sindaco di Trani intervenga sul Servizio delle Pubbliche Affissioni del Comune di Trani affinchè si adoperi per la defissione effettiva dei manifesti elettorali abusivi e sull’autorità di polizia affinchè vi siano maggiori controlli sulle vie cittadine, anche nelle ore notturne, per l’elevazione delle contestazioni e per garantire la par condicio, dato che attacchini abusivi continuano ad occupare a loro piacimento gli spazi predisposti.
Alleanza per l’Italia – Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 18 Marzo 2010
API Avverte: "Iscritti all'Albo degli Scrutatori, lasciate ogni speranza."
A cura di Redazione
La politica in famiglia inizia a frantumarsi ed a perdere colpi sulla nomina degli scrutatori.
Se la protesta viene da un consigliere comunale di maggioranza, di comprovata esperienza e professionalità, ed è avallata dal novello consigliere provinciale dello stesso partito, c’è da rabbrividire. Se poi, aggiungiamo, che analoghe querelle, sembra, siano sorte anche nel centro sinistra, c’è da inorridire.
Si sa che la nomina degli Scrutatori è effettuata dalla commissione elettorale comunale, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 95/1989, come sostituito dall'art. 9, comma 4, della legge n. 270/2005, ulteriormente modificato dalla legge n. 22/2006), tra gli elettori iscritti nell'Albo unico degli Scrutatori di seggio elettorale.
Le attribuzioni conferite dalla legge alla commissione non sono rigide nella modalità di scelta degli scrutatori, ma ciò non vuol dire che i membri possano procedere alla nomina degli scrutatori con criteri soggettivi ed arbitrari.
Ritengo, altresì, che non sia opportuno conferire l’incarico di membro della commissione elettorale a soggetti che già abbiano svolto tale compito nelle elezioni provinciali del 2009.
Ringraziando le testate giornalistiche locali che divulgano gli elenchi degli scrutatori, svolgendo un servizio utile alla collettività, nella logica della verità e della trasparenza, ho la possibilità di poter informare i cittadini che, dei 218 scrutatori scelti dalla predetta commissione, ben 87 hanno già svolto tale incarico nella precedente tornata elettorale e molti dei nuovi sono stretti parenti di quelli dell’anno passato.
Se poi consideriamo che gli iscritti all’elenco degli scrutatori sono 4.933, mi viene difficile comprendere i criteri di turnazione adottati ma mi viene facile ritenere che sia inutile iscriversi visto quello che accade.
Allora cari iscritti all’Albo unico degli Scrutatori di seggio elettorale che da anni aspettate di essere chiamati per la prima volta, se non siete galoppini di partito o, meglio, di alcuni esponenti politici, non abbiate speranza alcuna!
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 13 Marzo 2010
La politica in famiglia inizia a frantumarsi ed a perdere colpi sulla nomina degli scrutatori.
Se la protesta viene da un consigliere comunale di maggioranza, di comprovata esperienza e professionalità, ed è avallata dal novello consigliere provinciale dello stesso partito, c’è da rabbrividire. Se poi, aggiungiamo, che analoghe querelle, sembra, siano sorte anche nel centro sinistra, c’è da inorridire.
Si sa che la nomina degli Scrutatori è effettuata dalla commissione elettorale comunale, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 95/1989, come sostituito dall'art. 9, comma 4, della legge n. 270/2005, ulteriormente modificato dalla legge n. 22/2006), tra gli elettori iscritti nell'Albo unico degli Scrutatori di seggio elettorale.
Le attribuzioni conferite dalla legge alla commissione non sono rigide nella modalità di scelta degli scrutatori, ma ciò non vuol dire che i membri possano procedere alla nomina degli scrutatori con criteri soggettivi ed arbitrari.
Ritengo, altresì, che non sia opportuno conferire l’incarico di membro della commissione elettorale a soggetti che già abbiano svolto tale compito nelle elezioni provinciali del 2009.
