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- PARTE I - La linea politica cittadina
- PARTE 2 - Le Politiche Sociali
- PARTE 3 - Pari opportunità, partecipazione e trasparenza.
- PARTE 4 - Un'idea per lo sviluppo economico.
- PARTE 5 - Agricoltura e Pesca
- PARTE 6 - Il Turismo
- PARTE 7 - Il Commercio
- PARTE 8 - I Giovani
- PARTE 9 - Beni ed Attività Culturali
- PARTE 10 - La Pubblica Istruzione
- PARTE 11 - Urbanistica
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- PARTE 13 - Lavori Pubblici ed Infrastrutture
- PARTE 14 - Società Partecipate e Partecipazione
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IL GOVERNO DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO
URBANISTICA : OBIETTIVI E STRUMENTI
La prossima amministrazione si propone, quale finalità strategica e criterio di valutazione delle azioni di governo, di promuovere e garantire la tutela delle risorse naturali del territorio, in quanto beni che costituiscono patrimonio della collettività e non possono essere consumati in modo rilevante e irreversibile.
Il nuovo strumento urbanistico adottato (PUG) non dovrà costituire motivo per agevolare una edilizia indiscriminata. L’uso delle risorse territoriali non può comprometterne il valore, seppure mutato nell’evoluzione sociale e culturale, sottraendole alle generazioni future.
Occorre istituire un Ufficio per la vigilanza, il controllo ed il coordinamento dell’attuazione dei piani urbanistici esecutivi (PUE) in modo da armonizzare tutti gli interventi sul territorio e garantire la realizzazione degli spazi attrezzati, delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
La prossima amministrazione dovrà dotarsi di una nuova carta fondativa per il governo del territorio, redatta attraverso un compiuto processo partecipativo, con l’obbiettivo di individuare in maniera inequivocabile le finalità da perseguire, il “bene comune” quale fine ultimo di ogni azione amministrativa.
Andrà individuato, nell’ottica di una urbanistica partecipata, un luogo idoneo (Urban Center) per esporre ed illustrare tutti i progetti che interessano le trasformazioni della città con particolare attenzione agli spazi progettuali.
Pensare alla soluzione dell’insediamento definitivo della zona industriale e prevedere anche la possibilità di aree da destinare a zona artigianale.
Si ritiene strategico intervenire nei borghi urbani con lo scopo di porre un blocco all’espansione urbana e al consumo del territorio recuperando volumi e spazi degradati, attraverso i Piani di Recupero Urbano incentivando gli interventi con agevolazioni e soluzioni premiali, privilegiando il rispetto degli tipologie architettoniche consolidate e la riqualificazione degli spazi collettivi.
Si dovranno mettere in campo azioni incisive al fine di dare risposta al problema casa inteso come bisogno primario, verrà predisposto un Programma residenziale comunale partendo da reali esigenza abitative, programmi processi di recupero e pieno utilizzo del patrimonio immobiliare esistente. Dovranno essere conclusi gli interventi per la realizzazione di edilizia sociale, andrà agevolato l'accesso ai nuovi alloggi alle categorie svantaggiate (giovani coppie, anziani, famiglie povere, famiglie con diversamente abili, etc.).
Sarà dato nuovo impulso ai programmi di edilizia sociale e a basso costo, sovvenzionata e convenzionata, sia in proprietà che in affitto, coniugando questo obiettivo con il recupero e la riqualificazione delle aree dismesse e in degrado.
L'azione di governo dovrà porsi l'obbiettivo di garantire su tutto il territorio elevati ed equi livelli qualitativi, definendo standard sociali e infrastrutturali specialmente nelle frazioni, investendo gli spazi collettivi di un ruolo sociale, privilegiando aree verdi e piazze in luogo di giardini e cortili, a promozione di una autentica cultura civile e democratica.
Si dovranno individuare e tutelare i caratteri del paesaggio agrario quali elementi identificativi del nostro territorio, in particolare per quanto riguarda le strade bianche, le case rurali, la vegetazione tipica e la rete idraulica che va mappata e recuperata al fine di prevenire il dissesto idrogeologico.
Si darà attuazione a protocolli con gli enti preposti per individuare le modalità di intervento a tutela del centro storico della nostra città. Saranno tradotte in norme all’interno del Regolamento Edilizio le modalità di intervento fissate dal protocollo ai fini della tutela del patrimonio archeologico, storico ed architettonico.