Ringraziando le testate giornalistiche locali che divulgano gli elenchi degli scrutatori, svolgendo un servizio utile alla collettività, nella logica della verità e della trasparenza, ho la possibilità di poter informare i cittadini che, dei 218 scrutatori scelti dalla predetta commissione, ben 87 hanno già svolto tale incarico nella precedente tornata elettorale e molti dei nuovi sono stretti parenti di quelli dell’anno passato.
Se poi consideriamo che gli iscritti all’elenco degli scrutatori sono 4.933, mi viene difficile comprendere i criteri di turnazione adottati ma mi viene facile ritenere che sia inutile iscriversi visto quello che accade.
Allora cari iscritti all’Albo unico degli Scrutatori di seggio elettorale che da anni aspettate di essere chiamati per la prima volta, se non siete galoppini di partito o, meglio, di alcuni esponenti politici, non abbiate speranza alcuna!
Alleanza per l’Italia - Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 13 Marzo 2010
Parla il Coordinatore Cittadino API:"Edilizia economica e popolare a Trani: non è mai troppo tardi."
A cura di Redazione
Avevamo segnalato, con un comunicato stampa del 13.2 u.s., che il problema dell’emergenza abitativa non avrebbe potuto trovare soluzione nel mitico contratto di quartiere e, tanto meno, nello strumento urbanistico approvato.
Sarebbe stato auspicabile, invece, attivarsi urgentemente per rilanciare progetti di edilizia economica e popolare al fine di fronteggiare lo straripante fenomeno dell’emergenza degli sfratti.
Le graduatorie, ferme ormai da oltre un decennio e riferite a nuclei familiari, sicuramente variati nella composizione e nelle capacità reddituale, sono ormai divenute inadeguate per assegnazioni di eventuali alloggi sgomberati, anche in considerazione dell’aumento esponenziale delle famiglie vicine alla soglia di povertà.
Puntuale il Palazzo di Città, in piena campagna elettorale, ha diramato un comunicato che annuncia, per lunedì 15.3 una conferenza stampa sul protocollo d’intesa con lo IACP di Bari “per lo sviluppo della programmazione comunale in materia di edilizia residenziale pubblica”.
Un’amministrazione che dal 2003 governa la città, finalmente dopo sette anni, inizia ad affrontare l’argomento ma, come si suol dire, non è mai troppo tardi.
I cittadini, infatti, devono sapere che, negli ultimi anni, con il Piano Casa Regionale sono stati finanziati lavori di recupero per 1.719 alloggi dello Iacp di Bari con un investimento pari a € 17.792.615,00 ai quali si aggiungono i lavori finanziati con i fondi della legge 560/1993 per 3.666 alloggi e € 22.088.128,62. Complessivamente, quindi, si tratta di circa 40 milioni di euro investiti in recupero di 5.385 unità abitative pubbliche da cui Trani è rimasta fuori mentre ne hanno usufruito città come Andria, Barletta, Canosa, Spinazzola.
Siamo abituati alle conferenze stampa improduttive di questa amministrazione ed, in particolare, ai vacui proclami sulle problematiche dei cittadini meno abbienti, ma riteniamo che sia apprezzabile iniziare comunque a parlarne.
Vogliamo segnalare che la problematica deve estendersi anche alle ristrutturazioni degli edifici esistenti per tutelare tutti quei cittadini che da anni denunziano tale precarietà nell’inerzia dello IACP.
Prima di valutare tortuose quanto vane iniziative che prevedano utilizzazione di suoli da espropriare a privati o complicazioni nei comparti del P.U.G., una immediata individuazione di un’area di insediamento potrebbe essere quella, ormai fatiscente, dell’ex mercato ortofrutticolo.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 12 Marzo 2010
Avevamo segnalato, con un comunicato stampa del 13.2 u.s., che il problema dell’emergenza abitativa non avrebbe potuto trovare soluzione nel mitico contratto di quartiere e, tanto meno, nello strumento urbanistico approvato.
Sarebbe stato auspicabile, invece, attivarsi urgentemente per rilanciare progetti di edilizia economica e popolare al fine di fronteggiare lo straripante fenomeno dell’emergenza degli sfratti.
Le graduatorie, ferme ormai da oltre un decennio e riferite a nuclei familiari, sicuramente variati nella composizione e nelle capacità reddituale, sono ormai divenute inadeguate per assegnazioni di eventuali alloggi sgomberati, anche in considerazione dell’aumento esponenziale delle famiglie vicine alla soglia di povertà.
Puntuale il Palazzo di Città, in piena campagna elettorale, ha diramato un comunicato che annuncia, per lunedì 15.3 una conferenza stampa sul protocollo d’intesa con lo IACP di Bari “per lo sviluppo della programmazione comunale in materia di edilizia residenziale pubblica”.
Un’amministrazione che dal 2003 governa la città, finalmente dopo sette anni, inizia ad affrontare l’argomento ma, come si suol dire, non è mai troppo tardi.
I cittadini, infatti, devono sapere che, negli ultimi anni, con il Piano Casa Regionale sono stati finanziati lavori di recupero per 1.719 alloggi dello Iacp di Bari con un investimento pari a € 17.792.615,00 ai quali si aggiungono i lavori finanziati con i fondi della legge 560/1993 per 3.666 alloggi e € 22.088.128,62. Complessivamente, quindi, si tratta di circa 40 milioni di euro investiti in recupero di 5.385 unità abitative pubbliche da cui Trani è rimasta fuori mentre ne hanno usufruito città come Andria, Barletta, Canosa, Spinazzola.
Siamo abituati alle conferenze stampa improduttive di questa amministrazione ed, in particolare, ai vacui proclami sulle problematiche dei cittadini meno abbienti, ma riteniamo che sia apprezzabile iniziare comunque a parlarne.
Vogliamo segnalare che la problematica deve estendersi anche alle ristrutturazioni degli edifici esistenti per tutelare tutti quei cittadini che da anni denunziano tale precarietà nell’inerzia dello IACP.
Prima di valutare tortuose quanto vane iniziative che prevedano utilizzazione di suoli da espropriare a privati o complicazioni nei comparti del P.U.G., una immediata individuazione di un’area di insediamento potrebbe essere quella, ormai fatiscente, dell’ex mercato ortofrutticolo.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 12 Marzo 2010
API -Avvocato Moscatelli: "La regola principale del Governo: non rispettare le regole."
A cura di Redazione
Il decreto-legge c.d. “salva liste” rappresenta la fine delle regole democratiche, una burla al principio cardine del nostro ordinamento giuridico costituito dalla certezza del diritto, la violazione delle norme costituzionali.
Attraverso l’abusato strumento del decreto – legge, rimedio provvisorio da adottare in caso straordinario di necessità ed urgenza ai sensi dell’art.77 Cost., il Governo ha interpretato a modo suo norme, ormai consolidate e da sempre applicate, nelle procedure elettorali per il rinnovo degli organi delle regioni a statuto ordinario.
Il “golpe” è stato organizzato alle ore 21.05 di ieri sera al fine “di assicurare il pieno esercizio dei diritti di elettorato attivo e passivo” che non era stato certo compromesso per la tardiva presentazione di alcune liste: un duro colpo alla democrazia.
La sfrontatezza del Governo ha raggiunto il livello più alto dopo i brillanti successi ottenuti, diretti a sottrarre alla Giustizia il Capo del Governo: il potere esecutivo si è arrogato ora la facoltà di interpretare a suo piacimento anche le norme che disciplinano le procedure elettorali!
Nel caso di specie i presupposti della straordinarietà, necessità ed urgenza che, per la emanazione del decreto legge, avrebbero dovuto riguardare l’intero paese, hanno invece avuto l’unico scopo di salvare le liste non ammesse del Pdl.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 6 Marzo 2010
Il decreto-legge c.d. “salva liste” rappresenta la fine delle regole democratiche, una burla al principio cardine del nostro ordinamento giuridico costituito dalla certezza del diritto, la violazione delle norme costituzionali.
Attraverso l’abusato strumento del decreto – legge, rimedio provvisorio da adottare in caso straordinario di necessità ed urgenza ai sensi dell’art.77 Cost., il Governo ha interpretato a modo suo norme, ormai consolidate e da sempre applicate, nelle procedure elettorali per il rinnovo degli organi delle regioni a statuto ordinario.