La trasformazione delle aree dismesse con l’obiettivo di riequilibrare parti della città e riqualificare le periferie urbane e le aree degradate realizzate in modo incongruo rispetto al tessuto circostante, sarà l’obbiettivo primario dell’amministrazione da perseguire in sintonia con le trasformazioni in atto.
Con lo stesso obiettivo andranno attuate le delocalizzazioni delle attività produttive laddove esistano delle inequivocabili incompatibilità ambientali in grado di compromettere la qualità della vita.
Riportare il cittadino al centro della politica urbanistica.
Riconsiderare le esigenze dei cittadini più deboli che trovano insormontabili difficoltà anche nella realizzazioni di abitazioni mono e bifamiliari, prima esigenza reale della comunità.
Istituire un coordinamento cittadino che si occupi di armonizzare le opere di urbanizzazione secondaria dei singoli comparti per evitare duplicazioni e sperequazioni.
Riqualificare i quartieri attraverso la realizzazione di aree attrezzate ed, in particolare, eliminare le deficienze strutturali ed urbanistiche dei quartieri periferici.
Valorizzare le zone periferiche significa metter in moto meccanismi di riqualificazione urbana e sociale che le faccia diventare non più parti staccate ed isolate del tessuto urbano della città, ma articolazioni funzionali ed integrate con tutto il territorio.
Affidare la realizzazione di opere pubbliche significa gestire il portafoglio dei cittadini per investire sulla qualità della vita. La trasparenza, l’efficienza degli interventi con l’ottimizzazione del rapporto costi benefici e la rigorosa moralità sono punti irrinunciabili. Ogni cantiere dovrà essere “ aperto “.
Accelerare la realizzazione dei progetti di edilizia economica e popolare attraverso il costante dialogo con l’ente regionale e l’IACP.
Fissati gli obiettivi delle trasformazioni e della riqualificazione l’amministrazione incentiverà il ricorso a “Concorsi di Idee” anche attraverso collaborazioni con le Università.
Sarà praticata la partecipazione vera attraverso un coinvolgimento dei Cittadini da subito per favorire l’ascolto e il coinvolgimento nel governo della città.
L’amministrazione si farà carico di promuovere uno studio di settore, confrontandosi con le associazioni di categoria, finalizzato ad individuare i possibili scenari futuri del turismo a Trani e si farà carico di attuare un Piano Spiagge sulla base delle risultanze e delle necessità che emergeranno da uno studio di settore secondo il principio della progettazione differenziata a tutela e valorizzazione del litorale dal punto di vista paesaggistico ed ambientale per offrire la possibilità di un turismo diversificato.
Dovranno inoltre essere tenute in debita considerazione le dinamiche dovute all’erosione costiera.
URBANISTICA : OBIETTIVI E STRUMENTI
La prossima amministrazione si propone, quale finalità strategica e criterio di valutazione delle azioni di governo, di promuovere e garantire la tutela delle risorse naturali del territorio, in quanto beni che costituiscono patrimonio della collettività e non possono essere consumati in modo rilevante e irreversibile.
Il nuovo strumento urbanistico adottato (PUG) non dovrà costituire motivo per agevolare una edilizia indiscriminata. L’uso delle risorse territoriali non può comprometterne il valore, seppure mutato nell’evoluzione sociale e culturale, sottraendole alle generazioni future.
Occorre istituire un Ufficio per la vigilanza, il controllo ed il coordinamento dell’attuazione dei piani urbanistici esecutivi (PUE) in modo da armonizzare tutti gli interventi sul territorio e garantire la realizzazione degli spazi attrezzati, delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
La prossima amministrazione dovrà dotarsi di una nuova carta fondativa per il governo del territorio, redatta attraverso un compiuto processo partecipativo, con l’obbiettivo di individuare in maniera inequivocabile le finalità da perseguire, il “bene comune” quale fine ultimo di ogni azione amministrativa.
Andrà individuato, nell’ottica di una urbanistica partecipata, un luogo idoneo (Urban Center) per esporre ed illustrare tutti i progetti che interessano le trasformazioni della città con particolare attenzione agli spazi progettuali.
Pensare alla soluzione dell’insediamento definitivo della zona industriale e prevedere anche la possibilità di aree da destinare a zona artigianale.
Si ritiene strategico intervenire nei borghi urbani con lo scopo di porre un blocco all’espansione urbana e al consumo del territorio recuperando volumi e spazi degradati, attraverso i Piani di Recupero Urbano incentivando gli interventi con agevolazioni e soluzioni premiali, privilegiando il rispetto degli tipologie architettoniche consolidate e la riqualificazione degli spazi collettivi.