Il “golpe” è stato organizzato alle ore 21.05 di ieri sera al fine “di assicurare il pieno esercizio dei diritti di elettorato attivo e passivo” che non era stato certo compromesso per la tardiva presentazione di alcune liste: un duro colpo alla democrazia.
La sfrontatezza del Governo ha raggiunto il livello più alto dopo i brillanti successi ottenuti, diretti a sottrarre alla Giustizia il Capo del Governo: il potere esecutivo si è arrogato ora la facoltà di interpretare a suo piacimento anche le norme che disciplinano le procedure elettorali!
Nel caso di specie i presupposti della straordinarietà, necessità ed urgenza che, per la emanazione del decreto legge, avrebbero dovuto riguardare l’intero paese, hanno invece avuto l’unico scopo di salvare le liste non ammesse del Pdl.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Sabato 6 Marzo 2010
Alessandro Moscatelli - API: "Fondi Regionali per asili nido"
A cura di Redazione
L’ottenimento di risultati concreti nella politica prescinde dalle appartenenze politiche ed è diretta conseguenza della capacità degli amministratori.
Mentre rimane impressa ai cittadini tranesi l’immagine del rustico dell’asilo realizzato negli anni ’80 sulla Via Di Vittorio nei pressi dello Stadio Comunale, apprendiamo che il Comune di Canosa di Puglia ha indetto due gare di appalto per la costruzione di due asili nido (asilo dei Platani importo € 661.918,45 ed asilo delle Betulle € 660.611,28), attingendo ai finanziamenti della Regione Puglia per € 700.000,00 ed a mutuo della Cassa Depositi e Prestiti per la differenza.
Anche il Comune di Trani ebbe ad attingere allo stesso finanziamento e, nell’aprile del 2009, si leggeva in un comunicato stampa, che nell’ambito del progetto per la rete degli asili nido comunali, da settembre (?) la città si doterà di due asili che potranno accogliere complessivamente 72 bambini (dai 3 mesi ai 3 anni di età). Le classi saranno realizzate all’interno delle scuole Cezza e Palumbo, i cui plessi saranno adeguatamente ristrutturati, adeguati e arredati per ospitare i bimbi.
Invero, allo stato, si è ancora nella fase della apertura delle offerte che avverrà in questi giorni.
Rimane il fatto che il rudere su via Di Vittorio continua ad essere il simbolo del degrado di un quartiere tanto discusso quanto trascurato della città mentre si mette mano ad opere per adeguare ad asili nido porzioni di edifici aventi altra destinazione.
Eppure il sindaco di Canosa di Puglia ebbe a tenere lezioni di formazione politica anche ai membri tranesi del suo partito…!
Alleanza per l'Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 5 Marzo 2010
L’ottenimento di risultati concreti nella politica prescinde dalle appartenenze politiche ed è diretta conseguenza della capacità degli amministratori.
Mentre rimane impressa ai cittadini tranesi l’immagine del rustico dell’asilo realizzato negli anni ’80 sulla Via Di Vittorio nei pressi dello Stadio Comunale, apprendiamo che il Comune di Canosa di Puglia ha indetto due gare di appalto per la costruzione di due asili nido (asilo dei Platani importo € 661.918,45 ed asilo delle Betulle € 660.611,28), attingendo ai finanziamenti della Regione Puglia per € 700.000,00 ed a mutuo della Cassa Depositi e Prestiti per la differenza.
Anche il Comune di Trani ebbe ad attingere allo stesso finanziamento e, nell’aprile del 2009, si leggeva in un comunicato stampa, che nell’ambito del progetto per la rete degli asili nido comunali, da settembre (?) la città si doterà di due asili che potranno accogliere complessivamente 72 bambini (dai 3 mesi ai 3 anni di età). Le classi saranno realizzate all’interno delle scuole Cezza e Palumbo, i cui plessi saranno adeguatamente ristrutturati, adeguati e arredati per ospitare i bimbi.
Invero, allo stato, si è ancora nella fase della apertura delle offerte che avverrà in questi giorni.
Rimane il fatto che il rudere su via Di Vittorio continua ad essere il simbolo del degrado di un quartiere tanto discusso quanto trascurato della città mentre si mette mano ad opere per adeguare ad asili nido porzioni di edifici aventi altra destinazione.
Eppure il sindaco di Canosa di Puglia ebbe a tenere lezioni di formazione politica anche ai membri tranesi del suo partito…!
Alleanza per l'Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Venerdì 5 Marzo 2010
Moscatelli - API: "I consiglieri comunali a favore dei manifesti abusivi"
A cura di Redazione
Il consigliere comunale Gagliardi, nei preliminari dell’ultima seduta consiliare ha posto la questione del manifesto selvaggio, ritenendo che il gesto di una ”incontrollata” ed anonima banda di attacchini che, agendo di notte, ha tappezzato selvaggiamente di manifesti abusivi (… guarda caso del candidato del suo partito), l’intera città (muri, orologi, piazze, etc.), sia da paragonare a quello di un gruppo di cittadini di uno schieramento politico opposto che, “armati” di raschietto, hanno defisso, pubblicamente ed alla luce del sole, le locandine abusive riponendole negli appositi cassonetti dei rifiuti, così rendendo un servizio alla città.
E come se mettessimo sullo stesso piano il proprietario che porta a spasso il cane che fa la popò per strada senza raccoglierla, ed il cittadino dotato di senso civico che passa e la raccoglie gettandola nei cassonetti dei rifiuti.
I cittadini tranesi saranno senz’altro in grado di apprezzare la civiltà di un comportamento senza necessità delle pleonastiche chiose di un consigliere comunale che dovrebbe, piuttosto, preoccuparsi del degrado della città e non bacchettare volontari che si adoperano per pulirla.
Invitiamo, semmai, il consigliere comunale a rendere noto, non appena possibile, l’esborso che la amministrazione comunale ha sopportato e sta sopportando per coprire le migliaia di faccine abusive affisse in città.
“Abbiamo foto, nomi e cognomi di chi ha staccato”, ha riferito il consigliere comunale Gagliardi e allora? L’art.8 della legge 4 aprile 1956 n.212 prevede sanzioni amministrative per chi stacca, lacera o rende illeggibili i manifesti affissi negli spazi riservati alla propaganda elettorale a norma di legge e non quelli abusivi.
Un altro consigliere della Pdl, sempre nei preliminari della ultima seduta consiliare, a proposito della sanatoria delle multe irrogate per i manifesti abusivi, utilizzando i soliti luoghi comuni, ha affermato che “fu il governo Prodi a volerla per primo, quindi non fateci lezioni di morale”.
La prima sanatoria ci fu nel 1996 con un Governo di centro-sinistra e l’opposizione di allora, Alleanza Nazionale in testa, di sicuro non si oppose. Se la cavarono con un milione di lire per comune. Poi ne arrivò un’altra nel dicembre 2001 che estese la sanatoria anche al resto dei cartelloni pubblicitari. Poi nella finanziaria 2005 il Governo Berlusconi intervenne ancora e stavolta se la cavarono con 100 euro per anno e per provincia. La Finanziaria 2007 del Governo Prodi intervenne ancora, ma stavolta per inasprire le sanzioni, reintroducendo la responsabilità dei committenti delle affissioni (cancellata dalla Finanziaria 2005) ed aggiungendo l’obbligo di pagare le spese di disaffissione a carico degli autori delle violazioni. Poi nel 2007 vennero cancellate quasi 4 anni di multe elevate per un importo che, secondo le stime degli stessi comuni, andavano da un minimo di 500 euro ad un massimo di 25.000 euro per singola infrazione rilevata. Ciò prosegue dopo l’ultimo decreto mille proroghe.
A quei cittadini che lamentano l’inerzia, l’anonimato ed il silenzio dei consiglieri comunali di Trani, rispondiamo che forse è meglio.