Si dovranno mettere in campo azioni incisive al fine di dare risposta al problema casa inteso come bisogno primario, verrà predisposto un Programma residenziale comunale partendo da reali esigenza abitative, programmi processi di recupero e pieno utilizzo del patrimonio immobiliare esistente. Dovranno essere conclusi gli interventi per la realizzazione di edilizia sociale, andrà agevolato l'accesso ai nuovi alloggi alle categorie svantaggiate (giovani coppie, anziani, famiglie povere, famiglie con diversamente abili, etc.).
Sarà dato nuovo impulso ai programmi di edilizia sociale e a basso costo, sovvenzionata e convenzionata, sia in proprietà che in affitto, coniugando questo obiettivo con il recupero e la riqualificazione delle aree dismesse e in degrado.
L'azione di governo dovrà porsi l'obbiettivo di garantire su tutto il territorio elevati ed equi livelli qualitativi, definendo standard sociali e infrastrutturali specialmente nelle frazioni, investendo gli spazi collettivi di un ruolo sociale, privilegiando aree verdi e piazze in luogo di giardini e cortili, a promozione di una autentica cultura civile e democratica.
Si dovranno individuare e tutelare i caratteri del paesaggio agrario quali elementi identificativi del nostro territorio, in particolare per quanto riguarda le strade bianche, le case rurali, la vegetazione tipica e la rete idraulica che va mappata e recuperata al fine di prevenire il dissesto idrogeologico.
Si darà attuazione a protocolli con gli enti preposti per individuare le modalità di intervento a tutela del centro storico della nostra città. Saranno tradotte in norme all’interno del Regolamento Edilizio le modalità di intervento fissate dal protocollo ai fini della tutela del patrimonio archeologico, storico ed architettonico.
La trasformazione delle aree dismesse con l’obiettivo di riequilibrare parti della città e riqualificare le periferie urbane e le aree degradate realizzate in modo incongruo rispetto al tessuto circostante, sarà l’obbiettivo primario dell’amministrazione da perseguire in sintonia con le trasformazioni in atto.
Con lo stesso obiettivo andranno attuate le delocalizzazioni delle attività produttive laddove esistano delle inequivocabili incompatibilità ambientali in grado di compromettere la qualità della vita.
Riportare il cittadino al centro della politica urbanistica.
Riconsiderare le esigenze dei cittadini più deboli che trovano insormontabili difficoltà anche nella realizzazioni di abitazioni mono e bifamiliari, prima esigenza reale della comunità.
Istituire un coordinamento cittadino che si occupi di armonizzare le opere di urbanizzazione secondaria dei singoli comparti per evitare duplicazioni e sperequazioni.
Riqualificare i quartieri attraverso la realizzazione di aree attrezzate ed, in particolare, eliminare le deficienze strutturali ed urbanistiche dei quartieri periferici.
Valorizzare le zone periferiche significa metter in moto meccanismi di riqualificazione urbana e sociale che le faccia diventare non più parti staccate ed isolate del tessuto urbano della città, ma articolazioni funzionali ed integrate con tutto il territorio.
Affidare la realizzazione di opere pubbliche significa gestire il portafoglio dei cittadini per investire sulla qualità della vita. La trasparenza, l’efficienza degli interventi con l’ottimizzazione del rapporto costi benefici e la rigorosa moralità sono punti irrinunciabili. Ogni cantiere dovrà essere “ aperto “.
Accelerare la realizzazione dei progetti di edilizia economica e popolare attraverso il costante dialogo con l’ente regionale e l’IACP.
Fissati gli obiettivi delle trasformazioni e della riqualificazione l’amministrazione incentiverà il ricorso a “Concorsi di Idee” anche attraverso collaborazioni con le Università.
Sarà praticata la partecipazione vera attraverso un coinvolgimento dei Cittadini da subito per favorire l’ascolto e il coinvolgimento nel governo della città.
L’amministrazione si farà carico di promuovere uno studio di settore, confrontandosi con le associazioni di categoria, finalizzato ad individuare i possibili scenari futuri del turismo a Trani e si farà carico di attuare un Piano Spiagge sulla base delle risultanze e delle necessità che emergeranno da uno studio di settore secondo il principio della progettazione differenziata a tutela e valorizzazione del litorale dal punto di vista paesaggistico ed ambientale per offrire la possibilità di un turismo diversificato.
Dovranno inoltre essere tenute in debita considerazione le dinamiche dovute all’erosione costiera.