Alleanza per l'Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 4 Marzo 2010
Il consigliere comunale Gagliardi, nei preliminari dell’ultima seduta consiliare ha posto la questione del manifesto selvaggio, ritenendo che il gesto di una ”incontrollata” ed anonima banda di attacchini che, agendo di notte, ha tappezzato selvaggiamente di manifesti abusivi (… guarda caso del candidato del suo partito), l’intera città (muri, orologi, piazze, etc.), sia da paragonare a quello di un gruppo di cittadini di uno schieramento politico opposto che, “armati” di raschietto, hanno defisso, pubblicamente ed alla luce del sole, le locandine abusive riponendole negli appositi cassonetti dei rifiuti, così rendendo un servizio alla città.
E come se mettessimo sullo stesso piano il proprietario che porta a spasso il cane che fa la popò per strada senza raccoglierla, ed il cittadino dotato di senso civico che passa e la raccoglie gettandola nei cassonetti dei rifiuti.
I cittadini tranesi saranno senz’altro in grado di apprezzare la civiltà di un comportamento senza necessità delle pleonastiche chiose di un consigliere comunale che dovrebbe, piuttosto, preoccuparsi del degrado della città e non bacchettare volontari che si adoperano per pulirla.
Invitiamo, semmai, il consigliere comunale a rendere noto, non appena possibile, l’esborso che la amministrazione comunale ha sopportato e sta sopportando per coprire le migliaia di faccine abusive affisse in città.
“Abbiamo foto, nomi e cognomi di chi ha staccato”, ha riferito il consigliere comunale Gagliardi e allora? L’art.8 della legge 4 aprile 1956 n.212 prevede sanzioni amministrative per chi stacca, lacera o rende illeggibili i manifesti affissi negli spazi riservati alla propaganda elettorale a norma di legge e non quelli abusivi.
Un altro consigliere della Pdl, sempre nei preliminari della ultima seduta consiliare, a proposito della sanatoria delle multe irrogate per i manifesti abusivi, utilizzando i soliti luoghi comuni, ha affermato che “fu il governo Prodi a volerla per primo, quindi non fateci lezioni di morale”.
La prima sanatoria ci fu nel 1996 con un Governo di centro-sinistra e l’opposizione di allora, Alleanza Nazionale in testa, di sicuro non si oppose. Se la cavarono con un milione di lire per comune. Poi ne arrivò un’altra nel dicembre 2001 che estese la sanatoria anche al resto dei cartelloni pubblicitari. Poi nella finanziaria 2005 il Governo Berlusconi intervenne ancora e stavolta se la cavarono con 100 euro per anno e per provincia. La Finanziaria 2007 del Governo Prodi intervenne ancora, ma stavolta per inasprire le sanzioni, reintroducendo la responsabilità dei committenti delle affissioni (cancellata dalla Finanziaria 2005) ed aggiungendo l’obbligo di pagare le spese di disaffissione a carico degli autori delle violazioni. Poi nel 2007 vennero cancellate quasi 4 anni di multe elevate per un importo che, secondo le stime degli stessi comuni, andavano da un minimo di 500 euro ad un massimo di 25.000 euro per singola infrazione rilevata. Ciò prosegue dopo l’ultimo decreto mille proroghe.
A quei cittadini che lamentano l’inerzia, l’anonimato ed il silenzio dei consiglieri comunali di Trani, rispondiamo che forse è meglio.
Alleanza per l'Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Giovedì 4 Marzo 2010
Politica interna, parla l'API: "Un esempio di civiltà"
A cura di Redazione
Nel pomeriggio di lunedì 01 marzo abbiamo provveduto a defiggere gran parte dei manifesti elettorali abusivi collocati sui muri dello stadio.
Non è stato facile eliminare lo scempio creato da centinaia di locandine di un unico candidato che oltre ad occupare spazi pubblici, ha coperto manifesti legittimamente apposti di carattere non politico.
Un forte segnale di collaborazione è stato dato dagli abitanti della zona che, spontaneamente, si sono mobilitati insieme al comitato di quartiere per dare una mano.
Probabilmente il nostro gesto rimarrà simbolico perché, nella notte, i vandali-attacchini continueranno senza controllo le loro scorribande ma la città deve conoscere cosa offrono taluni candidati alla città, ossia mancanza di senso civico, prepotenza e sporcizia sui muri.
Ci aspettavamo un comunicato di scuse nei confronti della città, non certamente dal candidato che ormai è ben conosciuto, ma dal segretario (… se ve ne è uno!) del suo partito.
Abbiamo apprezzato, invece, il gesto e le dichiarazioni del Sindaco che, comunque, ha stigmatizzato tale invasione abusiva di spazi.
Forse il nostro è stato un piccolo gesto ma sicuramente concreto rispetto alle chiacchiere di qualche consigliere comunale che utilizza le problematiche del quartiere stadio per farsi pubblicità.
Alleanza per l’Italia Trani
Avv. Alessandro Moscatelli
Martedì 2 Marzo 2010
Moscatelli - Api: Politici corretti per cacciare i corrotti
A cura di Redazione
Indipendentemente dalle appartenenze politiche e dalle numerose vicende dei procedimenti giudiziari in corso, non possiamo non cogliere l’occasione per fare una riflessione sul fenomeno della corruzione che affligge il sistema politico italiano per contestualizzarlo a livello locale.
Il nostro movimento sta affrontando, attraverso una proposta di legge dell’On.le Pisicchio, il problema della regolazione delle lobbies come strumento anticorruzione e, puntualmente, il presidente Rutelli ha parlato di “federalismo della corruzione”, inteso come fenomeno radicato nei vari livelli territoriali cui non corrisponde più un sistema di controlli che garantisca legalità e trasparenza.
Sulla stessa scia si colloca anche il richiamo dei vescovi, opportuno alla vigilia di una competizione elettorale che già vede impegni di spesa elevati e profferte da parte di candidati inclusi nelle liste non sempre sulla base di criteri specchiati.
Le ragioni del crollo dell’etica pubblica forse dipendono anche dalla perdita del senso collettivo che trovava spazio nei partiti in cui oggi, soprattutto a livello locale, pullulano personaggi animati da interesse personale o di lobby.
Le segreterie di partito hanno perso il ruolo primario nella guida degli schieramenti e, talvolta, soggiacciono impotentemente ad imposizioni, non propriamente politiche, finalizzate all’acquisizione di posizioni di potere.
Per tale motivo nella politica trovano accesso candidati che non sono espressione del popolo in quanto tale ma longa manus di poteri diversi da cui traggono forza elettorale ed a cui devono rendere il conto con il loro operato necessariamente deviato.
In questa logica perversa inconsapevolmente accettata dal popolo, il miglior candidato diventa non quello animato da impegno, passione e capacità da porre a servizio della collettività, ma quello legato a sistemi che mal si conciliano con la politica perché portatori di interessi parziali e settari che, come tali, sono già eticamente riprovevoli.
Queste argomentazioni di macrosistema valgono anche per la politica locale e devono indurre a diffidare dei candidati spendaccioni di risorse non proprie.
A.P.I. cerca uomini corretti e non corrotti per la rivalutazione della politica.
Avv. Alessandro Moscatelli
Coordinatore API Trani
Sabato 27 Febbraio 2010
Alleanza per l'Italia: a Trani è emergenza abitativa
A cura di Redazione
"Negli ultimi due anni sta aumentando vertiginosamente il numero dei procedimenti di sfratto a seguito dei quali per numerose famiglie si pone il problema dell’emergenza abitativa.
Le rilevazioni statistiche del Ministero dell’Interno, con riferimento all’anno 2008, evidenziano che i provvedimenti esecutivi di sfratto in Italia sono stati 52.033, di cui 539 per necessità del locatore, 10.486 per finita locazione e 41.008 per morosità o cause analoghe. Il numero dei provvedimenti di sfratto è aumentato del 32% su base nazionale e del 37,55% in Puglia.
Il problema dell’emergenza abitativa è calmierato per gli sfratti emessi a seguito di finita locazione, ossia per il raggiungimento della scadenza del termine contrattuale, per i quali i conduttori che hanno nel proprio nucleo familiare persone con più di 65 anni di età o handicappati gravi (ossia con un’invalidità superiore al 66 per cento) e che non dispongono di altra abitazione o di redditi sufficienti ad accedere alla locazione di un nuovo immobile, usufruiranno, ancora una volta, della proroga prevista nel c.d. decreto mille proroghe.
Invece, l’emergenza attiene agli sfratti emessi per necessità del locatore o per morosità per i quali non vige il regime di proroga. Lo sfratto esecutivo, in questi casi, pone l’intero nucleo familiare che non è in grado di provvedere al pagamento del canone di locazione, nella situazione drammatica di dover coattivamente rilasciare la propria abitazione e, nel contempo, disperatamente ricercare altro immobile nella bolgia dei prezzi di mercato delle locazioni ormai proibitivi.
Venendo al nocciolo della questione, il contratto di quartiere, epicamente decantato dall’amministrazione ed oggetto di interesse da parte di tutte le forze politiche, sebbene sia uno sforzo apprezzabile nel tentativo di dare una riqualificazione urbana al territorio, non è un rimedio per coloro i quali non hanno possibilità economiche ed è discriminatorio per le classi meno abbienti.
E’ necessario, invece, attivarsi urgentemente per rilanciare progetti di edilizia economica e popolare per fronteggiare lo straripante fenomeno dell’emergenza abitativa.
E’ sintomatico un episodio delittuoso di qualche settimana addietro causato proprio dalla lite tra due famiglie per accaparrarsi un appartamento IACP sgombero per morte del precedente assegnatario.
Avv. Alessandro Moscatelli
Coordinatore API Trani
15 Febbraio 2010
"Negli ultimi due anni sta aumentando vertiginosamente il numero dei procedimenti di sfratto a seguito dei quali per numerose famiglie si pone il problema dell’emergenza abitativa.
Le rilevazioni statistiche del Ministero dell’Interno, con riferimento all’anno 2008, evidenziano che i provvedimenti esecutivi di sfratto in Italia sono stati 52.033, di cui 539 per necessità del locatore, 10.486 per finita locazione e 41.008 per morosità o cause analoghe. Il numero dei provvedimenti di sfratto è aumentato del 32% su base nazionale e del 37,55% in Puglia.
Il problema dell’emergenza abitativa è calmierato per gli sfratti emessi a seguito di finita locazione, ossia per il raggiungimento della scadenza del termine contrattuale, per i quali i conduttori che hanno nel proprio nucleo familiare persone con più di 65 anni di età o handicappati gravi (ossia con un’invalidità superiore al 66 per cento) e che non dispongono di altra abitazione o di redditi sufficienti ad accedere alla locazione di un nuovo immobile, usufruiranno, ancora una volta, della proroga prevista nel c.d. decreto mille proroghe.
Invece, l’emergenza attiene agli sfratti emessi per necessità del locatore o per morosità per i quali non vige il regime di proroga. Lo sfratto esecutivo, in questi casi, pone l’intero nucleo familiare che non è in grado di provvedere al pagamento del canone di locazione, nella situazione drammatica di dover coattivamente rilasciare la propria abitazione e, nel contempo, disperatamente ricercare altro immobile nella bolgia dei prezzi di mercato delle locazioni ormai proibitivi.
Venendo al nocciolo della questione, il contratto di quartiere, epicamente decantato dall’amministrazione ed oggetto di interesse da parte di tutte le forze politiche, sebbene sia uno sforzo apprezzabile nel tentativo di dare una riqualificazione urbana al territorio, non è un rimedio per coloro i quali non hanno possibilità economiche ed è discriminatorio per le classi meno abbienti.
E’ necessario, invece, attivarsi urgentemente per rilanciare progetti di edilizia economica e popolare per fronteggiare lo straripante fenomeno dell’emergenza abitativa.
E’ sintomatico un episodio delittuoso di qualche settimana addietro causato proprio dalla lite tra due famiglie per accaparrarsi un appartamento IACP sgombero per morte del precedente assegnatario.
Avv. Alessandro Moscatelli
Coordinatore API Trani
15 Febbraio 2010